Non è un mistero che tra noi “non più giovanissimi” redattori di GameSoul si celino degli amanti del retrogaming, coloro che hanno passato ore ed ore della propria infanzia/adolescenza a superare la Final Zone di Sonic the Hedgehog oppure a menare le mani in capolavori intramontabili come Final Fight. Chi ha vissuto quell’epoca riesce a comprendere perfettamente le emozioni provate in quegli anni, che hanno permesso l’evoluzione non solo videoludica ma addirittura dell’immaginario collettivo della nostra grande passione.
Uno dei portabandiera degli anni ’90 era senza ombra di dubbio SEGA, che con il suo Mega Drive ha rivoluzionato il modo di giocare proponendo delle novità a 16 bit che lasciavano davvero a bocca aperta (non diteci che anche voi avevate la spilletta Sonic Badge che mai si è illuminata durante gli spot, decretando vostro malgrado una mancata vincita? ndr). Chi vi scrive è uno degli esempi lampanti di questa ardita passione che nel tempo forse si è un po’ sbiadita, ma mai esattamente polverizzata. L’azienda, per rinfrescarci la memoria, ci è venuta incontro con la SEGA Mega Drive Classics: una compilation per console e PC carica di nostalgia e ricca di titoli (oltre 50) che l’hanno resa una delle più famose al mondo. Potremo citarvi Alex Kidd, Columns, Comix Zone, la trilogia di Golden Axe, Gunstar Heroes e molti altri che sicuramente possono fare nuovamente breccia nel cuore dei più devoti.
Al giorno d’oggi, quando la grafica è diventata un fattore determinante e la stabilità di gioco influisce nettamente sull’esperienza globale, scrivere una recensione relativa ad una raccolta di titoli che definiamo tranquillamente come retrogame potrebbe risultare assai complesso. Nella nostra analisi ci limiteremo a valutare l’esperienza globale complessiva di tutta la collection, piuttosto che scendere nei dettagli di alcuni singoli, anche se è inevitabile talvolta concentrarsi particolarmente su quei giochi che ancora oggi hanno tanto da raccontare e sono tuttora godibilissimi.
Eppure questa raccolta non rappresenta una vera e propria novità: infatti chi ha buona memoria ricorderà sicuramente che nel 2009 uscì un’altra collezione dedicata a questi grandi classici su PlayStation 3 e Xbox 360 (SEGA Mega Drive Ultimate Collection), che racchiudeva una selezione di titoli e una modalità multiplayer esclusivamente offline, oltre ad una serie di bonus che consentivano di visionare pubblicità d’epoca e altro materiale informativo. Presto capirete il motivo per il quale abbiamo menzionato questo precedente.
Ma veniamo all’oggetto della nostra analisi e continuiamo il viaggio nei ricordi: sin dal primo avvio della SEGA Mega Drive Classics sarete catapultati indietro nel tempo di circa un quarto di secolo con un menù di avvio che si presenta come una cameretta stile anni ’90. Non manca proprio nulla: VHS sparse alla rinfusa sul pavimento, poster dei vostri videogiochi preferiti (tra cui Shinobi ed Altered Beast), una bevanda sorseggiata, un hi-fi vecchio stampo e, perché no, l’ascia del nano di Golden Axe formato giocattolo. Cos’altro manca? Giusto un vecchio TV a tubo catodico (presumibilmente un quattordici pollici) e la cara amata console SEGA Mega Drive. Ovviamente da buoni collezionisti è presente l’immancabile mensola con tutti i titoli ordinati maniacalmente e scrupolosamente in ordine alfabetico: non vi resta altro da fare che selezionare uno dei circa 50 giochi pre-collezionati e partire con l’avventura. Questo fattore nostalgico è ben rappresentato a video, e crediamo che realizzare una cameretta dell’appassionato medio non può far altro che far venire alla mente dei bellissimi ricordi: ma alzi la mano chi ha avuto realmente nella sua collezione un numero così ingente di videogiochi da non sapere da che parte cominciare.
SEGA Mega Drive Classics catapulta indietro nel tempo di circa un quarto di secolo
Lo svantaggio, se così possiamo dire, risuona proprio nel tempo che è passato: anche se questa raccolta spazia tra tantissimi generi, dal picchiaduro a scorrimento al puzzle game senza mettere da parte i platform (vedasi Sonic), non siamo sicuri che riesca ad intrattenere nel modo giusto, considerando anche che la maggior parte dei titoli è stata pubblicata agli inizi degli anni ’90 e con tutta la buona volontà solo alcuni di essi escono con le ossa sane dopo una sessione medio/lunga. Certo i nuovi accorgimenti sono degni di nota, come il salvataggio rapido attivabile in game: d’altro canto negli anni d’oro se non erano presenti dei checkpoint con salvataggio, inevitabilmente eravate costretti ad iniziare il gioco dall’inizio. Se questo aspetto non creava nessun problema ai vecchi giocatori, oggi questa situazione potrebbe generare una forte frustrazione; sicuramente l’introduzione di questa feature rende molto più rilassante l’esperienza globale.
