News 13 Mar 2013

Tomb Raider – La Recensione

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Lost in boops…

E’ più giovane, ma è meno esperta. E’ sempre agguerrita, ma sembra che ad ogni angolo spunti fuori un pericolo. E’ ancora più bella, ma ha anche qualche taglia in meno di reggiseno… L’archeologa più famosa e desiderata della storia dei videogames è tornata, siete pronti a sfidare la sorte con lei?

Lo ameranno: è Lara Croft, non si può non amarla. U_U

Lo odieranno: coloro che non apprezzano il salto indietro nel tempo per la nostra archeologa (ma fidatevi che sono veramente pochi :P).

E’ simile a: tutti i titoli della saga di Tomb Raider, con l’aggiunta di qualche spunto esterno.

Titolo: Tomb Raider

Piattaforma: Playstation 3, Xbox 360, Pc

Sviluppatore: Crystal Dynamics

Publisher: Square Enix

Giocatori: 1

Online: 2-8

Lingua: Italiano (Testi / Parlato)

TR - 1


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STORYBOARD

TR - 2Dare vita al reboot di una qualsiasi serie, è sempre una scommessa col destino, ma se il soggetto di questo reboot si trova ad essere una colonna portante della storia del mondo videoludico, la scommessa diventa quasi mortale. Di questo, Crystal Dynamics è pienamente consapevole, e del resto non è la prima volta che hanno a che fare con il mondo della signorina Croft. Autori infatti della trilogia Legend, Anniversary ed Underworld, e dello spin-off isometrico Lara Croft and the Guardian of Light, questi giovani californiani, provano a riportare la nostra Lara all’inizio della sua carriera, quando ancora inesperta ed insicura, intraprende la sua prima vera avventura.
Avremo così una Lara molto più umana di quella vista negli altri capitoli della serie, ancora priva forse di quella determinazione che la caratterizza. Ma era proprio su questo che puntava Crystal Dynamics, mostrare come la nostra eroina va piano piano a formare il suo carattere e le sue qualità, scoprendo dove andrà a trovare il suo coraggio, la sua intraprendenza e, perché no, anche la sua incoscienza.
Tornando alla storia principale, la nostra giovane Lara, non riesce ad avere nemmeno il tempo di capacitarsi di cosa potrebbe attenderla nel viaggio appena intrapreso, che la nave su cui si è imbarcata entra in una spaventosa tempesta e finisce per naufragare nel Triangolo del Drago. Con un po’ di fortuna, se possiamo chiamarla in questo modo, la nostra protagonista riesce a salvarsi dal naufragio, e si riprende proprio durante i primi momenti in cui gli altri superstiti, forse al limite del panico, organizzano i primi soccorsi. Ma i pericoli non sono ancora finiti, e mentre tenta di attirare l’attenzione dei suoi compagni, viene colpita, tramortita, catturata e rapita; decisamente per lei è stata una pessima giornata. Lara si ritrova così su un’isola poco ospitale, dall’atmosfera immersa tra una puntata di Lost ed una delle avventure del giovane Indiana Jones, con in mente la speranza di salvare i propri compagni di viaggio da una fine non proprio gradevole.

I collezionabili sparsi per tutta la mappa del gioco, vi sproneranno ad esplorare ogni angolo nascosto
I collezionabili sparsi per tutta la mappa del gioco, vi sproneranno ad esplorare ogni angolo nascosto

