Cambia il protagonista, ma non la formula di gioco
Alternando zombie e nazisti, la serie di Sniper Elite ci intrattiene dal lontano 2005. Oltre alle tasse e le bollette da pagare, non c’è niente di più certo, e fossilizzato, del gameplay del brand di Rebellion Developments. Già nell’illustre capostipite, a grandi linee, si trattava di muoversi in scenari tridimensionali, evitando il più possibile lo scontro diretto, utilizzando silenziose eliminazioni alle spalle, quando non colpi alla testa esplosi dal proprio fucile da cecchino per farsi strada tra le linee nemiche. Se gli episodi ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale hanno sempre prediletto un approccio più accorto, con i non-morti l’accento veniva trascinato verso l’azione.
Pur cambiando il dosaggio dei singoli ingredienti, il pur saporito cocktail offerto dalla serie da vent’anni ormai ha sempre lo stesso sapore. Viste le ambizioni della saga e il pubblico di riferimento la cosa non è mai stata un vero problema. Gli affezionati, in fondo, non vogliono far altro che rispedire i nazisti all’inferno con un po’ di piombo nel cervello; i neofiti invece possono appassionarsi ad un gameplay facile da padroneggiare, ma comunque profondo.
Nonostante il sostanziale immobilismo di Sniper Elite, a sopperire ad una certa stanchezza nelle meccaniche, a cadenza regolare ha provveduto il succedersi delle generazioni di hardware a innestare, almeno in termini visivi, un minimo di aria fresca. Purtroppo, con Sniper Elite 5 il progresso tecnico è stato in ampia parte mortificato e attutito dall’essenza cross-generazionale del capitolo, costretto a proporsi anche sulle già allora vecchie PlayStation 4 e Xbox One. Poco male, verrebbe da dire, visto che si parla di un gioco del 2022, in cui certe politiche commerciali potevano essere accettate e comprese, nell’ottica di uno sviluppatore dalle dimensioni relativamente modeste, che aveva l’imperativo di massimizzare al massimo i profitti.
Purtroppo, il trend si è confermato anche nel 2025 con Sniper Elite: Resistance, nuovo capitolo della serie ambientato in Francia, disponibile su PC e console di attuale e vecchia generazione, in cui quasi nulla è cambiato rispetto al passato. Proprio a cominciare dal comparto grafico.
Come lasciato intendere poco sopra, anche questa volta vi ritroverete con uno sparatutto in terza persona in cui dovrete farvi strada tra le linee nemiche in ampi scenari. L’avatar non è un grado di incassare chissà quanti colpi, quindi dovrete muovervi con circospezione, limitare gli scontri diretti, eliminare le guardie ora scivolandogli alle spalle, ora affidandovi al fucile da cecchino. Trappole, bombe, il sabotaggio dei sistemi d’allarme, sono tutte frecce nel vostro arco che dovrete utilizzare per avere la meglio su avversari mossi da un’intelligenza artificiale non così sviluppata, ma che insospettabilmente vantano un’ottima mira.
Ne viene fuori un’esperienza lievemente più lineare che in passato, meno improntata su lunghi appostamenti e anche per questo più ritmata, vivace, adrenalinica
Utilizzando il binocolo potrete individuare da lontano nemici e obiettivi. Manomettendo macchinari potrete creare fonti sonore che copriranno gli spari del fucile. Esplorando gli scenari vi imbatterete in collezionabili, target secondari, sentieri che potrebbero rendere più semplice il raggiungimento dell’obiettivo.
Da questo punto di vista, Sniper Elite: Resitance, acquistabile da GameStop a questo link, sembra quasi una sorta di spin-off della saga. Le dimensioni degli scenari sono più contenuti che in passato, il ritmo dell’azione è lievemente più alto. Ciò si traduce in una maggior frequenza con cui ci si affida allo scontro dalla media e corta distanza, ma anche in una maggior facilità con cui potrete sfoltire le fila nemiche imbracciando il fucile da cecchino. Lo stesso level design, per quanto intricato al punto giusto, presenta meno strade alternative rispetto al passato, con ambientazioni meno inclini a darvi una totale libertà di movimento. Ne viene fuori, insomma, un’esperienza lievemente più lineare che in passato, meno improntata su lunghi appostamenti e anche per questo più ritmata, vivace, adrenalinica persino. Non c’è la frenesia degli Zombi Army, beninteso, ma il cambio di passo sarà evidente ai fan di lungo corso.
