News 09 Nov 2015

Tales From The Borderlands – Episode 5: The Vault of the Traveler – Recensione

Dopo un’attesa leggermente superiore rispetto alla media di uscita dei precedenti episodi, è finalmente stato pubblicato anche l’ultimo episodio della serie di Telltale dedicata al mondo di Pandora e dei nostri amici Vault Hunters. In questi mesi, abbiamo ascoltato tutto quello che Fiona e Rhys ci hanno detto nei loro racconti, ed in questo modo li abbiamo anche accompagnati nelle loro avventure all’inseguimento (voluto o forzato) di una nuova cripta e del suo infinito tesoro.

Con loro abbiamo combattuto, siamo fuggiti, abbiamo riso, abbiamo pianto, ed abbiamo chiuso gli occhi quando la situazione ci sembrava talmente disperata da farci pensare di essere ad un passo dalla morte. Ma ora, è finalmente giunto il momento di affrontare lo scontro decisivo, che in un modo o nell’altro metterà la parola fine a tutti questi eventi. Se il vostro cuore è pronto ad affrontare il finale di questa storia, sedetevi pure, e preparatevi a tornare a Pandora (forse) per l’ultima volta.


ATTENZIONE: il seguente articolo contiene degli spoiler.


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Il caos. Soltanto questa poteva essere la visione dell’imminente futuro che attendeva tutti gli occupanti della stazione spaziale Helios dopo l’arrivo di Rhys e compagni. Ma questo non perché la loro presenza possa essere paragonata all’inizio dell’apocalisse, bensì perché anche Jack il Bello è tornato, e stavolta lo è realmente, in monitor, arroganza e circuiti. Attraverso un abile ed astuto piano infatti, veicolato da Rhys, Jack era riuscito a tornare nel posto dove aveva cominciato ad ordire i suoi progetti di dominio su Pandora, e da cui in passato dirigeva la sua caccia ai tesori delle Cripte.

Nonostante la drammaticità della situazione però, l’incipit della puntata è quel momento che potremmo definire soltanto la classica quiete prima della tempesta. Sì, perché sappiamo già che quello che ci sarà da affrontare nel corso di questo ultimo episodio sarà nettamente più “complicato” che dover esclusivamente gestire il fantasma digitale di Jack ed i suoi deliranti discorsi, e che ci troveremo di fronte ad un nemico che potrebbe essere un pochino fuori la nostra/vostra portata.

Il racconto dei nostri eroi ormai è comunque agli sgoccioli, e meno gli resta da raccontare, più in loro aumenta la paura di dover affrontare una poco gloriosa fine per mano del misterioso rapitore. Archiviata la faccenda di Handsome Jack però, la situazione volge in tutt’altra direzione, ed il ritrovare vecchi amici che arrivano con la cavalleria, fa sentire un po’ meno il dolore di tutti quelli persi nel corso della strada.

Com’era ipotizzabile, ad un passo dal gran finale si tireranno le somme di tutto quello che avrete combinato durante le precedenti puntate della serie. Per affrontare il Viaggiatore infatti, avrete bisogno di un gruppo decisamente più nutrito del solito, e la sua composizione dipenderà dalla scelte fatte in alcuni punti chiave della storia. Aver onorato Scooter lanciando la sua pubblicità nello spazio, per esempio, renderà disponibile Springs; aver imparato gli insegnamenti per diventare Vault Hunter potrà includere nel vostro team Athena; possedere uno spropositato mucchio di soldi potrà farvi assoldare il misterioso cacciatore… Insomma, il vostro comportamento e le scelte fatte nel corso di tutta questa avventura, decideranno chi avrete a disposizione per formare la vostra squadra definitiva di cacciatori della cripta.

In tutto questo, la parte più densa di azione e di adrenalina della puntata è ovviamente il match finale tra il “piccolo” (si fa per dire) Gortys ed il Viaggiatore, che per chi se lo fosse scordato è pur sempre il padrone della cripta… In quel momento, il vecchio stile “punta e clicca” che Telltale ci ha fatto (ri)giocare a modo suo fino ad ora, cambia improvvisamente la sua impronta, e riesce a trasformarsi quasi in un picchiaduro uno contro uno. Durante questo divertentissimo combattimento, la configurazione Megazord di Gortys farà salire al suo interno i compagni, ed in base a quali componenti del gruppo avrete portato con voi, potrete fare ed ammirare differenti colpi speciali.

