Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition è un porting su cui nessuno avrebbe mai scommesso, un fulmine a ciel sereno che ha colpito in pieno Stadia, PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, console su cui abbiamo (ri)testato il gioco che senza alcun preambolo si è materializzato a dieci anni di distanza quasi esatti dalla release originaria.
Se ne sentiva così tanto la mancanza da avere voglia di un secondo giro di giostra? Probabilmente no, nonostante stiamo parlando di un picchiaduro a scorrimento che all’epoca sorprese un po’ tutti, distinguendosi non solo per l’azzeccato art design, così simile a quello utilizzato da Bryan Lee O’Malley nei fumetti che hanno dato vita al brand, ma anche per un’insospettabile profondità del gameplay.
Spinto dal successo del film dello stesso anno, diretto da Edgar Wright, il gioco seppe fare la felicità dei fan del nerd dal cuore tenero e, soprattutto, degli appassionati di beat ‘em up, attratti dal gameplay rispettoso della stessa formula dai cui sono sgorgati Street of Rage e Final Fight.
Come lascia intuire il titolo completo del porting, ben poco è cambiato rispetto al 2010, non fosse per l’inclusione di tutti i DLC rilasciati nel tempo, a partire dai due personaggi extra, Knives Chau e Wallace Wells, che si uniscono ai quattro classici, vale a dire Scott, la sua amata Ramona, Stephen Stills e Kim Pine.
Licenza poetica rispetto a fumetto e film, dove toccò unicamente al protagonista combattere i sette ex di Ramona per conquistarla una volta per tutte, la scelta di design non è esclusivamente utile per consentire ai giocatori di distinguere il proprio avatar nelle partite multiplayer, in locale e online, fino a quattro giocatori.
Il moveset cambia di conseguenza al lottatore selezionato, regalando un minimo di varietà, e di replay value, alla produzione. Se Scott se la cava abbastanza con i pugni e i calci, per fare un esempio, Ramona, che grazie al suo pesante martello può colpire a distanza di sicurezza i nemici, è la scelta più indicata per i neofiti.
Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition, a discapito delle apparenze, non è affatto un gioco semplice. I nemici picchiano forte, sono sempre in pesante superiorità numerica, i negozi in cui recuperare HP o comprare vite extra scarseggiano. Senza un minimo di preparazione, affrontando a testa bassa gli scagnozzi di turno privi di qualsiasi strategia, incorrerete in una lunga serie di vergognosi game over.
Facendosi aiutare da un amico la situazione diventa più semplice, non c’è alcun dubbio, ma la produzione Ubisoft farà comunque di tutto per mettervi alla prova. Sebbene la varietà di nemici sia relativamente contenuta, ognuno utilizzerà tecniche ben specifiche per togliervi di mezzo, costringendovi a riadattare il vostro stile di lotta. In questo senso, è importante considerare anche la natura ruolistica della produzione. Pur non consentendo alcuna scelta nel passaggio tra un livello e l’altro, accumulando esperienza ingrosserete il moveset del personaggio, offrendovi nuove tecniche con cui mettere alle strette gli avversari.
Più che discreta anche la longevità (siamo intorno alle dieci ore), ulteriormente potenziata da due contenuti inseriti in occasione di questa Complete Edition
Non mancano ovviamente una marea di oggetti da raccogliere da terra ed utilizzare per infliggere danni extra, né brevi sezioni che modificano completamente il gameplay, avvicinando l’avventura ad altri generi videoludici.
Tutto ciò che era valido dieci anni fa, lo è ancora oggi, soprattutto su Nintendo Switch dove Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition riesce ad esprimersi con particolare efficacia. Come facilmente immaginabile, l’esperienza si sposa alla perfezione con la natura ibrida della console, senza considerare che spartendosi i Joy-Con ci si mette davvero meno di un attimo ad imbastire una partita in multiplayer locale.
Sul piccolo display di Nintendo Switch, inoltre, si apprezza ancor meglio un comparto grafico insensibile allo scorrere del tempo, graziato da scelte cromatiche azzeccate e, ovviamente, dallo splendido design dei personaggi che si rifà direttamente a quello del fumetto.
Naturalmente anche sulle altre console il gioco di difende alla grande, ma va da sé che potendo scegliere bisogna considerare i tanti plus garantiti dalla console della Grande N.
Più che discreta anche la longevità (siamo intorno alle dieci ore), ulteriormente potenziata da due contenuti inseriti in occasione di questa Complete Edition. La Battle Royale nasconde in realtà una sorta di Royale Rumble, con tanto di ring da wrestling, in cui vince l’ultimo a restare entro i bordi del terreno di scontro. Dodge Ball, dal canto suo, ricalca le regole della disciplina che tutti conoscono. Si tratta, insomma, di due extra assolutamente accessori, persino dimenticabili per la maggior parte degli aspiranti acquirenti, ma che possono intrattenere più che degnamente un quartetto di amici riuniti davanti al televisore.
Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition è tuttora un ottimo picchiaduro a scorrimento bidimensionale. Imperdibile per i fan del personaggio partorito dalle matite di Bryan Lee O’Malley, saprà fare la gioia anche dei semplici appassionati del genere. Nemici ben diversificati tra loro e moveset generosi di mosse utili per districarsi in ogni situazione, che ovviamente si potenziano salendo di livello, assicurano un gameplay stratificato quanto basta. Grafica e sonoro, dal canto loro, non sembrano invecchiati di un giorno, con una pixel art, in particolare, che splenderà di luce propria soprattutto su Nintendo Switch, edizione che ci sentiamo di consigliare più delle altre, anche per la natura ibrida della lodata console. Le novità di questa Complete Edition, che si limita a proporre in un unico pacchetto tutti i DLC del gioco, non sono comunque tali da giustificare un secondo acquisto nel caso possediate già l’originale. Difficile, ma mai frustrante, vi garantirà almeno dieci ore di divertimento e botte da orbi. |
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