Dagli studi di Telltale Games, creatori di capolavori come Sam & Max, Back to the Future e Tales of Monkey Island, arriva un DLC per un gioco che ha stregato un’intera generazione. The Walking Dead – a Telltale Games series, è uscito l’anno scorso come gioco Arcade per le varie piattaforme in circolazione, e si è rivelato sin da subito un successo strepitoso per la community videoludica. Come potrete notare dalla nostra recensione, il prodotto è stato di altissima qualità, tanto da meritare l’uscita nei negozi di una versione in supporto fisico anche nella tardiva Europa. Vincitore di più di 85 premi Gioco dell’Anno, il titolo ha presto ricevuto milioni di richieste di un seguito alla “prima stagione”, cosa che Telltale si è subito prodigata a creare. Nel frattempo la software house ha pensato bene di ingolosire i fans con un piccolo “boccone”, ovvero un breve DLC (DownLoadable Content) che va a collegare il primo gioco con la seconda stagione, di futura pubblicazione. “The Walking Dead: 400 Days“ è infatti un contenuto scaricabile per tutte le piattaforme, e servirà a introdurre cinque nuovi personaggi nella storia… Ma andiamo con ordine.
Lo ameranno: Gli amanti delle avventure grafiche e delle opere drammatiche da fine del mondo.
Lo odieranno: Chi considera “gioco con gli zombie” solo Left 4 Dead, Dead Island o Call of Duty Black Ops: Zombies.
E’ simile a: Heavy Rain, un’avventura grafica vecchio stile, Beyond: Two Souls.
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- Titolo: The Walking Dead: 400 Days
- Piattaforma: Xbox 360 (Xbox Live Arcade) (disponibile), PS3 (PlayStation Network) (dal 10 Luglio), PC/Mac (Steam / Telltale Games Store) (disponibile), iOS (dall’11 Luglio), PSVita (t.b.a.)
- Sviluppatore: Telltale Games
- Giocatori: 1
- Online / Contenuti : Contenuto scaricabile, necessità di possedere almeno il primo episodio di TWD.
- Lingua : Inglese (Parlato), Italiano (Testi)
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Cinque personaggi, cinque storie, 400 giorni: Storyboard
Il DLC che ci apprestiamo a giocare è ambientato nei primi 400 giorni della misteriosa epidemia che sta portando la popolazione mondiale a tramutarsi in creature assetate di sangue: per gli umani non c’è riposo, e una volta morta, ogni individuo si rialzerà dal sonno eterno per inseguire i poveri sopravvissuti e portarli nella tomba con sé. Durante The Walking Dead abbiamo seguito le avventure di Lee e Clementine, assieme ai vari compagni di viaggio che li hanno accompagnati in un crescendo di emozioni e colpi di scena strappalacrime. In questo episodio speciale invece vestiremo i panni di cinque diversi personaggi, nell’ordine che preferiremo, per scoprire cosa è successo in questo misero anno di tormenti, e per capire cosa ci aspetta nella prossima stagione del gioco, che Telltale ci ha cortesemente promesso. Alcuni di questi personaggi nomineranno anche qualche persona di nostra conoscenza, ed è inutile dire che il gioco verrà influenzato da eventuali salvataggi dei precedenti cinque capitoli, così come la seconda stagione futura verrà influenzata dai salvataggi di 400 Days.
Precisando che l’ordine con cui sceglieremo i personaggi da interpretare di volta in volta sarà a nostra discrezione (I have no mouth and I must scream insegna…), i malcapitati di cui seguiremo le vicende saranno delle persone molto diverse da loro, con una sola cosa in comune: la sopravvivenza. Il carcerato Vince, alle prese con i primi giorni dell’epidemia, attraversa lo stato a bordo di un bus del penitenziario, imbattendosi nei primi infetti. Una ragazza, Shel, che vive in una comunità apparentemente sicura assieme alla sorella ed altri sopravvissuti, presto dovrà affrontare la dura realtà della legge del più forte. L’ex tossicodipendente Bonnie, svolge il ruolo di terzo incomodo in una coppia di infelici americani sull’orlo di un divorzio. Russel, giovane studente afroamericano, incontra un balordo redneck che gli offre un passaggio lungo la strada e assieme affrontano una scomoda situazione. Intanto Wyatt, un fattone che viaggia assieme ad un altrettanto strambo individuo, si trova in fuga da dei misteriosi assalitori molto armati e poco propensi al dialogo.
