28 Mag 2019

Super Mario Maker 2 – Anteprima

Diciamolo molto schiettamente: Nintendo si è lasciata un po’ prendere la mano con i porting, ultimamente. Non che sia un problema, ci mancherebbe: tanti fedelissimi la bistrattata Wii U l’hanno saltata a piè pari (un po’ ingiustamente, mi permetto di aggiungere, ndr), lasciando dietro delle vere e proprie gemme, e la casa di Kyoto in questa nuova generazione sta cogliendo l’occasione per cavalcare il successo di Switch con nuove proposte di indubbio valore (Super Mario Odyssey e The Legend of Zelda: Breath of the Wild su tutte), ma anche con tante riedizioni utili a recuperare qualche perla della generazione precedente.

Con questa premessa non voglio allarmarvi, tutt’altro: Super Mario Maker 2 è il perfetto esempio dell’approccio che avrei preferito anche con altre “Deluxe Edition” (come quella di New Super Mario Bros. U, per citarne una). La base è quella del primo capitolo, ma le novità proposte sono tante, e non riguardano solo singole aggiunte alla vasta “tavolozza” a nostra disposizione in fase di creazione dei livelli: sono più strutturali e radicate, al punto da giustificare, almeno sulla carta per quanto visto e provato sinora, quel “2” nel titolo.

Per un elenco quanto più completo, vi suggerisco di dare un’occhiata al Direct a tema, in cui Nintendo ha illustrato per filo e per segno come andranno ad impattare i nuovi ammennicoli aggiunti al già vasto catalogo. Io vi parlo, invece, di quel che ho potuto testare con mano negli uffici milanesi dell’azienda, in una prova breve ma intensa. A spiccare è stata indubbiamente la modalità Storia, richiesta a gran voce dai giocatori del primo capitolo (ed è stato ribadito più volte quanto questo nuovo Super Mario Maker sia stato sviluppato proprio con i feedback della community ben in mente), non perché nel Regno dei Funghi si siano mai viste fitte trame di stampo lynchiano: il desiderio reale riguardava la presenza di livelli creati in quel di Kyoto tramite l’editor del gioco, dando così, chiavi in mano, dei contenuti di valore sin dal day one ai fan meno creativi e più interessati all’anima ludica (e alle sue potenzialità), ma anche delle fonti di ispirazione per chi, invece brama di emulare l’estro irraggiungibile di un maestro come Miyamoto-san.

A spiccare è la modalità Storia, ma non per via di intricate trame dal sapore lynchiano: i fan volevano “solo” dei livelli realizzati da Nintendo stessa

Al giocatore viene infatti chiesto di ricostruire il castello di Peach raccogliendo monete qua e là, completando più di 100 missioni, ognuna con livelli da completare e condizioni da rispettare. L’escamotage narrativo, lo avrete intuito, funge in realtà da una sorta di gigantesco tutorial, in cui vengono mostrate, un livello dopo l’altro, tutte le enormi possibilità offerte dal “tool”, andando inoltre a sbloccare nuovi elementi (ma sarà quasi tutto disponibile da subito, al contrario del primo Super Mario Maker, quindi se vi interessa la sola componente creativa non preoccupatevi).

Tool che appare più ricco che mai, con tante nuove aggiunte, sia piccole che grandi, che vanno ad ampliare le già buone potenzialità del primo capitolo: a partire dall’interfaccia, con menù radiali molto più comodi che, giocando in modalità portatile, danno realmente il meglio di loro, velocizzando e non poco il processo creativo. Ma anche l’alternanza giorno/notte, che applica intriganti variabili (funghi killer, acqua velenosa – dal livello regolabile -, quadri ribaltati a testa in giù e così via), la verticalità, con cui donare ancor più varietà ai livelli creati, le condizioni di vittoria da impostare (come eliminare tutti i nemici, oppure non toccare terra, invece del solito, banale raggiungimento dell’iconica bandierina alla fine del livello), la co-op, solo locale, per collaborare con un amico seduto accanto a voi (niente più umarell a fissarvi mentre create i vostri livelli) e su tutti, un nuovo game style, un quinto che si aggiunge ai 4 pre-esistenti, quello di Super Mario 3D World.

Vi anticipo, perché probabilmente ve lo starete chiedendo: no, niente mondi 3D. Magari nel prossimo Super Mario Maker (un ipotetico 3 nel nome starebbe davvero bene con una D subito dopo), ma per ora tocca accontentarsi delle due dimensioni. Le novità che porta questo nuovo stile sono puramente ludiche, con l’introduzione del power-up del gatto, che può scalare i muri, o della possibilità di arrampicarsi sugli alberi, che donano ancor più libertà in fase di creazione dei livelli, oltre chiaramente al tocco più gradevole e moderno che questo game style porta con sé. Novità che, attenti, vi impediranno di passare istantaneamente da uno stile all’altro come negli altri casi: passare da questo a uno più “antico” vi costringerà a fare tabula rasa e partire da capo, quindi occhio.

Assenti le creazioni della community fatte col primo Super Mario Maker, ma tranquilli, di livelli ne avrete a bizzeffe sin dal day one

Lo scotto da pagare, complici forse anche difficoltà tecniche, è la mancata compatibilità dei vecchi livelli con il nuovo gioco. Tra quelli della “Storia” e quelli creati da membri di Nintendo che stanno testando il gioco sin da ora, al D1 avrete tranquillamente da giocare (non ho potuto sfogliare l’intero catalogo, ma di livelli online ce ne erano già alcuni, a un mese dal lancio), su quello potete stare tranquilli. Anzi, grazie al nuovo sistema di tag, valutazione (ora tutto interno al gioco, non potendo più contare sul Miiverse di Wii U) e al sistema di ricerca migliorato, sarà ancora più semplice trovare l’esperienza più adatta al proprio mood (volete risolvere qualche puzzle senza saltare più di tanto? C’è una tag ad hoc; non volete spremere troppo le meningi ma vi va di massacrare decine di Goomba? Basta importare i filtri giusti e troverete pane per i vostri denti), ma è un vero peccato non poter attingere da un così vasto parco livelli.

Ma la community che ci ha regalato perle di assoluta creatività (e a volte follia) non tarderà a popolare Super Mario Maker 2, vogliosa com’è di mettere alla prova tutte le novità introdotte. Livelli che, chiaramente, potrete scaricare e giocare offline sempre con voi, andando anche a creare una sorta di “capitolo a se stante” grazie alla Endless Challenge: avrete vite da raccogliere (e perdere) e boss fight come un classico Super Mario in 2D, ma i livelli che affronterete, di difficoltà crescente, saranno selezionati casualmente tra quelli messi a disposizione dalla community, donando così un’esperienza completamente differente di volta in volta.


Insomma, il pacchetto proposto da Super Mario Maker 2 arricchisce e non poco l’esperienza base del predecessore, senza però stravolgerlo o snaturarlo (comprensibile, vista la natura ibrida gioco/tool). L’impressione è che i creativi che hanno apprezzato il primo troveranno ancor più pane per i loro denti, ma il rischio, come sempre con esperienze UGC, è che i giocatori puri più interessati a giocare che a creare non trovino sufficienti motivi per procedere all’acquisto, tra la paura di trovare solo un pugno di livelli, o mostruosità sperimentali pressoché ingiocabili da comuni umani dotati di un solo pollice opponibile per mano.

Ovviamente è un caso estremo, e con gli ottimi presupporti del primo capitolo, la strada per questo nuovo episodio è più spianata che mai: io non vedo l’ora di provare con mano cosa escogiterà la community, poco ma sicuro.


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