Sony ha recentemente rimandato a data da destinarsi The Last of Us Part II, l’ultimo lavoro di Naughty Dog che è stato posticipato a causa dei “problemi logistici” dovuti all’attuale pandemia di Coronavirus. Per stemperare l’attesa qualcuno ha proposto il rilascio di un’eventuale demo che possa placare gli animi dei fan, e la risposta è arrivata direttamente da Neil Druckmann, game director del gioco.
Parlando al blogcast ufficiale di PlayStation, Druckmann ha spiegato che nonostante abbia ricevuto moltissime richieste di una demo, per lo studio il rilascio di questa “anticipazione” non è semplicemente fattibile. Druckmann ha spiegato che fare in modo che la stampa provi The Last of Us Part II a porte chiuse e rilasciare una demo al grande pubblico sono due cose molto diverse, prima di approfondire il fatto che dall’ultima volta che è stato mostrato alla stampa, The Last of Us Part II è cambiato molto.
Druckmann ha anche aggiunto che distribuire una demo ai giocatori in uno stato accettabile richiederebbe “un’enorme quantità di lavoro che non vogliamo far fare alla nostra squadra”, specificando che il tempo richiesto per preparare una demo sarà invece speso per ultimare il polish del gioco.
The Last of Us Part II era previsto per il 29 maggio 2020, ma è ora rinviato a data da destinarsi. Rimanete con noi per i prossimi aggiornamenti.
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