PlayerUnknown’s Battlegrounds può essere un gioco crudele: a volte non è l’abilità che conta, ma la fortuna di trovarsi al posto giusto, al momento giusto. O almeno, questo è quello che i giocatori continuano a ripetersi quando muoiono uccisi malamente da qualcuno armato fino ai denti peggio di Rambo. D’ora in poi, però, tutti i piagnucoloni del mondo (o anche semplicemente i più curiosi) potranno seguire le mosse del loro aguzzino nel corso della partita e assicurarsi così che non si tratti di cheater, ma di pura e semplice skill.
La catena di omicidi potrà essere seguita passo passo: potrete osservare le mosse le vostro killer, e poi del killer del vostro killer… e così via, fino al vincitore della sanguinosa competizione. Nel caso la vostra dipartita fosse dovuta invece alla Zona Rossa o comunque non a un altro giocatore, verrete automaticamente messi alle calcagna dello sfortunato partecipante più vicino. Ovviamente, nel caso stiate giocando in team, questa opzione resterà bloccata finché tutti i membri saranno stati eliminati, per evitare la condivisione di informazioni tramite le chat vocali.
Al momento è presente uno strano bug per cui se viene visualizzata la Kill Cam (che mostra l’uccisione dal punto di vista dell’aguzzino) non è più possibile poi usufruire della nuova funzione, probabilmente a causa di conflitti nel traffico del server. Non si sa se gli sviluppatori siano al corrente della situazione, se ci stiano lavorando o se lasceranno semplicemente che gli utenti usino la testa e utilizzino la Kill Cam solo dopo aver finito di seguire la partita… in ogni caso, godetevi il nuovo aggiornamento di PUBG e sappiate che grazie ad esso la guida è ora molto più sicura. Beh, almeno i veicoli non si capovolgeranno più senza motivo: è un inizio, no?
Autore
Leggi i suoi articoli
Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
Autore
Leggi i suoi articoliCresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
Commenti