Colonia – La settima incarnazione dell’Iron Fist Tournament sta arrivando sulle nostre console rinnovata dal motore grafico Unreal Engine 4. Tekken 7 è già disponibile nelle sale giochi giapponesi, dove sta riscuotendo un successo straordinario. La saga di Tekken porta sulle spalle più di un ventennio di successi, e una storia incentrata sulla famiglia Mishima e tutto ciò che le gira attorno. Il Tekken è il più grande torneo di arti marziali di tutti i tempi organizzato e finanziato dalla Mishima Zaibatsu, e che vede il vincitore incoronato come il “Re del torneo del Pugno di Ferro”.
In Tekken, la Mishima Zaibatsu ha dichiarato guerra al mondo lanciando un conflitto su larga scala. Per contrastare la tirannica compagnia, tutti gli oppositori si unirono dando così alla luce la G. Corporation. Nel pieno apice del conflitto tra le fazioni si persero le tracce di Jin Kazama, il leader della Mishima Zaibatsu rendendola vulnerabile agli attacchi della G. Corporation che riuscì a prevalere. Vedendo la situazione, il veterano Heihachi Mishima decise di riprendere il possesso della società riportandola alla gloria ed infiammare nuovamente il conflitto annunciando un nuovo torneo “King of the Iron Fist” con in palio questa volta il destino dell’umanità. L’obiettivo di Heihachi era molto semplice, distruggere il figlio Kazuya Mishima che teneva le redini della G. Corporation dietro le quinte. Ma non aveva considerato un piccolo punto: l´allenza di Lee Chaolan (annunciato proprio nei giorni della gamescom), figlio adottivo di Heihachi espulso dalla Mishima Zaibatsu per motivi non ancora conosciuti, con Lars Alexandersson al fine di distruggere definitivamente sia Heihachi che l’odiato fratello Kazuya.
Tekken 7 è atteso per gli inizi del 2017 per PS4, Xbox One e PC con un sistema di combattimento rinnovato e la presenza di vecchi e nuovi personaggi. L’attesa è davvero lunga ma noi cercheremo di addolcirla (nel nostro piccolo) con tutte le impressioni direttamente dalla gamescom di Colonia.
Katsushiro Harada, lo storico producer e director di Tekken insieme ai suoi collaboratori ha mostrato tutte le nuove caratteristiche che questo settimo episodio introdurrà nei prossimi mesi, quando verra ufficialmente rilasciato. Fin da subito è stato specificato che Tekken 7 avrà una modalità storia molto intensa che, di volta in volta, sbloccherà tante “piccole” mini-storie alternative regalando diverse ore di gioco. Di particolare importanza la mini storia dell’infanzia del piccolo Kazuya con suo padre, una vera gioia per ogni appassionato.
Dopo una breve presentazione ci siamo gettati sul campo di battaglia sotto il segno del “Get Ready for the Next Battle”. Diteci la verità, quante volte avete udito voi veterani del picchiaduro targato Bandai Namco queste sei semplici parole? Ed è proprio da qui che inizia la nostra prova, in una serie di match disputati allo stand del noto publisher contro alcuni nostri colleghi del settore. La prima cosa che ci è saltata all’occhio è l’incredibile resa grafica. L’utilizzo dell’Unreal Engine 4 si vede e si sente tutto, e si possono scorgere dettagli assenti nei capitoli precedenti: le espressioni dei personaggi, un’illuminazione limpida dei livelli che sono molto distruttibili e tutti i modelli poligonali realizzati con una cura maniacale. Questo motore grafico permette a Tekken 7 di mostrare i propri muscoli su questa generazione di console e PC.
Come da tradizione della serie ogni personaggio è caratterizzato da uno stile di lotta differente e grazie l’aggiornamento del Bound System (il cosidetto rimbalzo a terra dell’avversario), introdotto la prima volta in Tekken 6, si può immobilizzare l’avversario a terra e infliggergli danni aggiuntivi. In Tekken 7 abbiamo dunque a nostra disposizione un sistema che ci consente di protrarre le nostre combo, una volta agganciato l’avversario, seguendo delle regole ben precise a seconda delle abilità del combattente.
