07 Nov 2022

Sonic Frontiers – Recensione

I dubbi che aleggiavano intorno a Sonic Frontiers, ovviamente acquistabile sullo shop online di GameStop, l’ultima fatica dell’ormai veterano Team Sonic, erano molti e non vi nascondiamo che questa sensazione ha pervaso anche la nostra anima di videogiocatori. Le critiche del resto sono state molte e i fan richiedevano addirittura un rinvio dopo la presentazione del primo gameplay.

SEGA, del resto, non ha mai preso in considerazione questa possibilità pur tenendo vivi i feedback ricevuti dalla community. Il risultato finale? A essere onesti, bisogna riconoscere che la nuova formula di open world (anzi, open zone come lo ha meglio definito Iizuka Takashi, produttore della serie di Sonic) funziona discretamente bene e non l’avremo mai detto.

Certo, sono presenti diversi limiti tecnici che, come vedremo, non riescono sempre a dare la massima omogeneità e perfezione alle nostre esplorazioni. Ma l’idea è interessante, innovativa, ma al tempo stesso non dimentica il suo glorioso passato.

Questo viaggio in Sonic Frontiers non ci è dispiaciuto e siamo convinti che questa nuova formula potrebbe trovare terreno fertile per il futuro di Sonic, ma altresì “scontentare” coloro che prediligono le avventure 2D classiche, come il riuscitissimo Sonic Mania di qualche anno fa.

Quando si parla di Sonic non può certo mancare il Dr. Ivo Robotnik che, come al suo solito, sta architettando qualcosa. Giunto alle Isole Starfall, scopre un’antica tecnologia e le repliche dei Chaos Emerald, realizzate da un’antica civiltà che fu bandita nel Cyber Spazio.

Con la speranza di ottenere più potere, Eggman installa un’intelligenza artificiale denominata SAGE che sfuggirà al suo controllo. E a chi toccherà risolvere la questione? Ai nostri amici “pelosetti” che, una volta giunti all’arcipelago, verranno spediti in questo mondo misterioso.

Da qui inizierà la nostra epopea e Sonic si ritroverà da solo e con un sacco di domande. L’obiettivo sembra semplice su carta: scoprire le insidie e i misteri delle isole e come dovrà ricongiungersi con i suoi fedeli alleati. Rispetto al passato, il primo approccio con Sonic Frontiers regala un senso di libertà in cui poter sfrecciare e al tempo stesso fermarsi per capire come risolvere il prossimo mistero o semplicemente raccogliere un collezionabile.

Sonic Frontiers abbraccia un genere inedito condito da alcune meccaniche nuove

E non è strano il quesito che ci siamo posti prima di iniziare: un titolo che fa della frenesia la sua arma migliore, come può sposare egregiamente il concetto di “mondo esplorabile”? Sarà possibile grazie a un ritmo variabile, in cui si alternano momenti di pura velocità ad altri di riflessione e osservazione, senza dimenticare le intense battaglie con i cattivoni e le studiate boss battle.

Ma andiamo per punti, Sonic Frontiers è il primo capitolo della serie sviluppato a mondo aperto, per la precisione con 5 isole completamente esplorabili caratterizzate da maestosi campi, gigantesche rovine e anche “sconfinati” deserti. E come buon gioco open world (o open zone come meglio definito) la mappa sarà il punto di partenza per orientarci nel migliore dei modi senza lasciare nulla al caso.

Vi presentiamo i Koco: ne abbiamo radunati un bel po’!

E per sbloccarla nella sua totalità saremo chiamati a completare le sfide, enigmi più o meno semplici, che ci faranno localizzare i guardiani, i portali e i gettoni memoria. Lo sappiamo, sembra tanta roba da fare, ma in realtà sarà più semplice (e a tratti appagante) del previsto.

