Che la nuova esclusiva Microsoft per Xbox One e PC sia molto impegnativo lo sanno anche i sassi. Nella nostra recensione vi abbiamo spiegato come e perché State Of Decay 2 al momento, risulta essere uno degli migliori survival-horror su piazza, al di là di qualche imperfezione tecnica ed un paio di scivoloni soprattutto nella modalità cooperativa multigiocatore.
Ma un conto è leggerlo e un conto è fare in modo di non mandare al creatore un manipolo di sopravvissuti nel bel mezzo di una letale epidemia zombi.
Ecco perché ci siamo messi di impegno ed oggi vi propiniamo una serie di suggerimenti per intraprendere la campagna senza paura di essere infettati!
Casa dolce casa
Appena partita la campagna, il gioco vi chiederà di scegliere dove iniziare la vostra avventura, sulle colline, su un altopiano o nella valle. Sappiate che questa scelta non è così importante come sembra e comunque non definitiva: con l’esplorare nuovi territori verrete sicuramente a conoscenza di altri interessanti posti dove far “traslocare” il vostro enclave, magari anche più grandi e con più possibilità di miglioramenti.
Prima di stabilirvi fate però attenzione al numero di spazi liberi su cui costruire e verificate che effettivamente siano abbastanza per le esigenze del gruppo, altrimenti vi ritroverete in guai seri dopo pochi giorni.
Cosa cercare?
In State Of Decay 2 tre cose sono fondamentali: il cibo, i medicinali ed i materiali. Sono tre delle principali risorse da cercare (le altre sono le munizioni ed il carburante, ma ci arriveremo dopo) e vi garantiscono la minima sopravvivenza all’epidemia.
Con il passare dei giorni e l’aumentare di sopravvissuti a cui deciderete di dare asilo, le provviste inizieranno a scarseggiare molto presto. Armatevi di pazienza quindi ed uscite spesso in esplorazione per trovare questi tre generi di prima necessità. Non dovreste avere troppa difficoltà nel trovarne, soprattutto nei centri abitati, ma se siete con l’acqua alla gola potete chiedere consiglio via radio e scoprire quale enclave di superstiti è disposto a condividere un po’ di viveri con il vostro gruppo.
Sappiate però che nulla si fa per nulla…
Cosa costruire?
Nel vostro Quartier Generale potete costruire moltissime cose: dal poligono di tiro all’infermeria, dal laboratorio alla torre di guardia. Per ovvi motivi di spazio non riuscirete mai ad avere tutto e sarete quindi costretti a scegliere quello che più si adatta alle vostre possibilità. Non avete nessun obbligo ed ogni vostra scelta avrà ripercussioni differenti, perciò badate molto all’umore generale del vostro gruppo, guardate quale risorsa si consuma prima ed agite di conseguenza.
Tornate sempre malconci e feriti dalle vostre escursioni? Meglio costruire un’infermeria. Qualcuno si lamenta della scarsa sicurezza? Create un poligono per migliorare le statistiche di tiro con le armi da fuoco. Poco cibo? Meglio far sì che nasca un bell’orto nell’angolino appena fuori l’entrata. E così via, finché non riuscite a mantenere il vostro equilibrio.
Meglio un’arma prima che un morso dopo
Sulle prime State Of Decay 2 non vi sembrerà così pericoloso e così spietato; dopotutto gli zombi sono quasi sempre isolati ed è raro vederli organizzati in gruppo.
Ma può succedere. Anzi, sicuramente succederà prima o poi. E quando capiterà vorrete essere armati fino ai denti, perché a furia di agitarla, quell’ascia si spaccherà (sempre che non vi siate stancati voi prima), e allora grazie a tutti e buonanotte. Quindi, la prossima volta che organizzate una bella scampagnata fuori le mura di sicurezza, portatevi sempre qualche buona arma di riserva, qualche proiettile extra ed un compagno o una compagna su cui fare affidamento nel caso le cose dovessero improvvisamente peggiorare. Perché le cose, in un mondo zeppo di morti viventi, peggiorano sempre.
Mi casa es mi casa
Proprio come nel primo capitolo, anche in State Of Decay 2 è possibile accogliere nuove persone nel nostro enclave. Questo iniziale atto di gentilezza ed umanità verso il prossimo ha però delle conseguenze: avrete bisogno di più cibo, di più medicinali, insomma di molte più risorse. Per evitare di andare in bancarotta (qualsiasi cosa voglia significare in un mondo dove i soldi hanno perso ogni valore) ed essere costretti ad esiliare qualcuno o incorrere a conseguenze anche peggiori, fatevi sempre bene i conti prima di accettare un superstite in famiglia. Ne vale davvero la pena? Ha delle abilità che posso utilizzare a mio favore? Sparecchierà la tavola dopo aver mangiato?
Se non siete convinti, ringraziate e rifiutate con gentilezza. I rapporti sociali saranno salvi ed in futuro potrete sempre tornare sui vostri passi.
