The Legend of Zelda: Skyward Sword HD – Recensione

The Legend of Zelda Skyward Sword ha ben dieci anni sulle spalle, visto che uscì nel 2011 sulla leggendaria Wii. Ne fu il canto del cigno, l’ultimo grande gioco di Nintendo prima di una lenta transizione che l’avrebbe vista concentrare i suoi sforzi su Wii U. Sappiamo tutti com’è andata a finire quella storia, ma qui è interessante fare un passo indietro ulteriore. Annunciato in occasione del 35° anniversario, The Legend of Zelda Skyward Sword HD è la riedizione per Nintendo Switch di quel capitolo tanto amato quanto contestato.

Ritornando a quel periodo, è indubbio che Wii avesse un rapporto di amore e odio con tanti giocatori. Il motion control non era universalmente apprezzato, tantomeno quando obbligatorio e parte integrante dell’esperienza. Skyward Sword non era Wii Sports, e la necessità di scendere a patti col suo sistema di controllo non andò bene a tutti. Questa è l’occasione del riscatto, di riscoprire The Legend of Zelda Skyward Sword con un piglio diverso. Più consapevole forse, anche dopo l’arrivo di Breath of the Wild.

The Legend of Zelda Skyward Sword HD recensione

The Legend of Zelda Skyward Sword HD è un capitolo estremamente classico, ed è bene dire fin da subito che non ritroverete la stessa esperienza o filosofia di Breath of the Wild. Quest’ultimo ne è diretta conseguenza, e anche se il capitolo del 2017 viene considerato uno standard o una fonte inesauribile di ispirazione per gli open world, alcune delle sue idee sono evoluzione di Skyward Sword. Una prospettiva interessante, che potrebbe stuzzicare chi non ha mai vissuto questo capitolo e si appresta a farlo per la prima volta.

The Legend of Zelda Skyward Sword HD è un’esperienza più godibile dell’originale

L’introduzione della stamina, ma anche l’equipaggiamento deteriorabile e la possibilità di migliorarlo: sono tanti gli elementi di contorno che hanno contaminato la classica esperienza adventure ed esplorativa di The Legend of Zelda con il genere GDR. Non più un eroe statico, ma un personaggio che esplorando può investire e migliorare gli elementi che ha a disposizione. Gli stessi oggetti “del dungeon” hanno percorsi di miglioramento opzionali ma utili nell’esperienza. Questo rendeva Skyward Sword un po’ più dinamico, nonostante avesse una filosofia di design di fondo piuttosto peculiare.

The Legend of Zelda Skyward Sword HD è un gioco pensato con la logica opposta a Breath of the Wild. I limiti tecnici di Wii costrinsero il team di Aonuma e Miyamoto giocare con la concezione stessa di dungeon e overworld. Se Breath of the Wild spingeva verso la libertà concessa al giocatore e all’esplorazione di un mondo vastissimo, Skyward Sword era (ed è) l’opposto. Un titolo centrato e lineare, diviso tra due mondi: quello del cielo, dove ha inizio l’avventura, e quello terrestre. Quest’ultimo è diviso in zone, concepite sostanzialmente come veri e propri dungeon aperti. I dungeon tradizionali sono presenti, ma anche il percorso per arrivarci è pensato come tale.

The Legend of Zelda Skyward Sword HD recensione

Scorciatoie, nemici, piccoli enigmi e la necessità di sfruttare al meglio ogni oggetto. La linearità di The Legend of Zelda Skyward Sword HD è per stessa concezione del team un nuovo modo di approcciare l’esperienza “tradizionale” di The Legend of Zelda. Il level design in questo senso è spesso brillante, soprattutto dopo la seconda metà. Alcuni dei dungeon migliori della saga sono presenti proprio qui, laddove una prima parte introduttiva offre spunti interessanti ma ancora troppo guidati. A tal proposito, uno dei difetti dell’originale era proprio la gestione del ritmo.

Spesso tedioso e ridondante, The Legend of Zelda Skyward Sword aveva grandi problemi nelle prime ore di gioco. Fortunatamente Nintendo ha rivisto un po’ di cose, eliminando alcuni dialoghi nel tutorial e rendendo sostanzialmente le prime esplorazioni più fluide. Fi, la nostra guida nel viaggio, è decisamente meno invadente e petulante, nonostante alcuni scampoli di quel “tenere per mano” il giocatore siano ancora ben visibili.

