13 Ott 2016

Skylanders Imaginators – Recensione

Chi di voi non ha mai sentito parlare degli Skylanders? Simpatici mostriciattoli con la grande capacità di conquistare i cuori degli appassionati in un modo che nessun altro toys-to-life ha mai fatto nel corso degli anni. Dopo l’addio di Disney al settore delle statuine interattive e l’esordio, lo scorso anno (questo, da noi), di LEGO Dimensions, Activision prova ad imporsi nuovamente nel mercato con l’intento di creare qualcosa di fresco ed incentrato maggiormente sulla creatività e la fantasia.

L’idea è nata quasi per caso: gli sviluppatori hanno dato il via al progetto Skylanders Imaginators dopo aver visionato molti disegni inviati loro dai bambini, i quali proponevano una versione tutta loro degli Skylanders. Da qui è scattata la scintilla che ha reso possibile la nascita di questo nuovo gioco, focalizzato maggiormente sulla creatività e quindi sulla personalizzazione del proprio eroe da usare nel videogioco. Sinceramente la troviamo una grande mossa, poiché tutti i giocatori, in questo modo, possono creare il proprio personaggio preferito scegliendo tra dieci classi di combattimento, e come vedremo nella nostra recensione, è presente una vasta scelta che consente ai giocatori di qualsiasi età di creare un numero sconfinato di Skylanders, da lasciare a bocca spalancata. Francamente nessuno di noi avrebbe mai creduto nella scommessa di Activision, ma queste “Action Figure”, inserite in fantastici mondi di gioco, si sono rivelate delle mosse vincenti non solo indirizzate ad una fascia più giovane ma anche più “cresciuta” (come noi).

Dunque anche quest’anno Activision tenta il grande colpaccio, rinfrescando la saga e proponendo tante nuove statuine Sensei (qualcuno ha per caso pensato anche a Crash Bandicoot?), lasciando a briglia sciolta la vostra sconfinata immaginazione.

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Una bella noce di cocco su una testa fossile, ma potrete fare meglio di così.

Cinque intensi capitoli sono impresa assai ardua da riassumere in poche righe, quindi ci limiteremo a raccontarvi le vicende di questo ultimo Skylanders Imaginators. Cosa è successo questa volta nelle Skylands? Lord Kaos, il cattivissimo Padrone dei Portali, invidioso e arrogante antagonista, è venuto a conoscenza dell’antico potere della magia mentale. Dopo aver rubato un libro dalla biblioteca dell’Accademia, se ne serve per creare un fortissimo ed inarrestabile esercito di Doomlanders, guerrieri creati dalla sua (scarsissima) immaginazione. Per fermarlo l’anziano mago protettore degli Skylanders, Eon, ha richiamato tutti i Padroni dei Portali (voi) e i potentissimi guerrieri mistici Sensei.

La forza dell’immaginazione è il punto cardine del titolo dei ragazzi di Toys for Bob che, per questa nuova incarnazione, hanno deciso di far immedesimare completamente i giocatori facendogli creare il personaggio affine alle loro aspettative. Qui non c’è spazio alla razionalità, nossignore, qui vige l’incoerenza e la creatività di ognuno di voi. Partiamo per gradi: cosa troverete nel vostro Starter Pack di Skylanders Imaginators? Un portale, due maestri Sensei e un cristallo della creazione. Quest’ultimo è di elemento fuoco (ma potrete acquistarne anche di altri elementi separatamente) e con esso potrete dare alla luce il vostro fiammante alter ego. Posizionato il cristallo sul portale dovete obbligatoriamente scegliere la vostra classe tra quelle disponibili, e non saranno poche, ve lo assicuriamo: spazieranno dal picchiatore al ninja, dallo stregone alla sentinella, dall’arciere al pistolero (10 possibili, ognuna con abilità diverse). Occhio, da questo momento non potrete più cambiare la vostra classe, quindi scegliete con cura in base allo stile che amate di più.

Non c’è spazio alla razionalità, nossignore, qui vige l’incoerenza e la creatività di ogni giocatore

Molto bene, ora siete pronti a plasmare il vostro bellissimo esserino: volete essere dei bellimbusti attraenti, massicci, con una bella voce e un carisma di altri tempi? Potrete farlo. Preferite grandi braccia, un corpo piccino e una voce stridula? Si può fare. Insomma, si può fare ogni cosa, decidere ogni singola caratteristica dell’Imaginator: braccia, gambe, voce, accessori, elmetti. Nel corso dell’avventura si sbloccano tanti nuovi componenti per il vostro eroe che “costringono” (ma è un vero piacere farlo) a mettere mano all’editor più e più volte nel corso dell’avventura nelle Skylands.