Come vi abbiamo già detto, tantissimi sono i riferimenti e le citazioni che sono racchiuse in questo episodio, e dopo quella dedicata ai Power Rangers per la conformazione del grosso coin-op che fa da abitacolo di comando, non potevano che arrivare quelle degli stili di combattimento che vengono usati da Rhys e compagnia per respingere il Viaggiatore. Qui infatti, sono molto palesi i rimandi alle tecniche di lotta di Ryu e Chun-Li di Street Fighter per esempio, o al particolare stile di Yoshimitsu della serie Tekken (chiaramente usato da Zero). Ma non solo, perché anche la saga ambientata in una galassia lontana lontana ha avuto dei piccoli camei, a cominciare dal particolare muso del mezzo di locomozione della banda (visibilmente ispirato alla maschera di Darth Vader), per arrivare all’aspetto finale dei due droidi nella parte conclusiva della storia. Non nascondiamo che noi nerdoni in trepidante attesa dell’uscita del nuovo film, abbiamo certamente apprezzato la cosa.

Per quel che riguarda il comparto tecnico però, l’ultimo episodio è quello che soffre un po’ più di problemi grafici, alcuni dei quali quasi assenti nei precedenti capitoli. Il flickering infatti, presente in praticamente tutto l’episodio, non si era praticamente mai visto fino ad ora, e sicuramente non con questa frequenza. Per il resto non mancano le compenetrazioni degli elementi ed il resto delle problematiche che vi abbiamo segnalato in questi mesi, ma per fortuna avevamo altro a cui pensare, e siamo riusciti a tenere questi difettucci in secondo piano, concentrando la nostra completa attenzione sulla trama e sugli avvenimenti del titolo.

Come avrete quindi intuito, se escludiamo la piccola parentesi da ring, il resto del titolo non porta sostanziali differenze o novità rispetto al passato, ed onestamente non sarebbe nemmeno il caso, in effetti, visto che è la puntata conclusiva della serie. Anche in questo caso i due “poteri speciali” di Rhys e Fiona si rivelano poco utili, e si confermano un’idea interessante ma non pienamente sfruttata. Inutile anche parlare della localizzazione, che resta fissata sempre sulla lingua inglese sia per i dialoghi che per i testi, ma in compenso il comparto audio, in special modo la colonna sonora del titolo, ci porta all’orecchio un paio di pezzi molto interessanti.

I fan di Borderlands sono sicuramente abituati ad ascoltare pezzi ricercati nelle intro del loro fps preferito, e Tales From The Borderlands non è sicuramente da meno. L’intro dell’episodio infatti ci porta nel vivo della storia grazie alle note di Retrograde di James Blake, mentre i titoli di coda ci accomiatano dai nostri eroi con le voci delle sorelle Söderberg (First Aid Kit) e della loro My Silver lining. Due canzoni che come tutte le altre, sia quelle contenute in questa serie che quelle dei titoli originali, mantengono uno stile dal sapore vagamente vintage, che stranamente calza alla perfezione con le ambientazioni in cui la storia di Pandora e dei suoi cacciatori della cripta svolge il suo corso.

In conclusione…

Si conclude il viaggio di Telltale nell’universo di Pandora, e termina con un epilogo videoludico che potremmo definire senza nessun dubbio appagante e soddisfacente, sia per quello che riguarda effettivamente l’esperienza di gioco che per la controparte emozionale. Il lato narrativo è come sempre di altissimo livello, ma in effetti essendo la caratteristica principale dei titoli della casa californiana sarebbe stato un problema se fosse stato il contrario.

Palesemente questo è stato l’episodio in cui più di tutti si è trovato l’effettivo riscontro delle decisioni passate. Poche però saranno le occasioni per meditare sul dubbio di aver fatto o meno le scelte giuste, perché l’epilogo porta con sé un ritmo molto sostenuto, accelerato sempre di più ogni volta che insorge un nuovo, più grosso, ed imponente pericolo, che ovviamente prepara a conseguenze sempre più gravi e drammatiche.

Avremmo voluto poter dare un voto finale perfetto, ed uno medio della serie che fosse comunque molto alto, ma ahinoi non è stato possibile sia per gli alti e bassi vissuti nei vari episodi, che per la presenza dei soliti problemi tecnici (che a quanto pare stentano a farsi correggere). In compenso però, dopo questo epilogo, siamo sempre più convinti di voler un nuovo Tales From The Borderlands più grande, più lungo, ed ancora più avvincente, e probabilmente non storceremmo il naso davanti a nuove serie di Telltale dedicate a Star Wars, Street Fighter o Tekken (NdDemon: bon, io le idee ve l’ho date eh…).

Concludendo, non sappiamo ancora se in futuro ci sarà una seconda stagione, come non sappiamo se rivedremo prima o poi Jack il Bello o Rhys e Fiona, ma di sicuro è stato un piacere incontrarli e conoscerli in questi frangenti. Catch a ride kiddos.

Voto: 8,5/10

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