Editoriale 07 Dic 2018

The Game Awards 2018 e gli eSports: i vincitori

Come ormai tutti saprete, questa notte si sono tenuti i The Game Awards 2018 che, come ogni anno, premiano gli sforzi dell’industria videoludica – trovate tutti i vincitori nel nostro articolo riassuntivo – ma non solo. Gli eSport sono stati tra protagonisti della serata, con premiazioni diversificate in ogni categoria, fatto che dimostra i pregi e i difetti di ogni titolo attivo dal punto di vista delle competizioni. Insomma, Fortnite la fa da padrone dal lato casual, ma gli eSport rispondono con numeri sempre più solidi, risultato dell’impegno costante delle diverse aziende attive nel settore.

Nei prossimi paragrafi intendo commentare quelli che sono stati i risultati, i vincitori e i vinti di questa edizione dei The Game Awards, buona lettura!

Best eSports Game: Overwatch

Uno dei risultati più inaspettati della serata, considerati gli avversari titanici che concorrevano per il premio: CS:GO, DOTA 2, Fortnite (perché?) e League of Legends. Blizzard si porta a casa una conferma: Overwatch è uno dei titoli più riusciti della casa, grazie ad un mix letale tra MOBA ed FPS che lo hanno reso unico – e copiatissimo – nel suo genere. Il fascino di Overwatch è quasi del tutto basato sulle competizioni, sui match competitivi che coinvolgono più dell’80% del’utenza. Un titolo sempre in espansione, che garantisce un refresh del meta stagionale, spingendo i giocatori a crescere, adattarsi, studiare le tattiche e i meta migliori per ogni stagione. Live Long and Prosper, Overwatch!

Ci sarebbero anche due parole da spendere sulla presenza diFortnite tra i titoli eSport, dove per eSport si intende competizioni videoludiche professionistiche. Un titolo mai come in questo caso fuori luogo, che sì ha cambiato radicalmente il mercato dei videogame, ma che poco ha da spartire col settore eSport. Non è un commento dato dalla mia personale avversione per Fortnite, quanto dal rispetto che provo per le discipline eSportive nella loro integrità, garantita anzitutto da titoli che necessitano di skill meccaniche e mentali sopra la media. Giocando a Fortnite e andando ben oltre la grafica cartoonesca, le skin e i balletti dei personaggi, scremando il superfluo resta un titolo basilare, dal bullet reg irregolare ed impreciso, senza alcuna spinta competitiva se non la sopravvivenza stessa durante la partita. Sarà anche divertente, ma sicuramente non fa parte degli eSport.

Best eSports Player – Presentato da Omen by HP: Dominique “SonicFox” McLean 

Poi arriva lui, l’offsider dei picchiaduro, il miglior giocatore di Injustice 2 del momento, che ha saputo spaziare negli anni tra altri titoli come Dead or Alive, Skullgirls, Under Night In-Birth e Marvel vs. Capcom Infinite. Uno dei pochi cyberatleti di colore nel settore dei picchiaduro, che negli anni ha saputo confermarsi come il migliore. Un premio meritato, anche considerati gli altri cyberatleti in gara, persone del calibro di JJoNak – il miglior Zenyatta main della Overwatch League – e Jian “Uzi” ZI-Hao – uno dei migliori player di League of Legends in circolazione, attualmente parte del team Royal Never Give Up. In una lista composta principalmente da cyberatleti asiatici, la vittoria va all’americano Sonic Fox, un simbolo per il futuro degli eSport mondiali?

Best eSports Team: Cloud9 (LoL)

Non c’è molto da stupirsi, i Cloud9 si confermano per la seconda volta consecutiva come il miglior team eSports 2018. Perché? Beh, anzitutto i Cloud9 sono la società eSportiva con l’introito maggiore tra le tante: hanno un valore di ben 318 milioni totali, vantano 11 team attivi e più di 90 giocatori sotto contratto. Una vera e propria società che da sola vanta quasi il doppio degli introiti di qualsiasi altra azienda di settore. Il loro team di League of Legends si conferma uno dei più forti al mondo, ed è composto principalmente da giocatori occidentali, una vera e propria vittoria considerato che League of Legends è sempre stato territorio dominato da team asiatici. E se il miglior team eSport sono i Cloud9, chi potrà mai essere il miglior allenatore se non Reapered, il loro coach? Una doppia vittoria densa di significato e di segnali alle altre società.

Best eSports Event: League of Legend World Championship

Era prevedibile vedere la finale mondiale di League of Legends aggiudicarsi la vittoria in questa categoria. Si tratta sicuramente del miglior evento annuale nel mondo degli eSport, che coinvolge milioni di spettatori di tutto il mondo, in uno stadio gremito di fan pronti a fare il tifo per il proprio team preferito. RioT quest’anno si è superata, con una cerimonia d’apertura degna delle Olimpiadi tradizionali, trascinata dalla hit dell’anno, complice il lancio dei nuovi champs di LoL: K/DA – POP/STARS (ft Madison Beer, (G)I-DLE, Jaira Burns). Con più di 105 milioni di visualizzazioni, il video è diventato subito virale ed ascoltato non solo dai fan del titolo. Un pezzo pop orecchiabile che resta subito in testa, che ha reso la cerimonia d’apertura un vero e proprio concerto. 

Best eSports Host: Eefje “Sjokz” Depoortere

League of Legends porta alla vittoria anche una delle migliori presentatrici del settore: Sjokz. Una vittoria vera e propria per il lato femminile degli eSport, spesso messo in ombra per favorire la controparte maschile. Sjokz è un esempio unico di competenza, intrattenimento e professionalità. Un punto di riferimento per le tantissime donne attive nel settore, e la sua storia dimostra che tutti possono farcela lavorando sodo. GG WP Sjokz!

Best eSports Moment: C9 Comeback Win In Triple OT vs FAZE (ELEAGUE)

Anche in questo caso i Cloud9 sanno rendersi protagonisti con una delle plays più belle dell’anno per quel che riguarda CS:GO (a proposito, sappiate che Valve lo ha reso free 2 play, è il momento di approfittarne!). Un incredibile comeback al cardiopalma, con una tripla di cecchino di Tarik “tarik” Celik che ha portato alla vittoria dei Cloud9 contro i FaZe. Potete vederlo nel video qui sopra, vi assicuro che è una delle migliori giocate a cui io abbia mai assistito.

In conclusione, anche quest anno League of Legends spadroneggia tra le premiazioni, sebbene il miglior titolo eSport si confermi essere Overwatch. Un segnale chiaro, rivolto soprattutto a Blizzard. Overwatch è un vero e proprio gioiello, crea entusiasmo e competizione, sa coinvolgere e mai annoiare, ma la domanda sorge spontanea: cosa potrebbe diventare questo titolo e tutto il suo ecosistema se il marketing e gli eventi ed esso legati venissero gestiti in maniera entusiastica e fantasiosa come RioT sa fare con League of Legends? Ai posteri e (a Jeff Kaplan) l’ardua sentenza.


 

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