S’apra il sipario, che entrino gli attori, il futuro è vicino perché il videogioco sarà commedia!
David Cage è un game designer fuori dal comune, il suo portfolio di titoli sviluppati è una garanzia di eccentricità, una scelta di nomi che indubbiamente possono piacere di più o di meno a seconda dei gusti ma che solo un giocatore molto poco attento potrebbe ignorare come se nulla fosse. Cage è da sempre coinvolto nella sua causa per i “videogiochi cinematografici“, capaci di esprimere divertimento e coinvolgimento attraverso le emozioni. Negli ultimi anni Sony e questo ambizioso sviluppatore hanno portato a termine (o sono in procinto di farlo) progetti unici come Heavy Rain e Beyond: Two Souls, consolidando una collaborazione di assoluto prestigio di cui il produttore di PlayStation siamo certi va particolarmente fiero.
Proprio in luce di questi fatti la presenza di Cage alla conferenza Sony non è stata affatto una sorpresa, al contrario, la stupefacente tech-demo di The Dark Sorcerer lo è stata sicuramente. Il video che riproponiamo qui è la versione integrale della dimostrazione tecnica di Quantic Dream su hardware PlayStation 4, la sua durata è di 12 minuti e il suo nome è, appunto, The Dark Sorcerer, una breve commedia scritta e diretta da David Cage.
Ad onor di correttezza, piuttosto che “tech demo” dovremmo chiamarlo corto, perché questo è la dimostrazione interpretata da David Gant nel ruolo dello Stregone, Carl Payne nei panni del Goblin, Christian Eriksen che recita nei panni del Demone (una sorta di attore feticcio per Cage, dato che è presente in tutti i suoi giochi da OMIKRON in poi), e infine David Gasman che interpreta il Regista.
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Approcciandosi a The Dark Sorcerer bisogna da subito e necessariamente elogiare i dati tecnici del corto: il set in cui ha luogo è composto da circa 1 milione di poligoni, ogni personaggio contiene invece appena poco meno di 1 milione di poligoni “tappezzati” da texture di un peso di 350 MB e circa 40 shader. Una caratteristica notevole della demo è il quantitativo di tecnologia impiegata: Physically Based Shaders, luci volumetriche, HDR completo, Color Grading, Physical Lenses ed effetti di traslucenza per riprodurre la pelle in modo credibile. Tutti i cambiamenti della luce sono calcolati in tempo reale, compresi gli effetti speciali che coinvolgono gli attori.
Sebbene nei giochi di Cage la tecnologia non è mai un aspetto di secondo piano, gli obiettivi che il game designer si pone in termini di script e struttura di gioco vera e propria rimangono al primo posto anche per il suo inedito titolo di nuova generazione. È un fatto che Cage e il suo team vorrebbero ora esplorare la possibilità di riprodurre il genere della commedia riprodotto in un videogioco. La necessità del team sarà quella di adattare la sua tecnologia e i suoi personaggi virtuali a questo scopo. Da parte sua Cage non è per nulla spaventato dalle (teoricamente) infinite potenzialità della nuova PS4, tanto da dichiarare con estrema fiducia:
“La qualità grafica ottenuta con relativamente poco sforzo è stato uno spettacolare miglioramento rispetto PS3”.
Cage non avrebbe mai messo in dubbio i grandi risultati possibili su PS4, di per se immaginabili semplicemente osservando le specifiche tecniche dell’hardware su cui sta lavorando, tuttavia sottolinea il fatto che
“dal lato delle specifiche tecniche, una cosa è comparare i numeri di poligoni per secondo, un’altra è vederli effettivamente su schermo”.
Sempre secondo il game designer di Beyond: Two Souls, su PS4 tutto sembra ottimo perché la macchina offre potenza che fino ad ora era totalmente inaccessibile. Quella che è un po’ la sensazione comune, e anche quella di David Cage, è che osservando la spettacolarità dei nuovi titoli next-gen si nota un
“avvicinarsi poco a poco al genere di qualità grafica che si ritrova nei film in Computer Graphics”.
L’engine impiegato su PS4 con The Dark Sorcerer è solo la prima forma di interazione e molte delle caratteristiche pianificate per la versione finale del motore non sono ancora state impiegate.
“Questo demo è solo un primo test che è abbastanza al di sotto della qualità visiva che speriamo di raggiungere nel nostro prossimo gioco”.
Parole che oggi fanno indubbiamente sognare e potrebbero sembrare persino frottole per il semplice fatto che la vicinanza di The Dark Sorcerer a questi livelli qualitativi è di per se già abbastanza sorprendente, ma se c’è un luogo comune più esatto in questi casi, allora è quello che la tecnologia è in grado di fare passi da gigante in relativamente poco tempo.
Il titolo in preparazione presso Quantic Dream non sarà correlato, se non per tecnologia e l’elemento della commedia, alla tech demo mostrata all’E3, ma basta lanciare uno sguardo al passato per ricordare altre due sorprendenti demo, poi ampiamente sorpassati in qualità dai rispettivi giochi, quali “The Casting” (i cui risultati sono sfociati in Heavy Rain) e “Kara” (la cui tecnologia si potrà apprezzare in Beyond: Two Souls). In entrambe queste due tech demo il team di Cage ha avuto la priorità di riuscire a trasmettere emozioni attraverso un videogioco, un obiettivo raggiunto non senza fatica e grazie anche al coinvolgimento di attori molto capaci. Proprio questa è una delle ragioni che hanno spinto Cage verso Ellen Page e William Dafoe nel suo Beyond: Two Souls.
La sfida che David Cage si è posto con PlayStation 4 non è meno ambiziosa della precedente: si sa, far ridere non è sempre così facile, figurarsi con un videogame.
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Gallery d’immagini di The Dark Sorcerer
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