Sonic Colours, in occasione del trentesimo anniversario della serie, torna con tutta la magia e l’emozione in una versione completamente aggiornata, questa volta anche per console PlayStation e Xbox (oltre che su PC). D’altro canto Sonic Colours, nel 2010, fu reso disponibile esclusivamente su console Nintendo dell’epoca (e ci riferiamo a Wii e DS) lasciando a bocca asciutta chi non ne possedesse una in casa.
Un titolo veramente originale, non solo graficamente parlando (che ai tempi faceva scintille) ma anche lato gameplay grazie all’introduzione dei Wisp con annesse le rispettive abilità. Fatto sta che Sonic Colours Ultimate è una remastered ben riuscita, sia dal punto di vista della risoluzione (upscaling fino a 4K) che delle migliorie dei comandi.
Sonic Colours Ultimate presenta inoltre qualche gradita aggiunta che rende il pacchetto più gustoso di quello che sembra.
Il Dr. Eggman non si smentisce mai e in Sonic Colours Ultimate ne combinerà di cotte e di crude. Il primo passo è quello di costruire un immenso luna park interstellare, ricco di giostre e attrazioni di ogni tipo. All’apparenza il dottore sembra cambiato ma Sonic nutre qualche dubbio ed è convinto che stia escogitando qualcosa.
E non sbagliava di certo: l’intero parco è alimentato con i Wisp, simpaticissimi alieni che il dottore ha diabolicamente catturato. Sonic dunque non si tirerà indietro e farà di tutto per salvarli dalle grinfie del suo arcinemico mentre correrà a destra e a manca per ben sei unici colorati mondi. Mondi del resto appaganti, ispirati e progettati attraverso dei prestabiliti corridoi per essere goduti tutti d’un fiato.
Per completare la storia, senza focalizzarsi sui collezionabili, si impiegheranno 4 o 5 ore, un dato che apparentemente potrebbe farci storcere il naso.
Ma qualora siate dei veterani del porcospino blu, saprete benissimo che il fulcro della serie risiede nella rigiocabilità e nel backtracking. Un aspetto che rende Sonic Colours Ultimate un titolo in cui ci sarà da sudare parecchio soprattutto per ottenere il grado S in ogni livello e completarlo al 100%.
Sonic Colours Ultimate offre un divertimento spensierato e una rigiocabilità elevatissima
Sonic Colours alterna le fasi 3D alle classicissime 2D mentre si raggiunge l’obiettivo di ogni area. In queste ultime si potrà fare affidamento sui nuovi poteri Wisp: salvando l’alieno di turno potremo sfruttare la sua particolare abilità e utilizzarla a nostro vantaggio. Per portarvi un esempio, un Wisp giallo ci permetterà di passare alla forma trivella e raggiungere delle aree sottostanti come astute talpe: potremo raccogliere dei collezionabili o addirittura trovare delle scorciatoie.
L’utilizzo dei Wisp è stato uno degli aspetti che hanno rinfrescato il gameplay 10 anni fa rendendo l’esperienza molto più dinamica e coinvolgente. Ovviamente non avremo l’accesso a tutte le abilità dall’inizio, per questo sarà molto importante tornare nei vecchi mondi al fine di raccogliere il possibile e migliorare la nostra valutazione.
Vi assicuriamo che raggiungere il grado S in ogni area non sarà facilissimo, anzi, bisognerà conoscere perfettamente il livello, raccogliere il possibile e farlo nel minor tempo: e forse è proprio questo quello che ci piace dei titoli di Sonic.
In ogni area la mascotte SEGA potrà raccogliere dei gettoni luna park (e ci sembra giusto) che permetteranno di sbloccare alcuni elementi estetici nel negozio delle personalizzazioni. Onestamente non ci hanno entusiasmato molto poiché sono limitati a delle semplici colorazioni di guanti, scarpe e aure. Inoltre, bisogna uscire dal gioco ed entrare nel menù opzioni per poterci accedere: non era meglio implementare un tasto nel menù di selezione livello?
La versione Ultimate rappresenta un’occasione davvero irripetibile per tutti gli appassionati
Sonic Colours Ultimate rivede anche lo schema dei controlli originali su Wii, rinunciando ai sensori di movimento per focalizzarsi su un approccio più tradizionale: non ricordiamo positivamente l’uso dei poteri speciali con il Wiimote. Il risultato è stato ottimale in tutte le sezioni: platforming, running e di scontro contro i cattivoni di turno. Inoltre abbiamo apprezzato la possibilità data al giocatore di configurare i tasti a proprio gusto: ottimo lavoro!
Blind Squirrel Entertainment ha fatto bene i compiti a casa con questa riedizione, implementando anche alcune funzionalità inedite. In primis la modalità Rival Rush, un vero e proprio testa a testa che ci vedrà scontrarci in una gara di velocità con Metal Sonic: e non sarà di certo una passeggiata. Per non parlare del sistema a vite che è stato sostituito con i Tails Save che ci permetteranno di godere di nuovi punti di salvataggio dati da cadute di gioco.
Ma il vero fiore all’occhiello sono i 60 FPS su console PlayStation e Xbox: durante la nostra prova su PS5 (con retrocompatibilità PS4) siamo rimasti deliziati dalla fluidità generale arricchita da un nuova illuminazione che hanno dato nuova vita a tutti gli elementi su schermo.
Il lavoro di rimasterizzazione dei filmati di gioco non è dei migliori però e, nonostante i miglioramenti, appaiono troppo sgranati e poco accesi. Menzione d’onore va all’aggiunta del doppiaggio italiano, anche se non perfettamente “livellato” con gli altri audio di gioco.
Tornare su Sonic Colours è stato così piacevole come un nuovo giro sulla giostra del Luna Park del Dr. Eggman. La versione Ultimate rappresenta un’occasione davvero irripetibile per tutti gli appassionati (e non solo) che se lo sono perso più di dieci anni fa. Sonic Colours Ultimate fa quello che deve fare un videogioco di Sonic: offrire un divertimento spensierato e una rigiocabilità elevatissima. Il lavoro di rimasterizzazione di Blind Squirell Games è davvero ottimo, soprattutto per i 60 frame al secondo che in un gioco che fa della frenesia la sua arma migliore sono fondamentali. Certo, non è il miglior gioco del porcospino antropomorfo (Sonic Mania rimane ancora una certezza) ma resta sicuramente uno dei più interessanti e colorati degli ultimi anni. |
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Amante dei viaggi nel tempo e del multiverso, dei videogiochi e degli anime giapponesi, questo redattore cerca con tutto se stesso di accedere alla "Stanza dello Spirito e del Tempo". Magari un giorno, chissà...
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