C’era una volta Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars, un particolarissimo platform GdR nato da una brillante collaborazione tra Nintendo e SquareSoft, quest’ultima in forte ascesa negli anni ’90. Basti pensare alla straordinaria epopea di Final Fantasy che è difficile da concepire come una “semplice” serie videoludica, brand che del resto ha segnato nuovi orizzonti e modi di vivere la nostra passione, ma questa è un’altra storia.
Nel 1996, Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars fu accolto benissimo dalla stampa di settore, con numerose testate che ne lodarono le peculiari feature e la grafica 3D degna di nota (molto simile a quella della trilogia di Donkey Kong). In Giappone fu addirittura il terzo gioco più venduto di quell’anno.
D’altro canto ancora oggi ci chiediamo perché il titolo non sia arrivato nel Vecchio Continente, forse a causa del successo della primissima PlayStation? Purtroppo non possiamo saperlo. Per fortuna arrivò nell’agosto del 2008 su Virtual Console per Wii.
Fatto sta che Super Mario RPG era quel gioco che non potevi avere, e non per il vuoto pneumatico nei portafogli dei giovani di un tempo, ma perché proprio non era arrivato in Europa. Ne sentivi parlare su riviste specializzate che ne esaltavano le caratteristiche ma, a conti fatti, non potevi giocarci.
Magari il negozietto dietro l’angolo ne possedeva una copia, ma anche in quel caso il region lock del Super Nintendo non ci veniva incontro. La soluzione era un adattatore NTSC/JAP che permetteva di commutare il segnale ed eseguire il gioco importato.
Storie di altri tempi, di “vecchi” videogiocatori che per godersi un videogioco dovevano sudare sette camicie. Per fortuna oggi è tutto diverso: tutti (o quasi) i titoli vengono localizzati e le console sono (finalmente) region free.
E poi ci sono i remake, i tanto discussi remake oseremo dire, che negli ultimi anni si stanno ritagliando una bella fetta di mercato. Occorrerebbe un articolo apposito per parlare della questione ed esaminarla nel modo più oggettivo possibile, ma lasciateci esprimere un’opinione: il remake o remastered che sia, non bisogna vederlo semplicemente come un’operazione di marketing.
Il remake permette di esplorare ulteriormente una produzione storica, farci vivere l’esperienza con un’ottica nuova e modernizzata ma soprattutto permette di far scoprire grandi classici a chi non li ha giocati per una questione anagrafica. Resident Evil 2, Dead Space, Final Fantasy VII Remake sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno avuto una seconda vita senza snaturare il prodotto originale.
E tra questi ritorni inaspettati c’è Super Mario RPG, che indossa una nuova veste e si prepara a debuttare su Nintendo Switch il prossimo 17 novembre (disponibile in prenotazione da GameStop). E si tratta di un annuncio decisamente rilevante nel mondo Nintendo: i videogiocatori lo amano enormemente, non solo perché è stato il precursore degli JRPG del Regno dei Funghi, ma ha anche introdotto personaggi originali (come Mallow e Geno) e alleanze inaspettate.
Gli eventi di Super Mario RPG ci porteranno a stringere una graditissima alleanza con una bizzarra bambola posseduta dallo spirito di una stella per poi aiutarla a recuperare tutti i frammenti, nelle mani della Smithy Gang, per ricostruire la Via Stellare. L’aspetto ancora più interessante e che collaboreremo con Bowser che, nonostante i dubbi, deciderà di dare una mano al baffuto idraulico per la prima volta nella sua storia.
Sembra che il lavoro svolto sul remake sia davvero all’altezza delle aspettative da quello che abbiamo notato dal trailer rilasciato, con cutscene di gioco inserite egregiamente e un lavoro di restyling davvero degno di nota. A proposito di restyle, impossibile non notare nelle fasi di combattimento la barra della salute, il counter dei danni e ovviamente le abilità uniche che possiede ogni personaggio.
Così come nell’originale gli scontri non saranno casuali e i cattivoni saranno ben visibili nei vari luoghi che visiteremo. Potremo far scendere in campo tre personaggi su un totale di cinque e attaccare come avveniva nei più classici giochi di ruolo a turni. Cosa cambia rispetto ai congeneri? Premendo un tasto al momento opportuno potremo potenziare determinati attacchi speciali.
Infatti, se avete già giocato a uno dei più recenti ritorni RPG di Mario, come Viaggio al Centro di Bowser o Superstar Saga, non farete fatica a riconoscere questa particolare caratteristica. Le meccaniche sembrano molto più moderne e l’interfaccia è stata completamente rielaborata: e questo rende il tutto ancora più invitante.
Da quel poco che abbiamo visto, sembra ci siano tutti i presupposti per non deludere i fan: Super Mario RPG guarda al passato ma propone qualcosa di moderno. Anche perché, diciamoci la verità, il genere JRPG continua a ottenere un gran numero di consensi da parte dei videogiocatori.
L’esperienza originale intratteneva per circa 20 ore e aveva dalla sua una colonna sonora da primi della classe realizzata da Yoko Shimomura (confermato anche nel remake). Dopotutto, ci voleva proprio questo grande ritorno anche perché, a parte la parentesi di Paper Mario: The Origami King, non sono presenti esponenti “di ruolo” dedicati a Mario e amici su Nintendo Switch.
Super Mario RPG potrebbe rappresentare un’ottima occasione per deliziarsi con un grande classico in “veste moderna”.
Prepariamoci dunque, la Via Stellare di certo non si ricostruirà da sola. L’appuntamento da segnare sul calendario è fissato al 17 novembre 2023: potete prenotarlo già da ora da GameStop.
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