Quello di Splatoon è un mondo bizzarro, ricolmo di colori ma di fatto immerso in un concept post apocalittico dal grande fascino. Quel bizzarro esperimento nato su Wii U è arrivato già alla sua terza incarnazione, con un secondo capitolo che ne ha saputo cogliere ed ampliare l’eredità su Nintendo Switch. Non più solo un gioco multigiocatore quindi, ma un vero e proprio microuniverso raccontato attraverso folli sezioni di gameplay, tutte pregne dell’incredibile acume e genio dei designer di Nintendo.
Splatoon è quindi diventato qualcosa di più, non solo una grandiosa esperienza online e social (ricordiamo i bellissimi Splatfest), ma anche un titolo dove platform, sparatutto e adventure si mischiano per offrire al giocatore un motivo ulteriore per giocare e immergersi nel suo mondo. Sin dall’annuncio, piuttosto criptico, di Splatoon 3 (che potete già prenotare sullo shop online di GameStop), molti si sono chiesti, me compreso, se questo nuovo capitolo non fosse un po’ in anticipo sui tempi.
Non tanto per il lasso temporale che ci separa dal 2017, quanto per la capacità della formula ideata da Nintendo di riproporsi con quella medesima freschezza ed intelligenza. L’ultimo Nintendo Direct ci ha deliziato con un nuovissimo trailer, confermando l’uscita nel 2022. Un trailer bellissimo, che ha deciso di sacrificare il lato multiplayer per mostrare la sua nuova modalità storia.
“Il ritorno dei mammiferiani” è un titolo folle e piuttosto buffo, ma dimostra ancora una volta la cura per il worldbuilding del team. Proprio come nei precedenti capitoli, che mostravano un mondo privo di esseri umani, ritroveremo Inkling e Octariani, nuove specie predominanti frutto di un salto evolutivo da far tremare Darwin. Due nuove civiltà, ma anche una grande guerra tra questi due popoli del mare, che in tempi di pace hanno reso “cool” ricordare questo infausto evento, schiaffandosi in viso pittura nelle “Mischie mollusche”. Esatto, proprio le battaglie che giochiamo e giocheremo in multiplayer!
Poche righe per riassumere l’universo immaginifico creato da Nintendo, così ricco di suggestioni e questioni ancora in sospeso, da motivare la volontà del publisher di realizzare un nuovo capitolo della saga.
Il fulcro della trama è proprio il ritorno di creature mammifere, con una melma pelosa che sembra influenzare le creature che tocca. Abbiamo visto un Inkling diventare una palla di pelo, ma anche un Octariano peloso. Il nostro protagonista è un Inkling che vive a Splatville, accompagnato dal suo fido Salmonello in una vita da randagio, raccogliendo risorse di fortuna e “arrotondando” con le Mischie Mollusche. Nel primo trailer questo elemento traspariva maggiormente, con una sezione desertica che non si è vista nel nuovo, facendo forse intuire una parte introduttiva e non che esplori in modo più ampio Splattonia, dove si ambientano gli eventi.
Oltre a Splattonia, visiteremo delle nuove zone appartenenti ad un luogo chiamato Alterna. Queste sezioni sono state mostrate nel trailer in modo molto sconnesso e rapido, senza dare un reale contesto di ciò che faremo o della struttura ed ampiezza del mondo. La presenza della Melma pelosa e della possibilità di eliminarla per proseguire potrebbe suggerire una maggiore complessità dei livelli. Del resto in Splatoon 2 abbiamo visto livelli sconnessi e piuttosto lineari, spesso basati sull’utilizzo di un’arma specifica, quasi a mo’ di tutorial per il multiplayer.
Rendere la storia di Splatoon 3 qualcosa di più di un tutorial glorificato sarebbe un bel segnale, anche alla luce di un ciclo di sviluppo maggiore e di una modalità online già collaudata. Senza cambiare la formula 4 vs 4, Nintendo ha deciso di espandere ulteriormente il parco di armi. Il Tintofono 5.1 è completamente pazzo, così come le altre armi che sono state evolute dal precedente capitolo. Le due novità più rilevanti sono il Granchio armato e la Tuta molluscatto, che offrono nuove possibilità in termini di movimenti nelle mappe. Insomma, se da questo punto di vista l’aver visto poco lascia presagire una certa familiarità, è anche vero che Splatoon funzionava già benissimo, e i suoi guizzi maggiori li aveva anche grazie all’ottimo level design delle mappe.
Troppo presto quindi per indugiare in giudizi o eccessivi timori per le due componenti principali. Non è mai presto invece per dire quanto Splatoon 3 sia un bellissimo concentrato di estro artistico. Abbandonate le atmosfere più metropolitane di Coloropoli, molto vicina per design e ispirazioni a Shibuya, Splattonia ci immerge in un contesto urbano differente. Dalle prime immagini ricorda tantissimo i “palazzi formicaio” di Hong Kong, con un sapore molto più sporco e denso di cartelli, sponsor ed elementi visivi. Ma anche scorci dannatamente folli e ispirati, quasi surreali per composizione e bellezza estetica.
Anche gli elementi di personalizzazione sono stati arricchiti, mostrando tantissimi outfit differenti come anche la possibilità di personalizzare il proprio personaggio indipendentemente dal sesso. Una grandissima novità che farà felici tantissimi appassionati, visto che l’espressione modaiola nei match multigiocatore è un elemento di spicco della serie.
Personalmente non vedo l’ora di tornare a splattare, e questo nuovo trailer ci permette di andare un po’ in là con la fantasia e la speculazione. Sperando che alcune di queste idee vengano confermate nei prossimi mesi, senza che Splatoon 3 cada in una sensazione di eccessiva familiarità col secondo capitolo. Sono fiducioso. Voi, piuttosto, cosa vi aspettate da Splatoon 3?
Dateci un vostro parere nel gruppo Facebook di GameSoul e se avete già deciso che farete vostra una copia della produzione Nintendo, perché non la prenotate sul sito di GameStop?
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