Questo elemento ci ha davvero divertito introducendo in un brand già così affermato qualcosa che riesce, senza nessun dubbio, a rinfrescare il gioco e renderlo piacevole, divertente e raramente frustrante. Anche chi non è avvezzo alla personalizzazione non può fare a meno di divertirsi, ma se proprio vuole saltare a piè pari questa fantastica feature può creare, in modo del tutto casuale, il proprio Imaginator, spingendo semplicemente un tasto sul controller. Dopo aver creato il personaggio (ci siamo stati circa un’ora, eh), che abbiamo chiamato Gladios (nome che nasce dalla classe che abbiamo scelto, ovvero cavaliere), ci siamo letteralmente trasportati sul campo di battaglia, pronti a dare sonore mazzate ad ogni avversario nascosto dietro ogni anfratto (caratterizzati in modo divino).

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Un selfie in due giocatori con il Capitano Flynn non ha prezzo!

Nuovi personaggi introdotti in Skylanders Imaginators, e da non sottovalutare minimamente, sono i Sensei che, oltre ad essere estremamente belli, possenti e determinati, vanno ad incrementare le vostre abilità e il livello del personaggio. Carisma, forza e personalità sono le caratteristiche che i suddetti mentori sanno trasmettere in gioco, ed averli al nostro fianco durante la battaglia (nel caso in cui affrontate l’avventura a due giocatori) è davvero una sensazione piacevole ed appagante. Ma anche intercambiarli con il proprio Skylanders appena creato dà soddisfazioni, in quanto può letteralmente fare a pezzi gli avversari grazie alla propria abilità suprema Sky-Chi (che va sbloccata in punti specifici chiamati templi), tecnica che il nostro simpatico eroe creato non possiede. E poi, volete mettere? Scattarsi un bel selfie con il proprio maestro è fichissimo! Giusto, i selfie: questo nuovo capitolo introduce la possibilità di farvi foto ovunque vogliate, una caratteristica evidentemente molto richiesta che rende il titolo, in un certo senso, molto “social”. Tanta attenzione è stata posta su questa caratteristica, tanto che gli sviluppatori ne hanno parlato anche durante la nostra prova a Colonia: infatti in gioco sono presenti dei punti in cui è possibile effettuare degli autoscatti che danno diritto a delle ricompense in denaro (ne abbiamo fatto uno con il Capitano Flynn, non potete immaginare quanto ci siamo divertiti).

Particolare cura è stata riposta nelle statuine. I maestri Sensei sono un po’ più grandi rispetto ad uno Skylander classico, molto ben curati e riescono anche quest’anno a convincere. I giocatori, oltre a quelli dello Starter Pack, possono acquistare anche numerosi altri maestri che vanno ad espandere l’esperienza in modo definitivo, a discapito del portafogli che inevitabilmente piangerà, nel caso in cui decideste di completare l’intera collezione. Se questo non dovesse bastare, tutte, e ripetiamo tutte, le Action Figure in vostro possesso dei precedenti titoli della serie possono essere utilizzate in Skylanders Imaginators (abbiamo addirittura utilizzato gli Skylanders del primissimo Spyro’s Adventure), con tanto di esperienza maturata, per avere un divertimento smisurato e infinito (anche perché è bello giocare con i personaggi a cui siamo già legati). E quindi anche i veicoli di Superchargers possono essere utilizzati in gioco? Decisamente sì, gli sviluppatori hanno ben pensato di aggiungere come mini-gioco le gare su veicoli con cui dilettarsi e sfrecciare a velocità massima, sia offline che online. Un plauso sotto questo aspetto.

Tutte le Action Figure dei precedenti titoli della serie possono essere utilizzate in Skylanders Imaginators

A proposito di mini-giochi, in Skylanders Imaginators sono presenti tanti piccoli puzzle game, semplici e ben strutturati, pensati per ottenere frammenti di Imaginite, ovvero nuove parti per il vostro scapestrato Skylander. Ma non solo, vi consentono di aprire porte e superare posti inaccessibili. Quello su cui si punta maggiormente, anche in questi mini-giochi, è la complicità con il secondo giocatore: alcuni puzzle game si risolvono insieme, quindi cercate di scegliere attentamente il vostro compagno, altrimenti farete delle enormi figuracce. Oltre a questo potrete trovare altri sotto-giochi come ad esempio un entusiasmante gioco di carte e combattimenti in arena, con tanto di telecronisti.

A questo punto esaminiamo il titolo dal punto di vista del gameplay. Vi troverete di fronte ad un degno upgrade di quanto di buono avete visto nei precedenti episodi del fortunato brand: il più classico dei classici platform. Siamo sinceri da questo punto di vista: nell’attuale generazione di console, gli sviluppatori (in generale) non rivolgono più la loro attenzione al genere a piattaforme, un genere che ha segnato intere generazioni di videogiocatori. E qui riparte Skylanders Imaginators, integrando nuovamente il livellamento del personaggio (sulla falsariga dei GDR) in un genere esplosivo, colorato e simpaticissimo. Anche se il titolo non apporta sostanziali innovazioni da questo punto di vista, riesce comunque ad essere sempre fresco e a coinvolgere i videogiocatori di qualsiasi età. Diteci la verità, non avete mai giocato in compagnia dei più piccoli ad un titolo della serie? Non ci crediamo.

