Colonia – Non è facile descrivere The Sojourn, in quanto è un videogioco che cerca di andare oltre la semplice consegna di una sfida o di qualche ora di divertimento. Cerca di consegnare un messaggio, di accompagnare i giocatori in un viaggio alla scoperta della verità sulla natura del mondo, dove tutto è duale, e attraverso il quale non si può avanzare senza accogliere sia luce che oscurità.
Riflessioni filosofiche a parte, The Sojourn è però un puzzle-game dalle meccaniche piuttosto interessanti, in grado di affascinare con i suoi elementi mistici e le sue ambientazioni dalle magnifiche colorazioni sature che si evolvono e differenziano durante i quattro capitoli che compongono la “storia” del gioco.
In attesa di vedere se Shifting Tides riuscirà a conquistare i giocatori con il suo viaggio spirituale, abbiamo dato un’occhiata generale al gioco e le premesse sembrano essere piuttosto buone.
Il design di The Sojourn è assai particolare, non staremo qui ad arguire se i suoi saturissimi colori e gli ambienti minimalisti siano belli o meno, ma non si può negare che siano di grande impatto, soprattutto accompagnate dall’animazione della formazione del percorso ogni volta che si entra in una nuova zona. Qua e là si trovano statue raffiguranti esseri umani, che raccontano una storia: ovviamente prese singolarmente non hanno un grande senso, se non quello di spiccare in un ambiente senza ornamenti.
Gli elementi presenti nei vari livelli sono infatti solo quelli necessari a completare i puzzle. La meccanica principale del gioco è l’alternanza tra il mondo di luce e quello di oscurità, al quale è possibile accedere e rimanere per un numero limitato di passi tramite delle piattaforme, oppure più avanti attraverso veri e propri portali. Alcuni elementi esistono o possono essere attivati solo nel mondo dell’oscurità, come per esempio i totem con i quali è possibile scambiarsi di posto (risparmiando così passi preziosi).
Tra portali, totem, arpe magiche, proiezioni astrali e quant’altro, gli elementi con cui lavorare non mancano di certo, nonostante questo il grado di sfida di The Sojourn rimane dubbio: certo si trattava di una dimostrazione, ma persino il livello sfida in cui siamo stati portati non ci ha impegnati per più di qualche minuto.
Ovviamente vista la natura del gioco un vero giudizio non può esimere dal viaggio completo, perciò è ancora presto per dire se Shifting Tides riuscirà o meno a conquistare i giocatori con questo progetto, anche visto che all’uscita mancano parecchi mesi (chissà quando nel 2019).
The Sojourn è un puzzle-game decisamente peculiare, dall’ambientazione minimalista ma affascinante e un’aura a dir poco mistica che lo permane. Gli sviluppatori hanno voluto creare un percorso che accompagnasse i giocatori in un viaggio di scoperta importante, tra luce e oscurità, e nel farlo hanno dato vita a dei puzzle intriganti. Gli elementi utilizzati presentano una certa armonia tra loro e non si può dire che non risultino interessanti, restano però dei dubbi sul grado di sfida del gioco che potrebbe rivelarsi un po’ basso. Nel complesso pensiamo che sia un titolo da tenere d’occhio, sia dal punto di vista stilistico che da quello più puro del gameplay.