Nei minuti che antecedono la già citata sequenza della conferenza, in realtà, le cose da vedere non sono moltissime: un architettura interna dal forte retrogusto alla Ico, un enorme cagnolone impaziente di raggiungere il padroncino al punto da prendere inutilmente a testate un cancello di ferro (che solleveremo subito dopo tirando una leva) e un panorama sopraelevato dell’eremo solitario, che sembra perdersi all’infinito tanto è vasto. Ma non passa un solo secondo senza che ci si meravigli di qualcosa, senza che il rapporto simbiotico di due creature così diverse una dall’altra tocchi il cuore al punto quasi da farci commuovere. Direzione artistica e colonna sonora, inutile dirlo, gettano altra benzina sul fuoco delle emozioni: ma chiunque conosca Fumito Ueda, dovrebbe essere abituato a queste cose.
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Tutto questo, e molto altro, è The Last Guardian: un ragazzino che cerca di insegnare ad un cucciolo a volare e che rischia la vita per eliminare dal suo sguardo un oggetto misterioso che lo impaurisce, un animale fedele che corre su una passerella insidiosissima non appena fiuta il pericolo e che, a sua volta, è disposto a sacrificarsi pur di mettere l’amico in salvo. Due vite che dipendono indissolubilmente una dall’altra, un’amicizia che trascende ogni vincolo di forma o di razza: ecco perché, almeno per oggi, riteniamo superfluo parlare di animazioni fluide ma migliorabili, di alcune scelte di design parzialmente anacronistiche o comunque in controtendenza rispetto agli standard attuali, o di un comparto grafico fortemente caratteristico (il meraviglioso stile Ueda si vedrebbe anche al buio) ma con buoni margini di miglioramento. Perché ok, saranno anche metriche di giudizio importanti: ma ogni tanto è utile anche lasciarsi cullare dalle proprie emozioni.
A costo di essere ripetitivi, ma non ricordiamo l’ultima volta in cui ci siamo commossi in questo modo per un videogioco. Troppi anni abbiamo atteso il ritorno di Fumito Ueda sul palcoscenico della Memorial Sports Arena, troppe volte abbiamo assistito alla Press Conference Sony col cuore in gola, sperando che il proverbiale annuncio bomba fosse davvero The Last Guardian. Ora che i tempi sono finalmente maturi, ora che la terza creatura di una delle menti più geniali dell’Industria è davvero realtà, permetteteci di tornare un po’ bambini sognanti con gli occhioni spalancati, che si mordono le labbra per la curiosità morbosa di saperne di più.
The Last Guardian sarà disponibile per PS4 in un giorno non meglio precisato del 2016. E pur avendolo atteso per più di un lustro, questi mesi che ci separano dal suo arrivo non ci sono mai sembrati così eterni.
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