Civilization VI
20 Ago 2016

Sid Meier’s Civilization VI – Anteprima gamescom 2016

Colonia – Gli appassionati di strategia conoscono molto bene il nome di Sid Meier, una delle personalità più influenti nello sviluppo dei giochi per PC nonché uno dei pionieri del genere simulativo. Nel 1991 questi cambiò infatti il panorama videoludico globale con l’uscita del primo Civilization, un’opera magna che permetteva al giocatore di creare una civiltà e portarla attraverso le sfide del tempo dal 4000 avanti Cristo fino ai giorni moderni.

Dopo essersi reinventato negli anni, rispettivamente nel 1996, 2001, 2005, 2008 e 2010, Civilization è tornato ancora una volta, nella sua sesta incarnazione pronta a stupire nuovamente gli appassionati del genere strategico. Il nuovo Civilization VI rientra quindi in quella categoria un po’ di nicchia di quei giochi definiti con l’anglicismo “4X“, che sta per “eXplore, eXpand, eXploit, and eXterminate” (esplora, espanditi, sfrutta e stermina), che raccoglie un po’ l’intero spirito del titolo Firaxis.

Ci siamo quindi ritrovati nella soleggiata Colonia in occasione della Gamescom per dare uno sguardo più approfondito al simulatore di Sid Meier, che si promette di essere un degno erede di una serie oramai ventennale. La prima novità a colpire è la diversa gestione delle città: ogni insediamento infatti si troverà adiacente ad alcune tiles, ovvero spazi esagonali dove la nostra metropoli potrà espandersi e dedicare ogni singola casella ad un diverso tipo di sviluppo, creando così dei veri e propri quartieri.

Continuando ad espandere la nostra città, potremo avanzare più velocemente ed ottenere l’accesso prioritario ad alcuni potenziamenti o tecnologie. Alcuni distretti avranno poi caratteristiche uniche (come quelli portuali) che potranno essere potenziati o sviluppati solamente tramite alcuni requisiti che coinvolgono la tipologia del territorio, la destinazione d’uso e così via.

Civilization VI

La pianificazione torna ad avere un ruolo centrale anche in questo sesto capitolo di CivilizationLa gestione delle caselle esagonali è fondamentale per l’evoluzione della nostra civiltà: una volta che avremo deciso di sfruttare una casella per un distretto portuale, rinunceremo in automatico a tutte le risorse naturali che erano già presenti in quel luogo. Inoltre, nel caso decidessimo di costruire una delle Meraviglie del Mondo, dovremo sacrificare una casella (probabilmente non vicina al nostro centro urbano) per edificare questi sontuosi monumenti. In Civilization VI occorre avere le idee chiare nello sviluppo del proprio popolo, sin dall’inizio: un ottimo sistema di pianificazione ci porterà più facilmente alla vittoria, mentre incertezze iniziali potrebbero costarci molto care sul lungo periodo.

Altra novità presentata proprio in territorio tedesco è la presenza del carismatico Federico Barbarossa, storico imperatore di Germania e del Sacro Romano Impero. In circa 40 anni di governo, il buon Barbarossa riuscì a mantenere la pace nel suo regno germanico, utilizzando le stesse doti organizzative e militare che ci vengono richieste per diventare ottimi giocatori di Civilization VI

Nel nostro paese, il vecchio Barbarossa non è proprio amato, dato che cercò per anni di annettere diverse città-stato italiane per minare l’autorità papale e affermare il controllo del suo Impero. Barbarossa partecipò alla Terza Crociata, e lì morì in battaglia, consacrandosi come un vero e proprio eroe tedesco. Il regnante è quindi pronto a tornare in Civilization VI, per portare la Germania all’età dell’oro ancora una volta.

Civilization VI

Civilization VI introduce anche una nuova condizione di vittoria, probabilmente estrapolata e perfezionata dalla “vecchia” espansione Gods & Kings per il capitolo precedente dello strategico Firaxis. Potremo infatti costruire da zero il nostro Pantheon religioso, scegliendolo e personalizzandolo grazie a decine e decine di opzioni diverse che ci aiuteranno a creare il culto perfetto.

Civilization VI sarà in grado di attiirare vecchi e nuovi giocatori

Grazie ad unità come profeti, missionari e fedeli di ogni sorta, potremo vincere una partita proprio con l’ausilio della nostra religione, e per realizzare questo goal non dovremo fare altro che promuovere il nostro culto per farlo diventare quello più seguito in tutto il mondo. Questo sistema si affianca a quello più classico, e dal punto di vista governativo avremo la possibilità, una volta scelto il governo della nostra società, di ottenere alcune carte colorate (militari, sociali, religiosi ed economiche) da giocare in slot limitati per sviluppare scoperte e tecnologie.

Civilization VI rappresenta un fantastico nuovo erede per una grande serie di strategici simulativi, con nuovissime meccaniche di gioco in grado di attirare vecchi e nuovi giocatori. Con diciotto civiltà già annunciate e molte altre in arrivo (abbiamo provato a indurre qualche dev a darci indizi sulla presenza del “guerrafondaio” Ghandi, ma nulla), il nuovo lavoro di Firaxis segna una naturale evoluzione dal precedente capitolo, mettendo prepotentemente in primo piano la pianificazione e la gestione della propria civiltà sin dai primissimi clic. Lo stile grafico inconfondibile si fa notare ancora una volta per la sua unicità, e rimaniamo in attesa di saperne di più, in previsione dell’uscita fissata per il mese di ottobre.


GC2016anteprime