News 11 Feb 2016

Sébastien Loeb Rally Evo – Recensione

Sébastien Loeb è una vera e propria leggenda vivente. Pilastro del team Citroën, Loeb ha vinto ben nove Campionati del mondo di Rally tra il 2004 e il 2012 ed è annoverato tra i piloti più influenti nella storia del WRC. Milestone, nota software house italiana, non ha saputo resistere al suo fascino e, d’accordo con il campione francese, ha realizzato Sébastien Loeb Rally Evo, simulazione rallystica incentrata sulle gesta del pilota.

Forte dell’esperienza maturata negli anni con lo sviluppo della serie WRC, Milestone ha voluto creare un prodotto in grado di soddisfare le richieste dei videogiocatori implementando piste più lunghe e, con l’intento di assicurare un’esperienza il più reale possibile, i ragazzi del team hanno viaggiato per il mondo effettuando prove, foto, video e misurazioni dei diversi tracciati presenti nel gioco. Il risultato è davvero apprezzabile, ricco com’è di contenuti, e difficilmente annoierà gli appassionati del genere.

 Sébastien Loeb Rally Evo

Piattaforma: PC, PlayStation 4, Xbox One

Genere: Racing

Sviluppatore: Milestone

Publisher: Milestone

Giocatori: 1-2

Online: 2-12

Lingua: Completamente in italiano

Versione Testata: Xbox One

Una volta avviato, il gioco ci permette di personalizzare il nostro team e la nostra vettura; dopo aver sbrigato queste formalità, siamo finalmente pronti a scendere in pista. Il gioco ci propone 15 diverse modalità che spaziano tra prove a tempo, tracciati Rallycross, Carriera e l’originalissima Loeb Experience. Quest’ultima ci permette di rivivere i momenti più importanti della carriera del pilota francese, ed ogni gara è preceduta da un filmato nel quale Loeb narra gli avvenimenti che hanno segnato la sua vita professionale, passando dai più belli ai meno piacevoli, in modo da ricordare che l’ascesa di ogni campione è costellata di successi, ma anche di fallimenti.

La modalità carriera è ben strutturata: le diverse competizioni non sono disponibili fin da subito ma possono essere sbloccate grazie ai progressi ottenuti su pista che, a seconda del nostro piazzamento, ci consentiranno di guadagnare reputazione e denaro virtuale con il quale acquistare nuovi bolidi. Inoltre, le gare non si limitano alle singole prove a tempo, offrendo anche circuiti ad eliminazione e tracciati rallycross. Il tutto è corredato da unvasto parco auto con oltre 50 modelli personalizzabili che spaziano dagli anni ’60 fino ad arrivare ai giorni nostri, offrendo così un’esperienza di guida variegata e adatta a tutti i gusti. L’aspetto delle auto può essere personalizzato a proprio piacimento scegliendo tra materiali speciali, adesivi e livree e, allo stesso modo, possono essere modificati anche i vari settaggi quali l’altezza delle sospensioni o il tipo di pneumatici montati sulla vettura. Naturalmente, le modifiche vanno a migliorare sensibilmente le prestazioni in gara tanto che, proprio come accade nella realtà, anche la più piccola variazione di peso può contribuire ad una gratificante vittoria o ad una sonora sconfitta. Infine, una volta regolate le varie impostazioni, ci verrà offerta l’opportunità di partecipare ad una sessione di free-roaming per controllare l’esatta calibrazione del veicolo.

Il tutto è corredato da un vasto parco auto con oltre 50 modelli personalizzabili che spaziano dagli anni ’60 fino ad arrivare ai giorni nostri

Sébastien Loeb Rally Evo si discosta in maniera piuttosto marcata dai precedenti titoli WRC sviluppati da Milestone, e lo fa in positivo. Il motore fisico del gioco è stato infatti riscritto da zero e gli sviluppatori hanno lavorato ad un nuovo damage system, in grado di assicurare danni più realistici ai veicoli: questi, se significativi, influiscono pesantemente sulle sorti della gara, compromettendola irrimediabilmente. C’è da dire però che, per lo meno dal punto di vista estetico, i danni sono tutt’altro che convincenti, risultando spesso fin troppo lievi rispetto all’entità dell’incidente.

A seconda del tipo di tracciato, l’auto risponde diversamente agli stimoli provenienti dal pad o dal volante. Così, le prove su asfalto sono senza alcuna ombra di dubbio quelle in grado di regalarci il miglior feedback, grazie anche alla notevole varietà dei paesaggi e alla dettagliata ricostruzione dei tracciati operata dal team. I primi dubbi cominciano ad apparire invece su sterrato e sulla neve, dove l’auto mostra qualche incertezza di troppo e sembra perdere la stabilità piuttosto facilmente, tanto che le possibilità di riprendere il controllo della vettura senza conseguenze si riducono praticamente a zero. Per fortuna, Sébastien Loeb Rally Evo dispone di una modalità di riavvolgimento, chiamata Rewind, che ci fa tornare indietro nel tempo di pochi secondi per rimediare ai nostri errori durante la guida, come curve troppo larghe che ci hanno fatto uscire fuori traiettoria facendoci perdere preziosi secondi. È però possibile utilizzare questa funzionalità per un massimo di sei volte in una gara, perciò bisogna stare ben attenti e non abusarne così, nel caso in cui avremo la sfortuna finire fuori pista poco prima del traguardo, avremo la possibilità di redimerci.