Il level design è spesso brillante

The Legend of Zelda Skyward Sword HD è un’esperienza più godibile dell’originale. Potrete saltare le cutscene, velocizzare il testo e avere un autosalvataggio frequente, così come la possibilità di salvare manualmente in tre diversi slot.

Il cambiamento più importante è però nel sistema di controllo, ora disponibile anche senza i sensori di movimento. Parliamo proprio di quello nuovo, pensato da Nintendo per essere giocato in modalità portatile o con il Pro Controller. Visto che Skyward Sword riportava il movimento della spada 1:1 al movimento del giocatore, si è affidato questo compito all’analogico destro. In questo modo, a spada sguainata il giocatore potrà indirizzare i colpi di Link direzionandolo con decisione.

The Legend of Zelda Skyward Sword HD

Grazie al lock-on dei nemici, questo permette in modo abbastanza efficace di non snaturare l’esperienza ma di renderla più tradizionale. Anche altre azioni contestuali di Link prima legate al movimento, sono state traslate su pad. Tutto sommato l’esperienza non ne risente, vista la novità di poter gestire la telecamera liberamente fuori dagli scontri premendo L e muovendo l’analogico. C’è da dire però che l’immediatezza ne risente parecchio, soprattutto in certe circostanze o con certi nemici. Insomma, una gradita aggiunta che richiede però un po’ di pazienza in più per essere interiorizzata.

The Legend of Zelda Skyward Sword HD è una grande avventura

Tutt’altro discorso per i Joy-Con, che ripropongono la stessa filosofia del Wiimote. I movimenti sono immediati e repentini, grazie all’ottima tecnologia contenuta dei controller di Switch. Gli scontri in The Legend of Zelda Skyward Sword HD si focalizzano meno sul tempismo degli attacchi, e più sulla necessità di leggere il nemico e colpire il suo punto debole (o scoperto) con il giusto movimento. Nessun The Legend of Zelda ha reso il combattimento così intenso e appagante, nonostante la possibilità di “romperlo” con movimenti troppo veloci possa rovinare l’immersione.

L’unico neo è la necessità di riposizionare il puntamento costantemente, vista la mancanza di una barra sensore come su Wii. Il sistema non sa in che posizione si trovi il Joy-Con, ma è un’inezia rispetto alla necessità di calibrare il Wiimote come in passato. The Legend of Zelda Skyward Sword HD è divertente in qualsiasi modo lo giochiate, ma non concedere una chance al motion control è un po’ mortificante.


Conclusioni

The Legend of Zelda Skyward Sword HD è una grande avventura, che narra le origini della saga e della sua mitologia. Per la prima volta nella saga i suoi personaggi vengono maggiormente caratterizzati, grazie anche ad un lavoro di cutscene egregio e ricco di personalità. Le prime incarnazioni di Link e Zelda danno vita ad un racconto epico ed emozionante, che pecca un po’ nella fasi introduttive. The Legend of Zelda Skyward Sword HD cerca di metterci una pezza, con un laborioso lavoro di quality of life che rende più fluido il primo approccio con questa avventura. Più fluido è anche il resto, con i 60fps in entrambe le modalità e un restauro HD piacevole ma piuttosto semplice. Il bellissimo stile acquerellato di Skyward Sword non si sposa benissimo col rigido dettaglio dell’alta definizione, ma è comunque piacevole alla vista.

The Legend of Zelda Skyward Sword offre tantissime ore di gioco, insieme ad un level design dei dungeon spesso stimolante e appagante. Gli elementi GDR e l’esplorazione di Oltrenuvola rendono Skyward Sword uno dei The Legend of Zelda tradizionali più interessanti degli ultimi anni, nonostante un senso di linearità e “vuotezza” che occasionalmente potrà apparire troppo stringente. Una bella e dovuta operazione di restauro di Nintendo, che ha reso più godibile e accessibile un titolo spesso dimenticato o bistrattato. Una bella avventura, che appartiene al passato ma che forse può farci apprezzare ancor di più il presente.

The Legend of Zelda Skyward Sword HD è disponibile da GameStopZing.

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