Dal punto di vista della qualità dei titoli della raccolta c’è poco da dire, alcuni sono probabilmente quelli più iconici che abbiamo amato nel corso di tutti questi anni, e che ancora oggi cavalcano inesorabilmente l’onda grazie alla loro popolarità. Uno su tutti Sonic, l’inimitabile mascotte che ha tanto da raccontare e sicuramente lo farà nei prossimi anni, che ritorna nella SEGA Mega Drive Classics con ben 5 titoli (dimenticandosi purtroppo per strada il bellissimo Sonic & Knuckles) e dando la possibilità alle giovani reclute di apprezzare le origini del riccio blu. Non mancano di certo i picchiaduro a scorrimento, che hanno fatto la storia in quegli anni lì, con la trilogia di Street of Rage e quella fantasy di Golden Axe, passando per quel particolarissimo Altered Beast definibile come una delle icone portanti di tutta quella generazione, fino ad arrivare a Beyond Oasis, videogioco di ruolo che meriterebbe un reboot.
Potremo illustrarvi in ogni minimo dettaglio la storia di questa magnifica console, ma ovviamente ognuno di voi l’avrà vissuta in modo totalmente differente e da questa collezione potrebbe scoprire immancabili titoli tanto desiderati o semplicemente ritornare a viverli con una spinta in più e una consapevolezza diversa. Ma questa potrebbe anche far cambiare le carte in tavola: essendo abituati a qualcosa di molto più dinamico, frenetico e con grafiche a dir poco strabilianti, il ritorno potrebbe essere abbastanza traumatico, a meno che non siate particolarmente amanti del retrogaming.
Ma anche nell’ultimo caso potreste trovare qualcosa da ridire. Poco fa vi abbiamo menzionato la raccolta del 2009 pubblicata per la scorsa gen semplicemente perché quella che ritroverete su PS4 e Xbox One è quasi identica nella sua line-up. Certo, ci sono delle differenze e delle accortezze in più, qualche gioco è stato aggiunto come Virtua Fighter 2, Wonder Boy III: Monster Lair e Wonder Boy in Monster World, ma per strada si è perso qualche altra punta di diamante come Ecco the Dolphin ed Ecco: The Tides of Time (titoli immancabili a nostro modesto parere).
SEGA Mega Drive Classics non consegna una line-up così inedita rispetto ad altre raccolte
Di primo acchito questa raccolta, nonostante l’eccelsa qualità ludica rappresentata da alcuni singoli, ci ha dato quel senso di déjà-vu traducibile come quasi un lavoro di copia/incolla di raccolte già pubblicate. Sicuramente un’operazione nostalgica che può consentire a tutti di conoscere tantissimi generi dei loro anni d’oro, di mettere mano a dei GdR davvero ingegnosi come Phantasy Star Series, ma che non ci consegna effettivamente una line-up così inedita. Probabilmente questa scelta ricade anche su una questione di copyright, perché noi da amanti del retrogaming avremo inserito giochi del calibro della saga di Mortal Kombat, Teenage Mutant Ninja Turtles: The Hyperstone Heist, Aladdin, EarthwormJim, NBA Jam, Quackshot e World of Illusion Starring Mickey Mouse and Donald Duck tanto per citarne qualcuno, ma la lista sarebbe molto ma molto più ampia.
Sia chiaro, i gusti personali dei videogiocatori sono unici ed è matematicamente impossibile venire incontro alle esigenze di tutti, ma forse chiedere agli appassionati quali giochi avrebbero voluto giocare sarebbe stato un modo più carino per consegnare una line-up che va ben oltre quella già vista da questa SEGA Mega Drive Classics, che propone alcuni titoli molto datati e non propriamente adatti alle nuove reclute.
La modalità multiplayer online è probabilmente una delle novità più succulente di questa raccolta, consentendo di fatto di unirsi ad altri giocatori online per giocare a quei titoli co-op come Columns, la saga di Street of Rage, Gunstar Heroes e Wonder Boy III. In sostanza il fascino del passato resta inalterato e le tante opzioni per emulare consegnano effettivamente uno svariato scatolo di ricordi in un solo ed unico acquisto.
Se avete accuratamente riposto la vecchia console in cantina o in soffitta e non avete in casa un vecchio TV a tubo catodico, niente paura: con la SEGA Mega Drive Classics potete rivivere gli anni d’oro direttamente sulle vostre console PS4 e Xbox One o su PC (peccato per l’assenza, al momento, su Nintendo Switch). Oltre 50 titoli accuratamente selezionati, pensati per far venire alla mente quella che è stata l’epoca d’oro a 16 bit e far (ri)vivere momenti indimenticabili con delle glorie che hanno segnato un’era. Nonostante il numero davvero consistente di giochi, SEGA Mega Drive Classics presenta più o meno gli stessi titoli già visti in altre raccolte introducendo pochissime vere novità nella line-up e lasciando fuori altre perle che potevano essere inserite, come ad esempio Strider, Ecco The Dolphin e Mortal Kombat II, tanto per citarne qualcuna. Ritrovarsi a giocare con Sonic, in svariati capitoli, a Street of Rage e a Golden Axe però ci fa davvero tornare piccini, facendo rivivere su pelle tutte quelle vecchie emozioni già provate. A parte i nostalgici non siamo pienamente sicuri che questa raccolta possa essere apprezzata nel migliore dei modi dalle nuove generazioni, poiché alcuni giochi non riescono purtroppo a tenere il passo coi tempi (anche se alcuni sono stati fonte d’ispirazione per grosse produzioni negli anni). Tirando le somme: se avete voglia di aprire la scatola dei ricordi e vivere avventure mai dimenticate, allora questa SEGA Mega Drive Classics potrebbe fare al caso vostro poiché rappresenta di fatto la miglior collection al momento sul mercato; in tutti gli altri casi non sappiamo se ne possa davvero valere la pena. |
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