Partiamo proprio dai guardiani, astuti mini boss che proveranno a metterci i bastoni tra le ruote e che potremo abbattere solo dopo che avremo intuito la giusta strategia. Quest’ultimi ci ricompenseranno con Frammenti di Abilità che andranno a riempire l’indicatore e spendibili per acquistare nuovi attacchi e potenziare il nostro riccio blu.

Il combat System di Sonic Frontiers ci è sembrato ambizioso, e dà sicuramente il meglio di sé nelle autentiche Boss Battle, che non vi sveleremo per non rovinarvi il gusto della progressione. Anche l’inserimento dell’albero delle abilità dona una ventata di freschezza al brand con tante nuove tecniche da usare nel modo giusto sul campo di battaglia.

I vari robotici avversari che si incontreranno sono stati ben caratterizzati e ogni isola ce ne presenterà sempre di inediti e non pensate che andranno sconfitti tutti nello stesso modo, al contrario. Un’abilità che userete spesso, utile anche per far spuntare i ring dal terreno e risolvere gli enigmi, è il Cyber Loop. Utilizzarlo su alcuni cattivoni potrebbe essere fondamentale, soprattutto su quelli che utilizzano uno scudo per proteggersi.

E fin qui tutto bene, ma cosa dobbiamo fare per proseguire per le varie isole? Dovremo cercare i portali e aprirli con gli ingranaggi (reperibili nel mondo di gioco o sconfiggendo i vari Mini Boss). A questo punto saremo teletrasportati all’interno di inediti stage che richiamano la formula più classica di Sonic, percorsi su binari basati sulla tecnica, il tempismo e la velocità.

Ognuno di questi livelli, contrassegnati con la famosa numerazione (1-1, 1-2, e così via) ci ricompenseranno con un massimo di 5 Chiavi del Modulo qualora riuscissimo a completare tutti gli obiettivi. Alcuni sono semplicissimi mentre per altri risulterà piuttosto impegnativo raggiungere il grado S.

Non ricorda qualcosa questo stage?

Apriamo una parentesi su questo entusiasmante aspetto di Sonic Frontiers: nonostante i livelli classici siano più brevi in termini di durata è altresì vero che mantengono un tasso di sfida appagante e che metterà un po’ di brio in più ai giocatori più devoti e caparbi. Ci è molta piaciuta l’idea di abbracciare il passato con questa caratteristica, impedendoci di dimenticare cosa è (e cosa sempre sarà) Sonic.

Un progetto interessante con delle buone prospettive per il futuro della saga

Tuttavia potremo trovare le Chiavi del Modulo anche in aree random contrassegnate dal simbolo di un cofanetto all’interno delle vaste aree. Una volta raccolte a sufficienza sbloccheremo i Chaos Emerald che ci serviranno per affrontare il titano di fine area (e preparatevi a utilizzare Super Sonic).

Cosa manca? Ma certo, i gettoni memoria dei nostri amici. Ogni isola vedrà un amico da salvare, e potremo farlo solo consegnandoli ai nostri rispettivi compagni. Per trovarli dovrete esplorare i mondi in lungo e in largo, saltare, scivolare sulle rotaie, schizzare sui trampolini e lanciarvi tra i vari anelli. Non sarà così difficile e, a dirla tutta, risulta abbastanza divertente farlo. Ma qualora non amiate setacciare le intere aree, non preoccupatevi, basterà semplicemente giocare e proiettarsi tra le varie piattaforme per raccoglierne un numero sufficiente per proseguire.

Ora che ho radunato i 7 Chaos Emerald non ti temo, caro il mio Titano.

Ricordate il primissimo Sonic The Hedgehog, in cui dovevamo salvare i simpatici animaletti catturati dal Dr. Eggman? Ebbene, anche qui avremo degli esserini da salvare (che ricordano molto quelli di Kena: Bridge of Spirits) chiamati Koco. Sarà molto importante radunarli poiché riportandoli dal Koco Venerabile potremo aumentare la velocità massima e il limite dei ring di Sonic. E sul limite di quest’ultimi, abbiate sempre un occhio di riguardo poiché vi servirà eccome. Importanti anche i semi rossi e blu: una volta raccolti e riportati al Koko Eremita accresceremo le statistiche di attacco e difesa.

