Colonia – Il panorama horror indipendente ha visto nascere tante piccole perle nel corso degli ultimi anni, dimostrando di essere un genere ancora molto gradito ai giocatori di tutto il mondo. In questo frangente arriva Bigmoon Entertainment e Camel 101, proponendoci il loro nuovo titolo, Syndrome. Questi è un survival horror in prima persona ambientato nelle profondità dello spazio, all’interno di una misteriosa nave spaziale.
Qui il giocatore si risveglierà da un lungo sonno profondo, per scoprire una agghiacciante verità: la maggior parte dell’equipaggio è scomparso o morto, ma non tutti. Alcuni hanno subito un fato ben peggiore. Le armi e le munizioni a nostra disposizione sono scarse. Questo è l’incubo di Syndrome, il nuovo horror di Camel 101 in arrivo quest’anno. Pad alla mano, iniziamo a inoltrarci nella nave, nella speranza di scoprire qualcosa di più sulla causa scatenante dell’orrida situazione della nave e sopratutto cercando di sopravvivere nell’oscurità industriale del gioco.
Gli sviluppatori portoghesi hanno fatto un buon lavoro, creando la giusta atmosfera fatta di oscurità e silenzi, di luci tremolanti e rumori inquietanti. Il nostro protagonista si chiama Galen, ed è un’ingegnere risvegliatosi dopo aver raccolto una chiamata d’emergenza da parte di una misteriosa nave spaziale. Ovviamente, una volta arrivati in loco, ci accorgiamo che qualcosa non è esattamente come dovrebbe essere.
Galen imparerà ben presto a non fidarsi nemmeno dei suoi sensi: qualcosa altera la sua percezione della realtà, fornendogli visioni distorte di morte e cadaveri. Il nostro protagonista sembra letteralmente impazzire, in un’ambientazione che ci ha ricordato più volte il film Punto di Non Ritorno (Event Horizon) di Paul W. S. Anderson. Ma le minacce non sono solamente nella testa di Galen: orrendi ibridi uomo-macchina si muovono attraverso gli oscuri corridoi della nave, cercando costantemente nuove vittime.
Dobbiamo imparare presto a nasconderci, perché affrontare i mostri a testa bassa non può che condurci direttamente alla morte. Gli ibridi, oltre ad essere terribilmente spaventosi, sono coriacei e resistenti, nonché incredibilmente letali. Inoltre, le (poche) armi sulle quali riusciremo a mettere le mani sono dotate di limitatissime munizioni, eliminando dalle nostre possibilità un approccio da cowboy. La chiave per la sopravvivenza è quindi nascondersi e muoversi il più silenziosamente possibile.
La giusta atmosfera fatta di oscurità e silenzi, di luci tremolanti e rumori inquietanti.
Ed il fattore rumore è un’altro elemento da tenere assolutamente in considerazione: l’ambiente in cui ci troviamo sarà spesso instabile, con piccole fughe di gas che faranno tossire Galen se ci passerà vicino. Inutile dire che un colpo di tosse equivarrà a farsi sentire dalle orride creature, che inizieranno a darci la caccia per farci letteralmente a pezzi.
Syndrome è uno dei primi lavori indipendenti di Bigmoon Entertainment, uno studio che si è già fatto valere in passato per Alekhine’s Gun, Lichdom Battlemage e WRC 5. Il gioco è ancora abbastanza grezzo ma già convince per le cupe ambientazioni e la sensazione claustrofobica che non abbandona mai il protagonista né il giocatore alle prese con gli orrori dello spazio. Rimaniamo in attesa di saperne di più, ma al momento Syndrome si conferma un’ottimo inizio per gli sviluppatori portoghesi di Bigmoon.