Il leggendario bolide del team di Loeb…

L’ultimo titolo targato Milestone ci permette inoltre di regolare il livello di simulazione alla guida, spaziando dalla modalità Standard che propone una fisica arcade, adatta a chi si avvicina per la prima volta all’universo dei racing game, fino ad arrivare alla più ostica modalità Pro e passando infine per la Semi-Pro. Purtroppo la differenza tra queste due modalità è fin troppo marcata, costringendoci a regolare manualmente i singoli parametri per poter trovare il giusto compromesso.

Ovviamente, le auto più potenti richiederanno un diverso approccio rispetto alle vetture di bassa cilindrata: dimenticatevi di frenare all’ultimo e sperare in una derapata da manuale a bordo del prototipo Peugeot 208 T16 Pikes Peak da oltre 800 cavalli con il quale lo stesso Loeb ha totalizzato un nuovo, incredibile record sul tracciatoPikes Peak nel 2013. Questa leggendaria cronoscalata è stata riprodotta da Milestone nella sua totalità: l’intera pista è stata ricostruita grazie all’utilizzo di dati GPS, fotografie e riprese video, offrendo 20 chilometri di pura adrenalina percorribili senza soste a bordo del bolide citato in precedenza.

È altresì fondamentale conoscere alla perfezione i vari circuiti, altrimenti risulterà difficile, se non impossibile, competere sia con i rivali gestiti dall’intelligenza artificiale che con i giocatori presenti nella modalità online

È altresì fondamentale conoscere alla perfezione i vari circuiti, altrimenti risulterà difficile, se non impossibile, competere sia con i rivali gestiti dall’intelligenza artificiale che con i giocatori presenti nella modalità online. A seconda della difficoltà impostata, gli avversari comandati dall’IA sapranno darci del filo da torcere, impegnandoci in gare adrenaliniche e ricche di sportellate (quest’ultime ovviamente solo durante i rallycross).

La modalità online ci permette di prendere parte a sessioni pubbliche o private, sfidando gli avversari in campionati o competizioni singole, che spaziano dalle più tradizionali prove a tempo con tanto di ghost rider passando per le gare rallycross fino ad arrivare ai tracciati ad eliminazione diretta, dove una curva larga compromette inesorabilmente il risultato finale. La ricerca dei rivali è risultata tutto sommato veloce e non si è registrato alcun tipo di rallentamento o lag durante le sessioni di gioco. L’unico problema è rappresentato daighost rider fin troppo marcati che, in curva, potrebbero compromettere la visibilità anteriore e farci finire fuoripista.

I tracciati innevati della Svezia ci hanno fatto finire fuori pista più di una volta…

Purtroppo, Sébastien Loeb Rally Evo lamenta dei tempi di caricamento alquanto lunghi. Non siamo certo ai livelli di RIDE, ma l’attesa che precede l’inizio della gara e la fine della stessa rimane comunque inaccettabile considerati gli standard ai quali siamo abituati oggi. Il caricamento è fortunatamente corredato da alcune slide che illustrano la storia di una particolare auto, ma ciò non giustifica in alcun modo questo deficit del gioco.

Al contrario, le vetture sono state riprodotte fedelmente e con una buona cura per i dettagli e le personalizzazioni. I tracciati, alcuni più e altri meno, sono stati realizzati con precisione, ma lo stesso non si può dire dell’ambiente circostante. I vari elementi di contorno sono piuttosto imprecisi, tanto da sembrare realizzati per la precedente generazione di console. Certo, durante una gara ci si concentra sulla traiettoria da seguire piuttosto che sul paesaggio circostante, ma la differenza di accuratezza e di dettagli tra le auto e tutto il resto è a dir poco abissale. Le collisioni inoltre non seguono alcuna logica precisa e, spesso, ci si ritrova ad utilizzare un’auto avversaria come “sponda” durante le curve nei tracciati rallycross, facilitando la manovra.

Il comparto audio del gioco è piuttosto deludente: i rombi dei motori sono generalmente sottotono, anche se alcuni sono più accurati rispetto ad altri. In ogni caso, siamo comunque al di sotto di un livello quantomeno accettabile.

In conclusione…

Sébastien Loeb Rally Evo, seppur con i suoi difetti, è uno tra i migliori racing game mai sviluppati da Milestone. Il gioco segna un nuovo punto di inizio per il team italiano che, forte dell’esperienza del campione francese, è riuscito a confezionare un titolo ricco di contenuti, con un’ottima esperienza simulativa ed un vasto parco auto che difficilmente annoierà persino i giocatori più esigenti.

Purtroppo, le carenze dal punto di vista tecnico pesano sull’opera, restituendo collisioni ai limiti della fisica ed un comparto grafico non esattamente al passo coi tempi. Tuttavia, non si può che apprezzare l’impegno dei ragazzi di Milestone, capaci di produrre l’unico titolo attualmente in grado di competere con DiRT Rally, seppur con qualche limitazione.

Voto: 7,5/10

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