Che ciò rappresenti un bene o un male, dipende dalla sensibilità del singolo. Dal canto nostro, questa piccola novità non ci ha affatto indispettiti, regalandoci una campagna sicuramente più contenuta che in passato, dieci ore sono più che sufficienti per giungere ai titoli di coda, ma al tempo stesso più densa, con meno tempi morti.
La sensazione di trovarsi di fronte ad uno spin-off, inoltre, è resa ancora più viva dal nuovo protagonista. Con Karl Fairburne impegnato altrove, gli eventi di Resistance sono contemporanei a Sniper Elite 5, fa il suo esordio Harry Hawker, soldato britannico poco a sorpresa inviato sul campo per manomettere l’ennesima arma segreta dei nazisti che potrebbe cambiare le sorti della guerra. A ben vedere, i due protagonisti sono assolutamente identici: tutti d’un pezzo, sempre con la battuta pronta e il sangue freddo. Ciò che manca, rispetto ad altri capitoli, è un supporting cast degno di questo nome. Sullo schermo si alternano un paio di personaggi, ma le loro apparizioni sono fulminee, concentrate in pochissimi momenti del gioco. La trama, insomma, non lascia affatto il segno, ripercorrendo tappe già arcinote ai fan.
Come detto, inoltre, anche la grafica non fa assolutamente nulla per imprimere un po’ di vitalità al gioco. Le espressioni facciali dei personaggi sfigurano persino su PlayStation 4 e Xbox One. L’effettistica è elementare. Le animazioni sono rozze e rappresentano un vero e proprio ostacolo in alcuni momenti del gioco, soprattutto quando è richiesta una certa velocità d’azione, presi come sarete a darvela a gambe dai pattugliamenti nemici. Il colpo d’occhio, tuttavia, è sufficiente grazie ad una buona linea d’orizzonte e a scenari ben dettagliati e riprodotti, persino suggestivi in certi casi.
Dove il gameplay guadagna un minimo di corpo è nella lunga lista di fucili e mitragliatrici che potrete utilizzare, ognuna con caratteristiche specifiche, potenziabili utilizzando i tavoli da lavoro che troverete sul campo; e nello skill tree che tramuterà progressivamente il buon Harry in una sorta di Rambo in grado di cavarsela in qualsiasi situazione.
A fornire ulteriori basi solide a Sniper Elite: Resistance ci pensano poi le tante modalità presenti, anche queste quasi tutte ereditate dai precedenti episodi. La campagna si può affrontare in co-op. Volendolo potrete invadere le partite di altri utenti online, vestendo i panni di un nazista. Torna il multiplayer competitivo fino a 16 giocatori. Non manca l’orda, dove dovrete affrontare, da soli o accompagnati da altri utenti, ondate sempre più agguerrite di nazisti. Novità di Sniper Elite: Resistance una serie di missioni, sbloccabili dopo aver recuperato nella campagna alcuni collezionabili, completabili abbattendo un certo quantitativo di nemici entro lo scadere del tempo. Piccola e gustosa aggiunta che sicuramente intrigherà i videogiocatori più competitivi e attratti dalle sfide.
Conclusioni
Se è vero che non si vive solo di giochi eccellenti, Sniper Elite: Resistance è il classico titolo che, nonostante i suoi limiti e la totale assenza di novità rispetto ai prequel, farà sicuramente la felicità di chi cerca uno sparatutto ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, in cui potrà divertirsi a cecchinare i nazisti.
Rispetto a Sniper Elite 5 non si nota alcuna miglioria grafica, né il gameplay è cambiato di una virgola. Allo stesso tempo, le dimensioni leggermente ridotte delle mappe e il ritmo vagamente più incalzante restituiscono un’avventura caratterizzata da meno tempi morti, ma anche più limitata in termini di longevità e complessità del level design. Le tante modalità alternative, tuttavia, regalano alla produzione di Rebellion Developments un elevato grado di rigiocabilità.
Se vi eravate stufati della formula di Sniper Elite, non avete alcun motivo per prendere in considerazione Resistance. Al contrario, se ne volevate ancora, se siete sempre stati incuriositi dalla saga, quest’iterazione vi regalerà divertimento e intrattenimento. Non aspettatevi un capolavoro, non aspettatevi un prodotto originale, ma aspettatevi di trarre enorme soddisfazione nel riempire di piombo i maledetti nazisti.
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