Lo confesso, quando nella sala stampa dedicata hanno chiesto chi non avesse mai provato il gioco, ho fatto finta di niente e ho lasciato che l’attenzione ricadesse sull’unico che aveva avuto il coraggio di alzare la mano. Sono sempre rimasta affascinata e incuriosita da quei simpatici “giocattolini”, e quale momento migliore per iniziare ad addentrarsi in questo mondo ancora sconosciuto se non con Skylander Swap Force? Abbiamo avuto l’occasione di provarlo su Playstation 4 alla GamesCom 2013.
Creare sempre nuovi personaggi con nuove abilità, a lungo andare, può diventare un problema soprattutto a livello di “fantasia”… Ecco che lo Swap Force viene in contro a tutti: 16 personaggi che possono essere ricombinati in 256 versioni semplicemente staccando le due metà del personaggio e scambiandoli tra di loro.
Rispetto a Spyro’s Adventure e Skylander Giants, le dinamiche di gioco non sono differenti, ma è stato apportato qualche cambiamento: avremo finalmente la possibilità di saltare! Di conseguenza, i livelli saranno leggermente più complessi, così da trasformare il gioco in un incrocio tra un “Platform” e un “Hack ‘n’ Slash“.
Graficamente, la versione next-gen può essere paragonabile ad un cartone animato in Blu-Ray come qualità visiva, con una resa grafica molto pulita, e che mantiene i colori accesi e brillanti che da sempre caratterizzano i titoli della serie.
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Ecco Zoo Lou e i suoi amici!
Tra i personaggi che potremo utilizzare avremo 16 nuovi personaggi “swappabili”, 16 nuovi personaggi Skylanders, 8 personaggi LightCore con abilità speciali e led che li illuminano, e 16 nuove versioni dei personaggi preferiti dai fans dei titoli precedenti, con annesso l’upgrade dei poteri. Tutti i mostriciattoli delle passate edizioni saranno comunque compatibili. L’importanza dello swap sta nel poter mixare le abilità derivanti dalla parte superiore del personaggio e dalla parte inferiore, per destreggiarsi più agilmente nei vari livelli.
Zou Loo, personaggio che durante la presentazione si è ritrovato spesso al centro dell’attezione, sia per originalità che per simpatia, è uno dei nuovi personaggi, non swappabile, assieme a Boom Jet, Grilla Drilla e Slobber Tooth.
…Devo fare un’altra confessione: ho fatto morire il povero Zoo Lou durante l’hands-on! … ed è stata la dimostrazione che se non si conosce almeno un po’ il gioco, non è poi così tanto da “bambini” come si potrebbe immaginare a primo impatto, ma ha comunque un minimo fattore di difficoltà. Interessanti anche le nuove modalità introdotte, come la Speed Ability e la Corsa sull’Arcobaleno; inoltre, completando questi percorsi, potremo sbloccare le Swap Zone, che ci permetteranno di collezionare dei premi che andranno ad aumentare le statistiche dei personaggi. Indubbiamente le sfide sono risultate piuttosto avvincenti, almeno secondo il mio giudizio, così come il gameplay in generale era godibile. L’unica cosa che spezza un po’ troppo il ritmo è il momento in cui ci troviamo a maneggiare le parti dei personaggi: togliere lo Skylander, dividerlo a metà (seppur rapida come operazione essendo due parti magnetiche) e combinarlo con un altro personaggio fa sì che il gioco si fermi… un po’ come quando guardiamo un film avvincente, e nel momento clou parte la pubblicità.
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Parliamo ora delle differenze che passano tra console e console.
La versione per Playstation 4 avrà la possibilità di utilizzare il Remote Play su PSVita, con delle caratteristiche esclusive per il touch screen. Avrà inoltre le classifiche e delle sezioni “sociali” nelle quali saranno visibili le personalizzazioni degli Skylanders dei propri amici. La versione Wii U, invece, avrà la gestione dei personaggi dal Gamepad e sarà giocabile sul medesimo senza utilizzare il televisore. Nessuna informazione riguardante, invece, possibili features legate a Kinect su Xbox 360 o Xbox One.
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In conclusione…
Skylanders mantiene alto il tenore di divertimento che ci ha abituati finora, ampliandolo con nuove sfide, nuovi personaggi e un mondo di combinazioni di personaggi tutto da scoprire. Adatto a tutti, propone un ottimo incrocio tra giocattolo e videogioco e potrà stimolare la fantasia di coloro che compreranno il titolo per console o anche semplicemente per collezionare questi simpatici “pupazzetti” che da anni ormai spopolano tra i bimbi (e un po’ anche tra gli adulti).
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