Se proprio vogliamo trovare un piccolo neo nel gameplay, questo è dato dalla lentezza dei personaggi e dalla assenza del doppio salto. Questo non possiamo considerarlo un vero e proprio difetto, ma una scelta di design al fine di non creare un’eccessiva confusione sul campo di battaglia. In questi anni ne abbiamo viste davvero molte di innovazioni: trappole, giganti, trasformazioni, veicoli con gare, e ora i cristalli di creazione Imaginite, segno che non occorre stravolgere un gameplay ben rodato se questo, ancora oggi, piace da morire.

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L’impatto grafico è sempre di grande effetto: texture pulite, nessun calo di framerate, scenari luminosi, colorati e sgargianti; insomma, non manca proprio nulla. Se a questo ci aggiungiamo una totale libertà di combinazioni di colori durante la personalizzazione del vostro Skylander, allora otterrete un effetto davvero dirompente sullo schermo. Ma oltre a deliziare gli occhi, tenete a mente che anche le orecchie hanno un ruolo fondamentale: come nei migliori film, l’improbabile eroe ha una propria musica da battaglia, una tonalità di voce contraddistinta, e può emettere buffi rumori quali peti (!), suoni in stile cartone, pernacchie ecc. ecc. Insomma, un sonoro che vi consente di sbeffeggiare, anche con combinazioni di motti insensati, tutti gli avversari. Come da tradizione il gioco è doppiato completamente in italiano e i personaggi hanno la solita simpatia e irriverenza con la quale hanno imparato a farsi amare nel corso degli anni.

Texture pulite, nessun calo di framerate, scenari luminosi, colorati e sgargianti: insomma, non manca proprio nulla

Volevamo spendere due parole a proposito di Crash Bandicoot, l’intramontabile mascotte della prima PlayStation, che fa il suo grande ritorno in Skylanders Imaginators in veste di Sensei (con tanto di Action Figure). La sua simpatia, la sua forza e il suo carisma vanno ad incrementare le abilità del vostro Skylander creato con il cristallo. Pensate sia finita qui? Eh no, cari amici, avrete anche la possibilità di sbloccare il suo mondo e raccogliere le Mele Wumpa tanto amate, ma state attenti a non farvi esplodere insieme alle casse di TNT. Ogni eroe ha, come da tradizione, anche un antagonista, ed ecco che fa la sua comparsa l’indisponente scienziato pazzo Neo Cortex (sempre come Sensei) con tanto di Hoverboard, pistola e tanto genio malvagio. Il ritorno di questi due personaggi, proprio in occasione del ventesimo anniversario di Crash, danno un piccolo assaggio di quello che potrebbe regalare la remastered dei primi tre episodi il prossimo anno (non vediamo l’ora). Si può acquistare lo speciale Crash Bandicoot Starter Pack con questi due esclusivi personaggi che faranno divertire come non mai.

Per rendere il minestrone ancora più ricco e buono da mangiare sappiate che oltre a Skylanders Imaginators sarà disponibile una serie televisiva animata, sulla piattaforma streaming Netflix, ispirata proprio alla famosa serie di videogiochi ed intitolata Skylanders Academy. I più valorosi e giovani guerrieri di ogni reame dovranno proteggere l’universo da vari furfanti. Inoltre, in contemporanea all’uscita del gioco, verrà lanciata su iOS e Android l’app Skylander Creator, che vi consentirà di creare i vostri Imaginators anche fuori casa e condividerli con tutti i vostri amici. Con le vostre creazioni potrete ordinare carte, action figure e t-shirt personalizzate: davvero una simpatica iniziativa.

Conclusioni

Quando pensavamo di aver già visto tutto ci siamo ricreduti. I ragazzi di Toys for Bob hanno fatto centro anche questa volta,  dando quel tocco in più che mancava alla serie introducendo la personalizzazione del proprio Skylander. Anche se probabilmente la personalizzazione potrebbe non interessare a tutti, questo aspetto rende molto più intrigante il gioco. Parliamoci francamente: quante volte in vita vostra avreste voluto indossare i panni di un personaggio nato dalla vostra fantasia e muoverlo in un videogioco?

Skylanders Imaginators ci è piaciuto davvero tanto, ci ha divertito, e se giocato in compagnia di amici, parenti o genitori, è in grado di offrire un divertimento smisurato. Tanti mini-giochi, una nuova storia, un doppiaggio di buon livello e soprattutto tante nuove e belle statuine Sensei da collezionare. La piena compatibilità con i vecchi giocattoli rende l’esperienza ancora più completa, con una longevità molto alta. Se proprio vogliamo trovare un difetto, forse un ritmo di gioco più veloce e la possibilità di salvare più di una skin del proprio personaggio nel cristallo sarebbero stati ben accetti. Chi volesse collezionare tutte le Action Figure, e non sarà facile resistere, dovrà fare i conti con il proprio portafogli.

Quello che conta davvero è che Il titolo fa tutto quello che deve fare e continuerà, ne siamo certi, ad imporsi nel mercato dei toys-to-life. Ma quello che ci domandiamo a questo punto è: cosa “immagineranno” il prossimo anno per sorprenderci ancora?