Una nuova Lara è in arrivo sui nostri schermi!
Dopo aver apprezzato la live demo di Tomb Raider nel corso del recente E3 e anche se l’uscita del titolo è prevista per Marzo 2013, pochi giorni fa siamo riusciti a mettere le mani sull’ultimo codice reso disponibile da Square Enix e ad intervistare Meagan Marie, Community Manager di Crystal Dynamics.
Trattandosi di un reboot, ci troviamo per ovvi motivi davanti ad un titolo completamente rinnovato, meno macchinoso rispetto al passato e forse, grazie a Square Enix, influenzato da alcuni elementi RPG per la crescita e il potenziamento del personaggio, per permetterci di scoprire le origini di una Lara Croft giovane, inesperta e molto più umana, in un certo senso “inedita”.
Il primo elemento fondamentale di questo nuovo Tomb Raider è sicuramente la spettacolarizzazione dell’azione narrata sullo schermo: nelle primissime fasi di gioco, ci ritroveremo dispersi su una non meglio precisata costa giapponese, dopo un turbolento naufragio e ci ritroveremo fin dai primi istanti di gioco ad avere a che fare con l’inesperienza di Lara. I movimenti della nostra eroina per antonomasia sono tutto fuorché fluidi e vedere davanti ai nostri occhi una Lara Croft spaventata ed infreddolita ci ha permesso di capire il netto taglio con il passato voluto da Eidos con la sua partnership con Crystal Dynamics.
Qualche anno fa, abbiamo avuto modo di apprezzare il fantastico Uncharted che seppur vantava una componente decisamente più action rispetto a Tomb Raider, trovava proprio in questa serie la sua ispirazione. Oggi, non sarebbe sbagliato affermare che le avventure di Lara siano leggermente influenzate dal suo diretto competitor. Infatti, nelle prime fasi di gioco, ci ritroveremo a doverci arrampicare sui rottami di un aereo per attraversare una cascata, per poi salire su un lungo e scosceso sentiero e questo piccolo intermezzo ci ha ricordato alcune scene già vissute da Nathan Drake. Ovviamente, Lara non si trova al meglio della sua condizione fisica: la sua corsa è lenta ed irregolare e per giungere al primo accampamento di fortuna dovrà affrontare un lungo percorso fatto di momenti spettacolari e di colpi di scena. Se Nathan Drake era un po’ troppo sfortunato, Lara lo è ancora di più ma riuscirà grazie alla sua innata risolutezza ad uscire vittoriosa dalle situazioni più difficili, mostrando però un lato decisamente più umano e coerente con la narrazione. Scordatevi dunque di avere tra le mani un personaggio da subito fluido, preparato e reattivo. Dovremo infatti avere a che fare con il già citato sistema di progressione del personaggio per arrivare ad avere una Lara più simile al passato per quanto riguarda i suoi movimenti e le sue abilità generiche.
Ad esempio, dopo il naufragio, nei primi momenti di gioco la nostra eroina sarà claudicante e una volta raggiunto il primo accampamento di fortuna, avremo bisogno di lasciar passare la nottata per fa sì che Lara possa tornare al meglio della sua forma fisica. Diverso è invece il discorso relativo al combat system del gioco: le abilità di combattimento di Lara appaiono da subito fluide ed efficaci. Anche se dovremo migliorarle tramite le Survival Skills, (che spaziano dai potenziamenti generici delle abilità, fino al crafting) permettendoci per la prima volta di creare un personaggio più adatto al nostro personale stile di gioco, ma ritroveremo sin dalle prime battute a risolvere senza troppi problemi le situazioni più difficili, sia contro gli avversari umani, sia con la fauna locale.
Almeno per il momento, l’impressione derivante dal nostro hands on è che gli elementi survival che ci sono stati mostrati negli ultimi mesi, siano utilizzati più per la narrazione della storia che per una reale necessità di sopravvivenza. La caccia ci permetterà di acquistare punti esperienza utili per accrescere le abilità di Lara: infatti, passata la prima notte sull’isola dovremo procurarci un arco che ritroveremo nei pressi del nostro accampamento e la prima battuta di caccia servirà a Lara per prendere confidenza con l’arma, più che per una questione di sopravvivenza. Il nostro personaggio lamenta di continuo i morsi della fame e si trova costretta ad uccidere un’alce per cibarsi, ma questo passaggio è stato creato per ottenere un elemento coerente con la narrazione, piuttosto che per una reale necessità. Non sarebbe sbagliato pensare che almeno ai livelli di difficoltà più bassi, tutti questi elementi non influenzino direttamente il personaggio, mentre probabilmente il team di sviluppo, permetterà un’influenza diretta e costante nel tempo ai livelli più alti di difficoltà.