Insomma, di carne al fuoco ce n’è parecchia, e in Sonic Frontiers la progressione sembra interessante. Nelle nostre oltre 30 ore abbiamo raccolto quasi ogni collezionabile, salvato tanti Koco e ottenuto svariati livelli S all’interno dei portali (impresa non semplicissima). Non abbiamo mai notato momenti di vuoto o attimi in cui chiedersi cosa fare.

Il ritmo e la difficoltà in Sonic Frontiers sono sempre crescenti e si vede che Sonic Team ha avuto un occhio di riguardo su questo aspetto. Ma ci sono anche dei ma, che non ci hanno permesso di godere il tutto in modo completamente ottimale.

Ebbene sì, in Sonic Frontiers potremo anche andare a pesca e guadagnare svariate ricompense.

Impossibile non notare il fastidiosissimo effetto pop-in presente in quasi ogni area. In pratica, determinate porzioni di gioco (tra cui piattaforme, ring, rampe) compaiono solo quando ci si avvicina a una certa distanza. Considerando che la maggior parte dei collezionabili si trova praticamente in aria, quando Sonic perlustrerà le varie zone, vedrà solo piccole porzioni “caricate” e questo rende faticoso capire come poterci arrivare.

Non sappiamo se su PC o sulle altre piattaforme la situazione sia diversa, ma su PlayStation 5 (versione da noi testata) questo “problema” ci ha dato qualche noia anche se non ha interrotto radicalmente le nostre corse verso i vari obiettivi. Anche le telecamere a volte danno qualche grattacapo, soprattutto quando si passa da una sequenza 2D a una 3D. Potrebbe capitare di perdere il nostro eroe o trovarlo troppo ravvicinato all’avversario creando una leggera confusione.

Da apprezzare la direzione artistica di questo progetto anche se l’atmosfera generale di desolazione potrebbe non convincere tutti, magari abituati a qualcosa di più vivace e colorato. In tutta l’avventura si avverte quella sensazione di solitudine e di ricerca di qualcosa di misterioso accompagnata da una melanconica colonna sonora, un lavoro eccelso del Sound Director Ohtan Tomoya e del suo staff.

Sonic Frontiers può essere affrontato a diversi livelli di difficoltà e con uno stile di gioco adatto a ogni esigenza. Tra le opzioni grafiche si può puntare sulla fedeltà oppure sulle prestazioni con i dignitosissimi 60 fps. La scelta è ricaduta su quest’ultima, poiché a 4K il frame rate ci è sembrato fin troppo instabile.

Conclusioni

Sonic prova a raggiungere nuove frontiere, abbracciando un genere inedito per la trentennale saga con mappe completamente esplorabili, ma al tempo stesso accontentando alcune delle “vecchie leve” che amano la natura strettamente arcade e superveloce.

Il nuovo volto è interessante e siamo sicuri che ci sono delle buone prospettive per il futuro della saga, magari con una maggiore profondità e missioni secondarie all’altezza della situazione. Alcuni problemi tecnici, tra cui un fastidiosissimo pop-in, creano qualche problema in alcune sessioni ma niente di così grave da far interrompere il calzante ritmo.

A essere onesti ci siamo divertiti, anche se un po’ di ridondanza è inevitabile in determinate circostanze e nel complesso il viaggio alla scoperta di queste insidiose isole non ci è dispiaciuto.

Tuttavia coloro che amano un approccio 2D più classico basato su classifiche, forse potranno storcere un po’ il naso ma, concludendo, Sonic Frontiers è stato meglio di quello che credevamo.

Sonic Frontiers è disponibile da GameStop.