Conosci il tuo nemico
Ci sono molti tipi diversi di zombi in State Of Decay 2, ognuno con delle particolari abilità che vi sarà molto utile imparare a conoscere, per meglio reagire al prossimo scontro.
Gli urlatori ad esempio, sono in grado di percepirvi a distanza maggiore rispetto ai non-morti standard e sono in grado di richiamarli con un grido spaventoso. Eliminateli senza essere visti se possibile e sempre per primi.
I tumefatti sono enormi ed esplodono una volta uccisi, rilasciando un gas potenzialmente letale, quindi cercate di sparargli a debita distanza oppure evitateli poiché si muovono quasi sempre da soli.
I selvaggi invece sono dei tipini molto pericolosi: resistenti, veloci e in grado di procurarvi danni seri in poco tempo. Anche in questo caso la fuga è consigliata, ma se proprio volete affrontarli, allora non lesinate sui proiettili perché ne avrete un gran bisogno.
Attenzione particolare va riservata agli infetti, riconoscibili a causa delle macchie di sangue sul corpo e gli occhi rossi, giacché sono gli unici zombi che possono trasmettere la Piaga del Sangue ai vivi: ammazzateli in fretta, non fatevi mordere e soprattutto non fatevi circondare.
L’erba del vicino…
In State Of Decay 2 i rapporti umani sono fondamentali e sarà vostro compito cercare di sopravvivere creando anche una rete attiva e funzionale tra i diversi enclave sparsi qui e là. Le richieste d’aiuto a cui dovrete rispondere non mancheranno mai e spesso, a malincuore, dovrete ignorarne alcune per favorirne altre. Questo si ripercuoterà anche sulla “stabilità” della relazione e delle comunicazioni: ignorate troppo a lungo un gruppo e vi restituiranno il favore a tempo debito, aiutatene un altro e potrete contare sul suo supporto in caso di bisogno.
Cercate ove possibile di mantenere almeno una pace duratura nelle immediate vicinanze della vostra base, altrimenti oltre che degli zombi, dovrete preoccuparvi anche degli umani…!
Chi dorme non prende morsi
Uno degli indicatori che dovrete sempre tenere sotto controllo è quello della fatica. I vostri personaggi, chi prima e chi dopo, inizieranno a stancarsi dopo tutto quel correre, mozzare braccia e schiacciare teste. Avranno bisogno di dormire e pian piano, l’energia a disposizione per compiere sforzi fisici calerà drasticamente. Se poi portate molto peso, siete feriti o perdete sangue, la resistenza durerà anche meno.
Quando inizia a scendere mettetevi subito sulla via del ritorno verso la base, soprattutto se siete a piedi e dovete coprire lunghe distanze: più tempo passate senza riposare, meno energia avrete per affrontare un imprevisto. E se questo imprevisto ha un sacco di denti e vuole mordervi a tutti i costi c’è ben poco da stare allegri.
Una volta al sicuro, mettete a letto i personaggi più affaticati e cambiateli con chi ha avuto modo di riprendersi. Ovviamente, più comodità avrete per il ristoro del vostro enclave, più velocemente torneranno in forma. Un conto è dormire su una sedia di legno, un conto è in un comodo e caldo lettone.
You are dead!
E questa volta è per sempre. Nessuno scherzo purtroppo, siamo serissimi: in State Of Decay 2 se il vostro personaggio muore, non c’è possibilità di tornare indietro. Nessun salvataggio pregresso, nessuna formula magica, nessuna strega vestita di rosso che scende a patti col Signore della Luce. Gli sviluppatori di Undead Labs hanno infatti deciso di confermare la morte permanente dei protagonisti, scelta che a nostro avviso si sposa perfettamente con l’anima survival del gioco. In caso di decesso inoltre, l’intero gruppo subirà un duro colpo psicologico che avrà ripercussioni durature sulla campagna e sulle future decisioni.
Perciò non siate sprovveduti durante l’esplorazione, i combattimenti e le missioni. Rifornitevi sempre con qualche medicazione prima di uscire, non state fuori dalla base più del tempo necessario e non attirate inutilmente l’attenzione dei morti viventi, soprattutto durante le ore notturne.
Non dite che non vi abbiamo avvisati.
Multiplayer? Mi spiace, ho smesso
Non ne abbiamo fatto segreto, il multiplayer del titolo Microsoft non ci ha convinto del tutto. Le sessioni sono troppo sbilanciate a favore di chi ospita la partita e in un gioco che fa dell’esplorazione e del “loot” il fulcro della propria esperienza, non riuscire ad accumulare risorse utili sembra quasi una presa in giro.
Sappiate quindi che se entrate nella campagna di un amico sarà solo per aiutare lui ed il suo enclave, ma al di là di qualche abilità migliorata e di una magra ricompensa a fine sessione, non guadagnerete molto altro. Inoltre i fastidiosi problemi legati ad un netcode ancora imperfetto rendono le partite online poco soddisfacenti e saltuariamente persino frustanti.
Al momento insomma, meglio prenderci una pausa di riflessione e stare ognuno per conto suo.
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