The Witcher Netflix, un film d’animazione in attesa della stagione 2?
La seconda stagione di The Witcher si farà attendere ancora parecchio, infatti dovrebbe arrivare solo nel 2021 “se non oltre“, come specificato dalla showrunnerLauren S. Hissrich.
I fan dello strigo avranno quindi un periodo di astinenza… ma non totale.
Sembra infatti che Netflix sia al lavoro su un film d’animazione chiamato The Witcher: Nightmare of the Wolf, e che sarà reso disponibile quest’anno prima dell’uscita della seconda stagione.
Questo spiegherebbe anche l’assenza di Henry Cavill durante alcune tappe del tour promozionale della prima stagione, infatti l’attore potrebbe essere stato impegnato nel doppiaggio di Geralt per il film.
Secondo le informazioni trapelate la trama sarà scritta da Beau DeMayo, autore del terzo episodio della serie e confermato anche per uno degli episodi della seconda stagione.
Non resta che attendere un eventuale annuncio ufficiale di Netflix, continuate a seguirci.
Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.
Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.
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