Super Mario Odyssey

  • data-di-uscita27/10/2017
  • pegi7
  • genereAzione/Platform
  • sviluppatoreNintendo
  • editoreNintendo
  • Piattaforma Games Switch

Los Angeles – Da qualsiasi parte lo si osservi, che amiate la grande N o meno, Super Mario Odyssey puzza di capolavoro lontano un paio di miglia. Non è affatto una novità che, nel corso degli anni, Miyamoto e soci abbiano saputo stupirci con effetti speciali memorabili, rivoluzionando party più o meno corpose del tradizionale gameplay platform per riuscire nella difficile impresa di decretare nuovi standard, nuove concezioni di approcciarsi al videogioco destinate inesorabilmente per divenire metro di paragone di numerose produzioni a seguire. È successo ai tempi di Mario 64, ancora oggi uno dei capitoli (se non IL capitolo) più amati da milioni di giocatori, è successo due generazioni or sono con l’arrivo del sensazionale Mario Galaxy. Oggi, nell’anno domini 2017, fareste bene a cerchiare la data del prossimo 27 Ottobre sul calendario: Mario e soci stanno per tornare più in forma che mai, con un’avventura così piena di novità, intuizioni e rivoluzioni di gameplay di cui sicuramente sentirete parlare per un altro paio di generazioni a venire.

Super Mario Odyssey è un titolo ambizioso, forse il più ambizioso nell’intera (e ricchissima) line up 2017 prevista per Switch. I dubbi sull’eventuale acquisto della nuova ammiraglia Nintendo, immancabili nella finestra di lancio iniziale della console, sono stati pressoché diradati proprio in questi giorni di conferenza: e merito di questo successo per il colosso del Sol Levante, indiscutibilmente, va proprio alla magnificenza del nuovo capitolo di Mario, che abbandona del tutto i comodi lidi del Mushroom Kingdom per abbracciare un’avventura “open world” in un universo dalle dimensioni mai viste prima. In occasione di E3 2017 abbiamo avuto il piacere di provare con mano due demo, ciascuna della durata di una decina di minuti, grazie alle quali apprendere le novità principali introdotte da questa nuova iterazione dell’universo di Mario. Due demo con un focus completamente differente: molto più concentrata sugli aspetti RPG e sull’esplorazione dello scenario la prima, più legata al combattimento e allo sfruttamento dei nuovi poteri di Mario, famigerato cappello in primis, la seconda.

L’introduzione di Cappy, del resto, rappresenta l’indiscutibile valore aggiunto della produzione Nintendo. Un cappello che può essere usato come un arma a mo’ di preciso boomerang, ideale per togliersi di mezzo fastidiosi Goomba o rompere scatole contenenti power up o preziose monete, ma – e qui le cose si fanno davvero interessanti – che può essere utilizzato dallo stesso Mario per prendere il controllo di nemici o altri personaggi non giocanti presenti in scena. Ed ecco che, come per magia, basterà colpire un Bullet Bill per trasformarci in veri e propri missili teleguidati – soluzione ideale per colmare dirupi altrimenti non valicabili e mettere le mani sulle Mezzelune, preziosi collezionabili disseminati nei posti meno accessibili dello scenario. Ma questo è solo l’inizio: che ve ne pare di un enorme tirannosauro con baffoni e cappello rosso in testa? O, perché no, un carro armato brandizzato Super Mario?

super mario odissey

Sotto questa luce, Cappy dona al gameplay di Super Mario Odyssey una profondità del tutto inedita, permettendo a chi stringe il pad tra le mani di sperimentare quanto più possibile e di cercare soluzioni tanto brillanti quanto strampalate per ovviare un eventuale problema. Il resto poi lo fa la curiosità, quella stessa curiosità che spingerà il giocatore a scagliare il magico cappello contro qualsiasi cosa si muova nella speranza di assistere ad una nuova trasformazione di Mario – il che, per dovere di cronaca, ci è successo nel corso della prova in quel di New Donk City, quando colpendo quasi accidentalmente un cittadino ne abbiamo assunto il controllo dando il via ad un simpatico mini-game per la raccolta di una mezza-luna.

Lo ammettiamo, difficilmente avremmo pensato di divertirci così tanto nel corso di questa prova. Il fascino tradizionale di Mario rimane immutato, seppur Odyssey si riveli più affine ad un Mario 64 del caso piuttosto che ai più recenti Galaxy o 3D World: la magia dell’open world e un level design sontuoso e studiato nel minimo particolare ci mettono poi del proprio, regalando un colpo d’occhio indubbiamente sensazionale, ma capace di mettere immediatamente il giocatore a proprio agio. Sì, insomma, Super Mario Odyssey per certi versi è una rivoluzione continua: ma bastano una manciata di secondi per calibrare salti, lanci di cappello e telecamere per ritrovarsi perfettamente a casa.