Nel corso del match si è sentito molto l’impatto del Rage Mode, una delle più grandi novità in termini di gameplay, ovvero delle mosse “Ultra” che il personaggio può effettuare in modalità Rage, quando la barra vita scende sotto una determinata soglia (molto simile a quanto abbiamo già visto in Soul Calibur V e Dead or Alive V). Un’altra bellissima feature introdotta è la Power Crush che permette di attutire il colpo dell’avversario e contrattaccare subito dopo (sulla falsariga del Focus Attack di Street Fighter ma con la differenza che il danno non si rigenera): sarà nostra premura utilizzarlo nel momento opportuno poiché abusarne porterà ad un facile KO.
Gli sviluppatori sono stati chiari sin da subito affermando che l’obiettivo prefissato è quello di ridurre le ‘Combo Juggling’, ovvero quella serie di tecniche a mezz’aria che non fanno cadere a terra l’avversario impedendogli di difendersi, proponendo l’utilizzo di attacchi ben studiati e molto efficaci per rendere il match molto più equilibrato. Al momento nel roster ci sono molti personaggi confermati: Nina Williams, Marshall Law, Dragunov, Paul Phoenix, Hwoarang per un totale di circa 30 personaggi selezionabili. Tra le file anche New Entry: l’italiano Claudio Serafino, dall’aspetto un po’ vistoso, e la brasiliana Katarina Alves, molto esperta nel savate (sport simile al pugilato) nonché il grande ritorno di Lee Chaolan.
Gli stage sono davvero ben curati e i personaggi si trovano “perfettamente a loro agio” interagendo con esso in modo diretto. Infatti potranno sfondare mura, rompere i pavimenti e finire in una zona differente dallo scenario primario. Tutti i punti di forza di Tekken 7 si vedono e si sentono, il gameplay ha la stessa freschezza ma nettamente migliorato: è una vera “goduria” sferrare un calcio o un pugno all’avversario e concatenare ogni tecnica fa sentire davvero appagati. Il gameplay è ragionato e molto tattico, alcuni personaggi sono molto complessi da utilizzare mentre altri sono più veloci e con tecniche semplificate. Il lavoro degli sviluppatori sembra essere davvero ottimo, infatti ogni combattente ha i suoi pro ma anche i suoi contro per un match più equilibrato: i personaggi più veloci sono sì più reattivi ma arrecano anche meno danno. Non possiamo che elogiare questa caratteristica definendo Tekken 7 un picchiaduro fresco e ragionato.
Dobbiamo sempre considerare che quella da noi provata è semplicemente una versione preliminare dell’esperienza che ci attenderà il prossimo anno. In linea molto teorica si pensa che la storia verrà conclusa con questo capitolo, che dovrebbe così andare a chiudere l’arco narrativo durato più di venti anni. Come già vi abbiamo largamente detto, il motore grafico di Epic Games perfezionerà quell’esperienza già di suo molto apprezzata dagli appassionati, affinandone le piccole mancanze che si trascina da diversi anni.
Tekken 7 è un picchiaduro fresco e ragionato
Tekken 7 è un gioco molto diverso da Street Fighter, è decisamente più ragionato e un pochino più “lento”, ma ha due fattori che lo legano al “concorrente”: il divertimento e l’introduzione di un personaggio chiave che sancisce l’unione dei due brand, Akuma. Il demone rosso, non solo sarà utilizzabile, ma si incastra perfettamente nella storia rendendo il suo inserimento convincente.
In conclusione: questo Tekken 7 Fated Retribution ci è piaciuto, anche se nutriamo ancora qualche perplessità sul bilanciamento dei personaggi. Tuttavia le novità introdotte potrebbero garantirci un’esperienza davvero completa. Il titolo, così come dichiarato dagli sviluppatori, punta tantissimo sulla modalità storia poiché sono dell’idea che i giocatori vogliano molto di più di una semplice esperienza di combattimento. Forse i tempi sono maturi per scoprire come finirà questo “infinito” conflitto: lo sapremo senza remore quando avremo tra le mani la release finale.