What’s yours… is mine!
Quello appena citato non è, per quanto verosimile, il nuovo slogan dell’agenzia delle entrate italiana… ma il messaggio subliminale con cui Square Enix ci ha introdotto, durante una presentazione a dir poco mozzafiato, all’imminente (oddio… manco tanto) ultimo capitolo di questo franchise oramai storico.
Condotti per mano da Steven Gallagher, capo produzione di Square Enix per il progetto Thief, abbiamo avuto la possibilità di osservare il livello di avanzamento di questo monumentale reboot di un franchise che affonda le radici negli oramai lontani anni 90.
Nei panni del “Master-Thief” Garrett ci avventureremo in una città in cui dei sobillatori hanno rovesciato l’ordine ordendo una vera e propria rivoluzione nei confronti del potere organizzato. Thief, coerentemente alle origini della serie, viene a configurarsi come uno stealth game di primissima caratura; a differenza delle precedenti incarnazioni Garret avrà però molteplici possibilità (chi ha detto next-gen?) per eludere la sorveglianza delle guardie: alla classica infiltrazione stealth sarà infatti affiancata la possibilità di diminuire il proprio livello di visibilità eliminando, ad esempio con delle “frecce di acqua”, le fonti di luce presenti nel mondo di gioco.
Appunto riguardo la mira (e in generale la concentrazione) del nostro antieroe ci viene introdotta la funzione di FOCUS, caratteristica che andrà ad aumentare il livello di attenzione di Garrett, permettendogli dunque di effettuare azioni più precise in una sorta di Time Freeze status. Compatibilmente ad altri stealth di alta caratura (chi ha detto Metal Gear Solid?) sarà necessario eliminare le tracce del proprio passaggio per mantenere un basso profilo ed evitare, così facendo, di esser scoperti: saremo dunque forzati a nascondere eventuali cadaveri e a chiudere porte da noi aperte mantenendo, alla stregua di un provetto Arsenio Lupin, l’anonimato.
La sopraccitata abilità “FOCUS” (una sorta di istinto primordiale insito nei ladri di alto livello) risulterà inoltre essere il fulcro delle meccaniche di gioco: dosandola saggiamente (in quanto limitata) potremo dunque borseggiare con accuratezza, trovare ingressi alternativi per evitare le ronde ed esaminare a fondo l’ambiente di gioco alla ricerca di indizi altrimenti non notificabili. La gestione di questa funzionalità ci permetterà inoltre di scassinare serrature con un meccanismo che ricorda, molto da vicino direi, quella vista in The Elder Scrolls: Morrowind e a sondare, per non incorrere in agguati, la presenza di eventuali nemici nelle stanze adiacenti.
Un graditissimo ritorno dal passato (direttamente dal capostipite di questa serie) è rappresentato dalla “Rope Arrow” (una sorta di rampino) che ci permetterà di raggiungere zone altrimenti non accessibili ed evadere da alcuni combattimenti: ricordiamoci sempre che Garrett, essendo un ladro, non brilla certo per potenzialità ed abilità combattive. Utilizzando il FOCUS in una sessione di combattimento sarà inoltre possibile accedere a Quick Time Events che ci permetteranno di mettere KO l’avversario di turno.
La conclusione di questa pirotecnica demo ha visto il nostro fido Garret fuggire da una città oramai cadente sotto i colpi della rivoluzione; il tempismo e la coordinazione dei monumenti avranno un valore importantissimo nell’economia del gameplay: un movimento anticipato o effettuato con ritardo potrà portare ad un perentorio game over nel corso di queste sessioni. Ad aiutarci giungerà, nemmeno a dirlo, il sempre presente FOCUS.
La demo da noi visionata, pur essendo tratta da un codice pre-alpha, girava in real time su una Playstation 4 lasciando intravedere un livello di ottimizzazione già prossimo alla perfezione sia in ambito grafico che quanto a giocabilità.
Ricordiamo a tutti che Thief vedrà la luce, non prima del 2014, per Ps4, Xbox One e PC!
Stay Tuned dunque per ulteriori aggiornamenti!!!
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