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Da molte scelte derivano molte responsabilità: Gameplay, Graphics & Sound
Fortunatamente questo episodio possiede lo stesso sistema di gameplay e controlli dei precedenti: il gioco scorre come avventura grafica, tra quick-time event interattivi, esplorazione, dialoghi a scelta multipla, e ovviamente decisioni importantissime da effettuare in corsa. L’atmosfera è anch’essa coerente con il resto della serie, e ci riporta nelle desolate terre degli Stati Uniti d’America, dove il peggior pericolo per dei sopravvissuti a un’invasione zombie… sono gli altri sopravvissuti. La grafica in cell shading in stile fumetto è superba come sempre, e la drammaticità di ogni sguardo è accentuata da tratti sapienti di matita digitale che ci faranno presto affezionare ai protagonisti di questa seppur breve storia. Abbiamo definito la storia “breve” perchè purtroppo l’episodio dura a malapena un’ora e mezza, e la bravura di Telltale nel lasciarci calare nei panni dei protagonisti si rivela come sempre magistrale.
Anche in questo episodio bonus, come succedeva nella prima serie, ogni scelta influenza tutto il resto del gioco che ci apprestiamo ad affrontare, ma forse con quel qualcosa in più. Non ci addentreremo troppo nei dettagli per non creare spoiler, ma molte scelte, sopratutto quelle compiute in presenza di individui più giovani, influenzeranno persino il punto di vista di un personaggio nei confronti della vita stessa e nella fiducia verso il prossimo. Questo piccolo ma potente dettaglio apre tutta una serie di possibilità: che Telltale abbia voluto ancora più spingersi verso gli scenari con possibilità molteplici ed effettivamente diverse? Chi ha già giocato al primo gioco più volte saprà che alcune scelte diverse spesso portano comunque allo stesso risultato, solo ottenuto in modi diversi. Se la seconda stagione di The Walking Dead avrà la stessa profondità di questo 400 Days, ne vedremo delle belle.
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400 passi nella paura: In Conclusione…
La scarsa longevità di questo DLC porterà il giocatore a volerne subito di più. Telltale ha dato un nuovo senso alla parola “hype” (ovvero l’aumento del desiderio per qualcosa che deve ancora arrivare), senza affidarsi a inutili spot pubblicitari, cartelloni, tormentoni o “reveal screenshot” centellinati: con 400 Days ci fornisce, per 5 miseri euro, un motivo per ricominciare a pensare a The Walking Dead. Ci spinge a riflettere su come questo balordo gruppo di sopravvissuti possa restare in vita assieme (o divisi, chissà) e come possano incontrarsi i loro passi con quelli di eventuali sopravvissuti alla prima stagione. Ci sarà mai riposo per i nostri eroi? Ci sarà mai una fine all’epidemia?
Il fattore umano in The Walking Dead è la parte più importante e incalzante, gli zombie sono il pretesto per l’essere umano di mostrare la sua vera natura: una natura animale, selvaggia e bestiale. Spero di sbagliarmi, ma credo sia solo questione di tempo, e prima o poi tutti i nostri personaggi finiranno per distruggersi a vicenda. Oppure avranno una possibilità di dimostrare che la cura per il prossimo e la sopravvivenza in gruppo sono l’unico modo di andare avanti, e che l’amore vince sull’odio? Saremo noi giocatori a deciderlo, insieme a cosa sarà più giusto da insegnare ai più giovani, perché dalle nostre scelte dipenderà il loro futuro.
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