Speciale 29 Giu 2022

Sk8 The Infinity: uno spokon carico di sentimento

Sk8 The infinity è una serie anime da 12 episodi nata come serie originale targata Studio Bones. Uscita per la prima volta nel palinsesto invernale dello scorso anno e ora disponibile su Crunchyroll, essa ci fa immergere nel mondo dello skateboarding, sport da strada di cui è appassionato il giovane protagonista Reki Kyan. Grazie alla sua grande passione per questo sport, Reki inizia a immergersi nel mondo delle gare clandestine partecipando alla “S”, competizione segreta di skateboard senza esclusione di colpi.

Ma proprio mentre Reki continua la sua normale vita da studente delle superiori, incontra Langa Hasegawa, ragazzo straniero appena trasferitosi dall’America nella splendida isola di Okinawa. Inutile dire che i due diventano subito amici iniziando a condividere questa grande passione. Sport in cui Langa ritrova il sorriso in seguito alla drammatica scomparsa di suo padre.

Potremmo dire che Sk8 The Infinity, sebbene sia nato come spokon, parla davvero molto poco dello skateboard. O meglio, è giusto citare l’equilibrio dell’anime, che presenta le giuste dosi di comicità, azione e serietà.

Ma, a differenza di altre opere, fa del suo sport il perno principale per i sentimenti dei protagonisti coinvolti, non come focus primario dell’intera serie. Non a caso, ciò che più cattura lo spettatore sono i rapporti tra i vari personaggi, tutti (o quasi) fedelmente accoppiati. Reki con Langa, Cherry con Joe, Adam con Tadashi.

Proprio riallacciandoci a questo discorso, va detto che i rapporti tra i diversi personaggi risultano leggermente ambigui. Infatti, anche se non esplicitati chiaramente, i comportamenti e i sentimenti che li legano fanno largamente pensare che il loro rapporto vada al di là della semplice amicizia.

Queste sono ovviamente delle congetture dettate dai fan forse leggermente guidate dallo zampino di Hiroko Utsumi, regista e animatrice giapponese che ha lavorato ad opere di spicco come Free! e Banana Fish. Coincidenze? Io non credo.

Andando oltre questa breve parentesi Boy’s Love, va detto che Sk8 The Infinity sa coinvolgere il suo pubblico grazie alla forte componente emotiva. È proprio questa che ci fa appassionare alla trama sebbene possa risultare a suo modo relativamente scarna.

Il rancore di Cherry, la premura di Joe, il temporaneo allontanamento di Reki da Langa fulcro della più forte stretta al cuore della serie.

Per chi come me ha seguito la serie in simulcast penso possa capire la forte frustrazione legata alla consapevolezza di dover aspettare ben sette giorni per sperare di vedere una risoluzione al loro rapporto. Come immagino sia stata condivisa la forte voglia di dar fuoco alle palme stilizzate presenti all’inizio dell’ending di fine puntata.

Per il resto, Sk8 The Infinity non è da sottovalutare. Il comparto tecnico è ben corposo, composto da luci sfavillanti e disegni precisi. Le musiche sono pressoché indimenticabili (soprattutto Opening ed Ending). I personaggi di spicco non risultano mai scontati e vengono sempre ben approfonditi durante questa breve serie. Persino l’antagonista principale, Adam, non è un personaggio poi così scontato.

Mentre, ultimo ma non ultimo, il cast risulta sempre ben assortito e di alto livello (qualcuno ha per caso detto Takehito Koyasu o Kensho Ono?). Insomma, un anime consigliato a tutti coloro che vogliono immergersi in una storia emozionante che parla di skateboard come sentimento e che unisce all’infinito le persone.

A proposito di impressioni, qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’anime Jujutsu Kaisen: potete leggerne di più qui. Inoltre, ricordo a tutti gli appassionati di anime che è ora possibile acquistare le card per l’abbonamento Crunchyroll da GameStop.

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