Mini-Intervista con Todd Howard!
Oblivion, gioco di ruolo che ridefinì gli standard della categoria all’inizio della presente generazione di console, ha oramai spento 5 candeline.
In questi 5 anni il mondo degli RPG è cambiato notevolmente, evolvendosi e spingendo sempre oltre l’interattività e la profondità del gameplay, facendo dunque risultare obsoleto lo stesso Oblivion!
Beteshda è consapevole di questa mutazione e ha lavorato affinchè le dinamiche di gioco di The Elder Scrolls V: Skyrim fossero rinfrescate e non ci si trovasse davanti al solito “more of the same” con grafica iperpompata!
Tutto questo si evince da questa mini intervista concessa a PC GAMER da Todd Howard dei Beteshda Studios.
TH: Skyrim assomiglia decisamente a Fallout 3, con un mondo che si evolve gradualmente e in modo direttamente proporzionale al Level-up del PG. Ciononostante ci saranno sempre graziosi e indifesi nemici di basso livello da decimare
PCG: Anche il sistema di dialogo è stato evoluto in modo simile a quello di Fallout 3, vero?
TH: Ci sono pochissime conversazioni completamente casuali. L’intero sistema di conversazione è stato completamente riscritto (e rimodellato sulla falsa riga di quello di Fallout 3): sarà dunque possibile instaurare conversazioni specifiche su argomenti specifici con specifiche persone, utili a sbloccare parti delle quest.
PCG: Cosa puoi dirci invece del livello della narrazione?
TH: Con Fallout 3 ci siamo resi conto che la narrazione degli eventi avvenuti nel mondo di gioco, fatta per completare il livello di narrazione insito nella main quest, ha riscosso molto successo. Abbiamo provato a fare qualcosa di simile in Skyrim!
Queste affermazioni non fanno altro che aumentare l’attesa per un gioco che, allo stato attuale delle cose, è un successo annunciato…che dire se non -15 al dayone!!!
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