Super Mario Odyssey puzza di capolavoro lontano un paio di miglia

E tutto questo al netto di una serie di trovate geniali: dalla presenza di sezioni bidimensionali “old school”, dipinte sui muri a mo’ di graffiti ma interamente giocabili e necessarie a progredire alla zona successiva, a veri e propri negozi dove spendere la moneta di gioco (differente a seconda dello scenario prescelto) per l’acquisto di abiti e altre amenità interessanti, Super Mario Odyssey è un inno continuo al divertimento e alla spensieratezza, pur richiedendo al giocatore un certo tempismo e un’attenzione non trascurabile nei passaggi più delicati – come la sezione all’interno delle caverne di ghiaccio, location segreta che ci è costata una mezza dozzina di tentativi prima di essere portata a termine. L’impegno e gli eventuali retry verranno premiati con monete sonanti, che permetteranno di sbloccare costumi come quello (esilarante) da messicano con tanto di Poncho – o, come mostrato nel video di presentazione del titolo, quello da gangster americano anni ’30.

Divertimento, open world, un cappello dai poteri sensazionali e così tanti segreti da farci girare la testa dopo nemmeno mezz’ora di gioco: la ricetta di Super Mario Odyssey appare già vincente a quattro mesi di distanza dall’uscita ufficiale. Aggiungeteci pure un comparto tecnologico di primissimo ordine, coloratissimo ed ispirato come solo tradizione Nintendo insegna, e capirete da soli l’origine dell’entusiasmo incontenibile che ha caratterizzato la nostra prova odierna. Una prova che ci ha stupiti positivamente in ambo le location disponibili, ricche di vecchie facce ma anche di nuovi elementi – destinati, lo sapete meglio di noi, a far breccia nei cuori di milioni di giocatori.

super mario odissey

In una sola parola, STREPITOSO.

Ottimo, lo ribadiamo, il level design, che oggi ha mostrato il proprio meglio nella realizzazione delle geometrie urbane di New Donk City: bellissima, pullulante di vita e ricca di sorprese da sfruttare astutamente a proprio vantaggio (dopo Super Mario Odyssey non vedrete più uno scooter con gli stessi occhi), l’unico limite evidente della nuova produzione Nintendo deriva dall’accostamento della figura di Mario a personaggi umani – con proporzioni reali, diversamente da quanto accade nel Mushroom Kingdom. Questo non significa certo sminuire l’importanza delle sezioni esplorative/RPG come quella odierna, dove ci era richiesto di reclutare cinque componenti di una band per dare il via ad un concerto cittadino (una rivisitazione in chiave jazz/swing, peraltro bellissima, dei celebri arrangiamenti del franchise). Diciamo che un essere umano in abito e cravatta accostato ad un paffuto idraulico vestito di rosso, almeno per ora, rimane un po’ un azzardo a cui dovremo abituarci con calma. Ma di fronte alla magnificenza di Odyssey, si tratta di un problema con cui difficilmente faticheremo a convivere.

In conclusionE3

Super Mario Odyssey è meraviglioso, divertente, impegnativo e assurdo. In una sola parola, strepitoso. Difficilmente le urla sguaiate e le risate senza controllo di chi vi scrive verranno dimenticate nella zona riservata alla stampa di Nintendo, assieme alle occasionali espressioni di disappunto legate ad un salto mal calibrato o ad uno scooter imbizzarrito che si rifiutava di salire una ripida rampa di scale. Dettagli a parte, l’ultima fatica di Mario e soci racchiude al proprio interno geni di rivoluzione e innovazione spietata, che convergono in un gameplay meraviglioso e profondo che incentiva il giocatore a sperimentare all’inverosimile sfruttando le meraviglie del prodigioso Cappy. Super Mario Odyssey ci è piaciuto parecchio, ve ne sarete accorti, ma era dai tempi del primo Galaxy che non uscivamo così positivamente scossi dalla prova di un nuovo capitolo del franchise. Se questo, alla lunga, si confermerà il miglior Mario di sempre (spodestando dal trono, almeno del sottoscritto, i già citati Galaxy e 64) è ancora troppo presto per dirlo: ciò che è certo è che, dal prossimo ottobre, i possessori di Switch avranno un unico, grande motivo per dichiarare del tutto inutile la propria vita sociale. Mario sta tornando, e fareste bene a non lasciarlo solo nel proprio incredibile viaggio.

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