Nonostante una mappa decisamente vasta, il titolo non è caratterizzato dall’ampia libertà tipica dei titoli in free roaming: come di consueto, dovremo trovare alcuni oggetti che ci permetteranno di accedere alle nuove aree e (anche se ad oggi non sono ancora stati svelati) dovremo risolvere i puzzle tipici della serie per proseguire lungo il nostro cammino, che rispetto al passato è caratterizzato da un ritmo narrativo decisamente più serrato ed intenso.
Le fasi di combattimento saranno caratterizzate da un misto di scontri corpo a corpo, azione stealth e da alcune sparatorie degne dei migliori TPS in circolazione. Durante alcuni momenti di esplorazione, le armi ci serviranno per farci strada lungo il nostro cammino abbattendo gli ostacoli ambientali, abbattendo magari con un fucile a pompa dei tronchi di legno, tramite alcuni quick time events mentre Lara si ritrova in balia della corrente di una cascata. Oltre alle già citate sparatorie contro gli avversari umani (che ad oggi risultano già ben caratterizzati da un’ottima varietà di animazioni e da una buona IA) i lupi e gli orsi locali, ci daranno parecchio filo da torcere e ci mettranno spesso e volentieri a vivere delle situazioni decisamente intense. Dopo una serie di eventi spettacolari (e decisamente bizzarri), Lara si ritroverà intrappolata ed inchiodata al suolo da una trappola per orsi. Ovviamente, saremo costretti a difenderci con le unghie e con i denti dagli attacchi di alcuni lupi che sbucheranno da tutte le direzioni, fiutando l’odore del sangue e della paura della giovane signorina Croft. Affrontando con successo questo evento, ci ritroveremo per la prima volta in contatto con il Dottor Whitman e con alcuni degli altri sopravvissuti al naufragio, che ci salveranno da morte certa.
E finalmente, ci siamo ritrovati a vivere la tanto contestata scena del tentato stupro di Lara. Ora, dopo averla vista con i miei occhi ho realizzato che le polemiche montate ad arte dalla stampa generalista americana, siano decisamente sterili quanto inutili. Una volta ritrovati i nostri compagni di sventura, avremo a che fare con un gruppo di mercenari che rapiranno la nostra Lara. Successivamente scoppierà una sparatoria e dovremo fuggire con le mani legate e senza armi. Ci ritroveremo ad affrontare il capo dela banda di malviventi con le mani legate, prima di lanciarci in un adrenalinico momento di azione stealth e la scena del tentato stupro, non è altro che un combattimento in quick time event, risolto dalla protagonista del gioco, con il trucco più antico ed efficace del mondo, ovvero una ginocchiata alle parti basse del malcapitato malvivente. Quindici secondi di azione, non giustificano tutte le polemiche post E3, forse sarebbe stato più giusto parlare della forza di una donna perfettamente in grado di difendersi da sola, piuttosto di un tentato stupro che fondamentalmente, non esiste se non tra le parole di una stampa mainstream decisamente bigotta.
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IN CONCLUSIONE…
La formula utilizzata da Crystal Dynamics risulta decisamente vincente: il reboot è un ottimo modo per svecchiare uno dei brand più famosi degli ultimi sedici anni e conferire nuova linfa vitale al titolo, dopo le non proprio eccellenti ultime incarnazioni della serie. L’impressione derivante dalla nostra prova è decisamente ottima: il ritmo serrato della narrazione, le sparatorie più concitate che mai e l’umanità della giovane Lara risultano decisamente coerenti con il livello che tutti i fans della serie si aspettano (ed esigono) dalla serie che ha creato l’eroina più popolare della storia contemporanea dei videogames. Se Squre Enix sarà in grado di mantenere la qualità mostrata fino ad oggi, avremo tra le mani a Marzo 2013, uno dei titoli migliori della serie grazie a tutte le novità introdotte da Crystal Dynamics, grazie alla spettacolarizzazione dell’azione sullo schermo e al minuzioso lavoro svolto dal team di sviluppo per caratterizzare Lara, come non l’avevamo mai vista! È proprio il caso di dirlo: Bentornata Lara Croft!
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