Skylanders
18 Giu 2016

Skylanders Imaginators – Anteprima E3 2016

Los Angeles – Dite un po’ quello che vi pare, ma i ragazzi dietro Skylanders hanno una dote come pochi. Quella di ripresentarsi puntuali ogni anno con un titolo capace di introdurre sempre qualcosa di nuovo. Dagli Skylanders “swappabili” di Swap Master alle trappole di Trap Team, passando per i veicoli dello scorso Superchargers, Activision ha saputo mantenere alto l’interesse, anno dopo anno, su una delle proprie IP più fortunate. Anche perché, lo ripetiamo ogni anno, una decina d’anni fa nessuno avrebbe scommesso il proverbiale nichelino sul successo dei cosiddetti Toys to Life: e ora, nell’anno domini 2016, tra Skylanders, Amiibo, Disney Infinity e gli imminenti omini di Lego Dimensions, c’è da iniziare a preoccuparsi per il destino del nostro portafoglio.

Anno nuovo, insomma, e nuovo Skylanders. Un po’ in sordina rispetto alla passata stagione, in questo E3 2016 abbiamo potuto provare in anteprima Skylanders Imaginators, l’ultimo (per ora?) tassello di questo brand che, per primo, ha infranto le barriere del semplice videogioco sino a diventare un fenomeno inarginabile in grado di fruttare a Kotic e soci quintali di dollaroni. E come pensano di stupirci Activision e gli artisti di Toys for Bob dopo averci mostrato in sei anni di attività praticamente ogni cosa? Semplice: sto giro, lo Skylander ve lo inventate voi. Ma proprio come vi pare, nel vero senso della parola: basta un po’ di creatività e un nuovo gingillino, il Creation Crystal, ed il gioco è fatto. Stupiti? Beh, tranquilli che non è ancora finita.

Partiamo dai fondamentali, i Creation Crystal. L’ultimo ammennicolo nato dalla fantasia di Toys for Bob altro non è che una sorta di contenitore, capace di custodire e trasportare da una console all’altra il frutto della propria creazione: ciascun cristallo potrà contenere un solo Skylander, e sarà espressamente richiesto per poterne creare uno. Il che non è un problema, visto che l’immancabile Starter Pack conterrà uno di questi gingilli permettendo al giocatore di cimentarsi con l’enorme editor dei personaggi. Considerando però che ciascun cristallo sarà associato ad uno specifico elemento, e dunque permetterà di creare uno Skylander di quella precisa tipologia e nessun’altra, si prevedono tempi di crisi finanziaria per i collezionisti o i giocatori più perfezionisti.

Skylanders

L’editor del personaggi, dicevamo, è qualcosa di pantagruelico – oltre che inedito all’interno del franchise. Si parte dalla classica selezione delle componenti fisiche (occhi, tipo di volto, coda, orecchie, busto, braccia e quant’altro), le cui dimensioni potranno essere singolarmente modificate a proprio piacimento: potrete dunque creare uno Skylander obeso con delle braccia a stuzzicadente. Magari non cuccherà tanto, ma vi giocherete la carta della simpatia. Anche l’Aura del personaggio sarà una variabile a discrezione del giocatore: pur non avendo un effetto diretto nel gioco, essere circondati da coriandoli e festoni che cadono ad ogni nostro movimento regala al tutto un mood nettamente più cool.

Il bello dell’editor viene ora. Vi siete scelti il personaggio, ma manca ancora il Gear, l’equipaggiamento. Ogni oggetto equipaggiato (che, lo ripetiamo, è legato all’elementale del vostro Cristallo) arriva con un set di statistiche – attacco, difesa, resistenza – diverso uno dall’altro. Potrete dunque optare per un mostriciattolo tutto muscoli e niente cervello, o per una creatura più bilanciata e versatile per qualsiasi situazione. Non dovessero piacervi i colori base, sarà possibile accedere ad un editor grafico avanzato, grazie al quale colorare ogni singola parte dell’equipaggiamento in modo indipendente, a seconda del vostro stile. Già stiamo immaginando gli abomini che vedremo il prossimo autunno …

