Dopo le (più che giuste) critiche rivolte dalla comunità di giocatori a Maxis ed EA in merito a SimCity, la compagnia ha lavorato duramente per migliorare l’esperienza complessiva e per aggiungere la tanto richiesta modalità offline.
Dopo tanto tempo la patch è finalmente arrivata, e Maxis ha colto l’occasione per togliersi il cosiddetto sassolino dalla scarpa, in merito alle difficoltà che tale obiettivo ha richiesto. Sentire il fiato sul collo con i classici “ma che ci vuole, è una sciocchezza” non deve aver fatto piacere all’ingegnere capo Simon Fox, che ha spiegato come i lavori abbiano richiesto circa 6 mesi.
L’intera struttura del gioco era basata sulla connessione ad un network, sia per gli aspetti simulativi che per quanto concerne la comunicazione tra le varie città. Anche il più banale dei cambiamenti, come quello relativo al salvataggio e all’avvio delle città, devono essere completamente rimaneggiate per funzionare correttamente.
Insomma, un pizzico di comprensione in più per la categoria degli sviluppatori non guasterebbe.
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Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.
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