Il reboot di una storica saga
Tra i tanti annunci dello State of Play che si è appena tenuto, non sarà di certo passato inosservato ai giocatori più attempati quello del ritorno dell’action/platform 2D di SEGA: Shinobi. Parliamo di una saga che ha ormai più di 30 anni sulle spalle e che ha segnato una generazione, in sala giochi così come sulle console SEGA, e che si appresta a tornare con Shinobi: Art of Vengeance.
Le notizie buone sono due: la prima è che non dovremo attendere tanto prima di metterci le mani sopra, infatti l’uscita è prevista per il 29 agosto 2025. La seconda è che sarà sviluppato da Lizardcube, gli stessi sviluppatori di Streets of Rage 4 e Wonder Boy: the Dragon’s Trap; due piccole perle in questo genere di reboot.
Ispirato a Revenge of Shinobi e Shinobi III (entrambi per MegaDrive), in Shinobi: Art of Vengeance vestiremo i panni di Joe Musashi, ma nonostante le ambientazioni mostrate nel trailer siano familiari, è confermato il fatto che si tratti di una storia totalmente nuova, un gioco sotto alcuni aspetti moderno, ma rispettoso del gioco originale.
Una storia di vendetta, spirito che trasparirà in ogni aspetto del gioco e riguarderà anche il gameplay, con l’introduzione di mosse speciali di esecuzione. Non ci saranno mappe enormi in stile metroidvania, ma comunque nel corso del gioco acquisiremo abilità che ci permetteranno di raggiungere luoghi prima inaccessibili.
Gli sviluppatori non vedono l’ora di mostrarci di più del profondo combat-system, anche se siamo sicuri che non resteremo delusi, e non vediamo l’ora di saperne di più, ma soprattutto di metterci le mani sopra.
Come detto, la data di uscita prevista è il 29 agosto, al momento non sappiamo se e su quali altre piattaforme uscirà, per ora sappiamo con certezza che potremo giocarlo su PS5 e PS4.
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Leggi i suoi articoli
E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!
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Leggi i suoi articoliE' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!
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