Passiamo poi al menu Power, grazie al quale andremo ad associare al nostro Skylander un set di poteri specifici: si passa dalle armi standard ai poteri elementali (nella nostra demo, per qualche arcano motivo abbiamo optato per una trasformazione in pecora), senza per questo disdegnare le tecniche segrete correntemente sbloccate e le famigerate Soul Gem, gemme di una rarità pazzesca che, se utilizzate nel giusto modo, regalano al nostro eroe dei poteri inimmaginabili. Ultimo, ma non meno importante, è il menu Personalità: in questo calderone finiscono una serie di dettagli esilaranti su cui, siamo sicuri, darete il vostro meglio. Dalla tagline che griderà il vostro personaggio ogni qual volta venga adagiato sul portale alla sua voce, che può essere modificata nel timbro o modulata secondo un numero ragionevole di preset (robotica, elio, in perfetto stile baronetto inglese e via dicendo), sarà persino possibile personalizzare il tema sonoro e le musiche di accompagnamento del vostro mostruoso pargoletto – ancora una volta, sfruttando un mare magnum di opzioni senza fine, molte delle quali sbloccabili direttamente in game. E poi, finalmente, potremo dargli un nome.

Skylanders

Ok, con le personalizzazioni abbiamo chiuso. C’è ancora una novità in questo Imaginators, che coincide con l’introduzione di una nuova tipologia di Skylanders ultra potenti che rispondo al nome di Sensei. Al lancio del gioco saranno disponibili una trentina di Sensei, composti al momento da 20 nuovi personaggi e 11 ex-cattivi sfuggiti al controllo del perfido Chaos: ciascuno di essi, stando a quanto riferitoci, è un Maestro di una delle 10 potenziali Battle Classes (che spaziano da Cavaliere, Combattente, Mago e via dicendo) e, proprio per questo, gode dell’abilità Sky Chi – in sostanza, una super mossa comodamente in grado di far piazza pulita di qualsiasi cosa appaia per propria sventura sullo schermo.

La cosa più interessante, parlando di Sensei, è l’esistenza di una sorta di legame maestro-discepolo tra questi e gli Skylanders creati dall’utente. L’imbattibile Maestro Miyagi delle Skylands permette infatti alle nostre creature di sbloccare armi speciali estremamente potenti, di aumentarne il level cap (anche in modo cumulativo) e di garantire l’accesso ad aree speciali del gioco altrimenti inaccessibili. Il tutto, chiaramente, senza dimenticarci la cosa più importante, la possibilità di sbloccare tecniche segrete devastanti per gli Skylanders della stessa classe.

Skylanders ce l’ha fatta anche questa volta.

In definitiva, anche quest’anno di novità ce ne sono parecchie. Come da tradizione, Imaginators garantisce piena compatibilità con le action figures delle passate edizioni, fermo restante che le trappole di Trap Master verranno utilizzate in modo analogo a quanto accadeva lo scorso anno con SuperChargers. Da un punto di vista schiettamente tecnologico, invece, la versione da noi provata per PlayStation 4 appare coloratissima ed ispirata, forte di uno stile artistico sempre più riconoscibile ma, anno dopo anno, sempre più pulito e bello da vedere. Il maggior livello di dettaglio e la cura nella realizzazione dei personaggi, da oggi destinata a passare sotto la lente d’ingrandimento del giocatore visto il suo nuovo ruolo di Imaginators, testimoniano una dedizione non certo indifferente del team di sviluppo, che ha presentato un prodotto in grado di resistere in maniera sicura anche al passare degli anni.

Resistere e stupire, a onor del vero, proprio come ha fatto Activision con l’annuncio di uno Skylander speciale dedicato al Sensei Crash Bandicoot. Lui, in pelliccia ed ossa, in grado di far danni a destra e a manca a suon di scivoloni, body slam e trottolate frenetiche. E questo senza dimenticarci che Crash sa usare lo yo-yo, il che – secondo una soffiata da parte dello stesso Producer del gioco – potrebbe essere un comodo indizio per intuire quale sarà la sua tecnica super segreta. Insomma, Skylanders ce l’ha fatta anche questa volta: e noi che eravamo convinti di aver visto tutto …

E3 - 2016 - Anteprime