20 Giu 2016

Strafe – Anteprima E3 2016

Los Angeles – Certi amori non passano mai, fanno giri immensi e poi ritornano… così diceva, tempo addietro una famosa canzone che, mai come ora, può essere utilizzata per definire Strafe. Ultimo prodotto dei Pixel Titans, gruppo di sviluppatori indipendenti che, dopo aver indetto (e concluso con successo) una campagna kickstarter sono passati sotto l’ala protettiva di Devolver Digital, Strafe è una dichiarazione di amore incondizionata verso gli sparatutto degli anni 90, Doom e Quake per la precisione, ciascuno dei due fonte di ispirazione di caratura per la realizzazione di questo adrenalinico FPS. Quake ha rappresentato l’inizio e l’apogeo di una serie di First person shooter andando a creare e ridefinire, in un sol momento, gli stilemi di una tipologia di giochi che, ad oggi, rappresentano il genere egemone e dominante nel mercato, dando di fatto il via ad una nuova generazione di gamer. Ciò che al giorno di oggi si è perso, sempre secondo gli sviluppatori di Strafe, è la sensazione di dinamismo tipica del primo Quake: quale che sia il First person shooter oggetto di analisi, si è assistito ad una graduale diminuzione della velocità di gioco per garantire una possibilità di accesso ad un pubblico sempre maggiore e più variegato, finendo però all’assurdo di sacrificare le stesse caratteristiche distintive del genere in favore di una massificazione dello stesso.

Da questa idea è iniziato lo sviluppo di Strafe, gioco programmato dai ragazzi di Pixel Titans con l’intento di riportare in auge, utilizzando però le ultimissime tecnologie disponibili, un modello di gioco pari a quello dei due illustri progenitori. Ciò che abbiamo potuto osservare, purtroppo non toccare con mano, nel booth Devolver Digital (sito nella piazza antistante il Los Angeles convention center) attesta l’ottimo lavoro svolto, fino ad ora, dal team di sviluppo che, pur avendo tra le mani una versione ancora embrionale del titolo, è riuscito nel compito di solleticare il nostro interesse mostrandoci un prodotto si simile a Quake/Doom ma dotato di particolari peculiarità che vanno a renderlo unico nel suo genere.

STRAFE - Screen 3

La prima (e più importante) innovazione riguarda il sistema di generazione dei livelli: tutto il sistema di creazione degli stessi e di disposizione dei nemici all’interno è demandato ad un motore procedurale che garantirà dunque una ri-giocabilità completa del titolo in oggetto pur dopo aver terminato la struttura di livelli allestita dai ragazzi di Pixel Titans. A differenza poi di Doom/Quake non avremo la possibilità, se non mediante l’acquisizione di alcuni bonus temporanei, di cambiare arma: dovremo infatti scegliere all’inizio del nostro percorso uno strumento di morte tra Mitra a canne rotanti, fucile o mitra classico, elemento che ci accompagnerà fino alla fine della nostra avventura. Il primo impatto con il gameplay è letteralmente devastante: tutto ciò che ricordavate di Quake è davanti a voi con la veste grafica di Doom, evoluta e rivista ma dannatamente 8bit. La pixellosità dell’impatto grafico, unita ad una serie di musiche in perfetto stile Bitmap Brothers ci consente un tutto in pieni anni 90: passato il coccolone di nostalgia iniziamo a vedere quanto di buono ci sia dietro una veste grafica accattivante. La velocità di gioco, improntata alla frenesia assoluta, ci permette di affrontare numerosissime orde di nemici a suon di proiettili facendoci gradualmente strada tra le stanze proceduralmente generate dal motore di gioco.

STRAFE - Screen 1

Nel caso di fine dei proiettili potremo utilizzare l’arma a mo di manganello o raccogliere i barili di carburante disposti nel livello per lanciarli contro i nemici. La demo da noi visionata constava di due soli livelli e presentava molti glitch sia grafici che fisici: i ragazzi di Pixel Titans ci hanno però assicurato che il gioco, ancora in fase di pre-alpha, deve passare ancora sotto la mannaia della revisione codice e che, comunque, il prodotto finale sarà scevrò da questi difetti.

Un tuffo nel bel mezzo degli anni 90

Strafe è un colpo al cuore, un tuffo nel bel mezzo degli anni 90: un tributo appassionato a giochi come Doom e Quake, riportati in auge con l’ausilio delle tecnologie più moderne in un periodo in cui gli FPS sono stati snaturati da becere esigenze commerciali. Quanto visto presso il Booth Devolver Digital, padre putativo di questa creatura Pixel Titans, ci fa ben sperare per la release, prevista per PC, Mac e (forse) Linux, in un non meglio precisato periodo del 2017.


E3 - 2016 - Anteprime