Nel giugno 2000 il ministro della cultura cinese ha dato il via a un veto restrittivo che impediva la produzione e la distribuzione di equipaggiamento e accessori di gioco, in seguito a diversi avvenimenti piuttosto preoccupanti relativi proprio all’utilizzo “eccessivo” di videogiochi. Questo veto è stato appena annullato, permettendo quindi dopo 13 anni l’ingresso nel mercato di console e tutto ciò che ci gira attorno.
Ora, Sony sta compiendo i passi necessari per arrivare a vendere le varie versioni di Playstation in territorio cinese, complice la volontà del CEO Kazuo Hirai di introdursi nel mercato più grande al mondo. La compagnia nipponica si è di recente accordata per formare due imprese con la Shanghai Oriental Pearl Group Co. (proprietaria dell’Oriental Pearl Tower) per iniziare a produrre e vendere le sue console in Cina. La compagnia con sede a Tokyo avrà interessi del 70 e del 49% rispettivamente nelle due imprese.
La mossa del colosso giapponese arriva dopo due annunci dal contenuto simile, quello di Microsoft di voler piazzare la sua Xbox One sul mercato cinese e la decisione di Nintendo di volersi “espandere nei mercati emergenti con nuovi devices“. Secondo le previsioni l’industria videoludica genererà durante il prossimo anno circa 10 miliardi in vendite, per questo si capisce il chiaro tentativo da parte di Sony e Microsoft di fornire, con PS4 e Xbox One rispettivamente, una distrazione dalla moltitudine di giochi che il consumer cinese medio utilizza abitualmente sullo smartphone e sul tablet.
Per ulteriori aggiornamenti, restate con gli occhi puntati su Gamesoul.
[hr]
Commenti