Se siete stati “contagiati” dalla passione per anime e manga, prima o poi vi imbatterete (o vi siete già imbattuti/e) nel termine isekai. Ma di cosa si tratta? Sostanzialmente è una parola che definisce un intero genere di opere narrative, in maniera similare agli aggettivi anglofoni come action, drama e fantasy fanno per noi.
La parola Isekai (異世界) in giapponese significa “altro mondo” o “mondo diverso”, e racchiude moltissime opere animate e non che hanno un incipit simile: il protagonista si ritrova in un mondo molto diverso dal nostro, di colpo e senza preavviso. Deve quindi fare i conti con la nuova realtà che gli sta di fronte. La maggior parte degli isekai vedono “l’eroe” dotato di poteri speciali o di una forza incredibile; altri parlano di videogiochi diventati così reali da sostituire il mondo attuale.
il protagonista è di solito un nerd, un hikikomori, una persona solitamente marginalizzata dalla società; a questo si associa, di solito, una spiccata abilità nei videogiochi o qualche altro tratto geniale, come talenti innati per la strategia o per scienza, come nel caso di Senku di Dr. Stone. In quest’ultima opera, il protagonista e i suoi amici si ritrovano pietrificati da una forza misteriosa, risvegliandosi solo dopo millenni: il pianeta Terra che trovano non è quello che ricordano. A tutti gli effetti si tratta di un altro mondo, il mondo di pietra appunto, scevro dalle scoperte dell’uomo e delle sue conquiste. Ma Senku, il protagonista, è un genio della scienza e vuole riportare la ragione e lo sviluppo in questo nuovo, selvaggio mondo.
Anche Inuyasha, popolarissimo manga/anime di Rumiko Takahashi, ha moltissimi elementi tipici di un isekai; Kagome, la protagonista femminile, è una studentessa che riesce in qualche modo ad arrivare in un altro mondo, nell’epoca Sengoku. Lì scopre di avere alcuni poteri ereditati da una sua antenata, una sacerdotessa di un santuario di nome Kikyo, la quale aveva il compito di sorvegliare una sfera magica dall’influenza demoniaca. La storia di Kagome e Inuyasha, seppur distante dai classici trope dell’isekai, presenta diversi elementi del genere, anche se sapientemente rimescolati dall’esperta mano di Takahashi-sensei.
Rimanendo nei confini classici dell’isekai possiamo citare Vita da Slime, che ci narra la storia di un uomo di mezza età di nome Satoru Mikami, che muore proteggendo un collega di lavoro da un rapinatore e si reincarna in uno slime. Tutto qui? Niente affatto, perché questo particolare slime non è certo una creatura normale: è dotato di poteri incredibili e della capacità di assorbire quelli degli altri. Conosciuto come Limur, diventerà un essere dai poteri incredibili e cambierà il mondo. Mica male essere uno slime, eh?
Ultimamente invece mi sono preso per un anime su Crunchyroll, ovvero Skeleton Knight in Another World. Chiaramente segue tutti gli stereotipi del classico isekai, con il protagonista appassionato di videogiochi che si ritrova improvvisamente in un mondo fantasy, però con il corpo (e le abilità) del suo personaggio in un gioco online, il cavaliere sacro Arc. Tutto bene, se non fosse che l’avatar di Arc è uno scheletro, e quindi questo cavaliere scheletrico con la mente di un nerd si ritrova a fronteggiare banditi e creature per diletto! Skeleton Knight in Another World riprende similmente la trama di Overlord senza però finire nel malvagio mondo del protagonista Ainz Ooal Gown. Anzi, tutt’altro: Arc è un personaggio estremamente positivo che non disdegna una buona bevuta o un bagno nelle terme.
Per rimanere in tema fantasy, c’è un altro isekai molto popolare che va avanti da sedici stagioni. Sto parlando di Re:Zero – Starting life in another world, il quale ci narra la storia di Subaru Natsuki, un giovane nerd (hikikomori) spedito in un mondo fantasy. A differenza di molti isekai, nei quali il protagonista è solitamente potentissimo, in Re:Zero il nostro Subaru non ha particolari poteri, se non uno che scopre nel peggiore dei modi: venendo ucciso. Ogni volta che muore, Subaru ritorna in vita riavvolgendo il tempo, dolorosamente. Re:Zero è senza dubbio molto interessante, senza contare che farà felici gli appassionati del fantasy.
Se vi piacciono le storie difficili, potete provare a dare una chance a The Rising of the Shield Hero, arrivato alla seconda stagione di recente. Anche qui abbiamo un otaku asociale, Naofumi Iwatani, che improvvisamente appare in un altro mondo, dove gli viene detto che lui è uno dei quattro eroi leggendari destinato a salvare il regno. Stranamente, ognuno di questi eroi maneggia un’arma tranne lui: a Naofumi è riservato lo scudo. Contro tutti e tutto, l’eroe dello Scudo dovrà dimostrare il proprio valore e sollevarsi per salvare il mondo. Fra altro, la prima stagione ha addirittura il doppiaggio italiano!
Bene, spero che questa piccola guida vi abbia fatto venire voglia di gettarvi in questo sottogenere così particolare e divertente degli anime. Quelli che vi ho citato sono solo alcuni rappresentanti del mondo degli isekai, e molti altri come Sword Art Online, Overlord e KoNoSuBa vi aspettano se questo particolare filone di intrattenimento nipponico soddisfa il vostro palato.
Potete recuperare tutti gli episodi degli anime citati in questo articolo in streaming su Crunchyroll: per abbonarvi potete andare direttamente su GameStop a questo link.
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