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GAMEPLAY

TR - 10Se quello che stavate cercando da anni è un action/adventure denso di suspance e colpi di scena, con un personaggio che non sia sempre il classico macho pieno di muscoli e di risorse, allora siete nel posto giusto. Con una nuova impostazione molto cinematografica, il nuovo Tomb Raider non scorda di mantenere comunque il gusto e l’atmosfera di quei giochi che un tempo erano i migliori in questo genere, trattenendo il giocatore incollato a guardare lo schermo (e non solo a fissare il fondoschiena di Lara). Preparatevi quindi ad ambientazioni scure ed inquietanti, alternate a spazi aperti e pieni di vegetazione, o a pareti scoscese su cui il rischio di cadere vi farà soffrire di vertigini. In parole povere, preparatevi a non avere mai un momento di tranquillità, soprattutto se si tiene conto anche degli scontri sia contro gli ospiti poco simpatici dell’isola, che con alcuni animaletti grossi e pelosi che, condimenti alla zampa, nutrono una certa voglia di assaggiare la nostra eroina.
Ci si ritroverà soli quindi (più o meno) su un’isola densa di pericoli, in un qualcosa che non può chiaramente essere definito proprio un free roaming, ma che di sicuro ci somiglia tanto. La caccia alle reliquie, ai documenti sparsi in giro ed alle sfide che il sistema proporrà, spingono il giocatore ad esplorare tutte le zone circostanti con minuziosa attenzione, alla ricerca di quei particolari che lo condurranno davanti a splendidi tesori o anche a insignificanti patacche.
Nel vostro girovagare, sparsi per l’isola, ci saranno dei piccoli accampamenti; il primo dove dovrete riportare la carne per nutrirvi all’inizio del gioco ne è un valido esempio. In questi luoghi di riposo e di ristoro, è sapientemente celato il menù di crescita e gestione del personaggio, dove si potranno assegnare i punti abilità guadagnati durante il gioco, migliorare il nostro equipaggiamento, ed usare il viaggio rapido per raggiungere le locazioni precedentemente visitate.
TR - 11A proposito di equipaggiamento, capiterà durante il gioco di trovare piccoli contenitori o casse leggermente più grandi, che contengono semplicemente dei materiali che andranno ad aumentare un utilissimo contatore. Questi, altri non sono che le materie prime (leggasi anche oggetti di recupero), che potranno essere usati per migliorare e modificare le attrezzature di Lara, comprese le armi ed il preziosissimo arco. Alcuni di questi contenitori saranno bella in vista e facili da raggiungere, per altri invece vi dovrete spremere un po’ di più le meningi, perché portarli a casa non sarà così semplice.
Raggiunto un numero sufficiente di materiali, il gioco vi avvertirà che un nuovo upgrade è disponibile, e non vi resterà che correre all’accampamento più vicino per entrarne in possesso. Tali upgrade, come vi abbiamo in un certo modo anticipato, possono essere applicati praticamente a quasi tutto quello che Lara usa per la sua sopravvivenza, come l’arco per esempio, che da semplice arma diventa uno strumento per creare addirittura nuovi passaggi, o più semplicemente come la piccozza, che se prima viene usata solo per aprire porte e casse, subito dopo vi permetterà perfino di scalare alcune pareti.
TR - 13Per quello che riguarda i combattimenti, altro elemento importante del gioco, avremo a disposizione tre livelli di difficoltà, sfortunatamente tutte accomunate da una IA che non brilla per scaltrezza. L’arco in questo frangente, a patto di riuscire a prendere la mano nel suo utilizzo, potrebbe essere il migliore mezzo per eliminare alcuni nemici senza generare eccessivo rumore, passando così inosservati tra le file nemiche. Meno aggressivi saranno invece cervi, corvi e conigli, che se uccisi ci doneranno solo preziosa esperienza per sbloccare ulteriori abilità. I lupi invece, sono un altro discorso. Compariranno nei momenti meno opportuni della nostra caccia ai collezionabili, e non essendo dotati di una torcia come alcuni dei nemici umani, saranno in certi casi più difficili da individuare.

Lupi... Non sono proprio animali da compagnia...
Lupi… Non sono proprio animali da compagnia…

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GRAPHIC & SOUND

TR - 14Le ambientazioni di questo nuovo Tomb Raider, sono di certo varie e ben realizzate, ed aiutano insieme ai toni ed al pathos della trama, a dare maggior coinvolgimento al giocatore, che in alcuni momenti rischia di soffrire insieme alla protagonista. Il livello grafico si attesta su un livello molto buono, specie se si tiene conto del fatto che alcune locazioni sono seriamente estese e complesse, necessitando quindi risorse ingenti che devono per forza di cose essere razionate. Chiaramente, in situazioni come queste, i problemi di collisione non possono essere evitati al cento per cento, ma fortunatamente non sono niente per cui gridare allo scandalo.
La colonna sonora fila liscia ed accompagna gli eventi in maniera adeguata, peccato però che in alcune situazioni troppo concitate o tese, rischi di inabissarsi passando inosservata (o inascoltata) a causa della concentrazione necessaria che viene richiesta al giocatore per superare un determinato passaggio.
Per quello che riguarda dialoghi e affini, dobbiamo purtroppo dire che non ci è stato concesso il piacere di ascoltare il doppiaggio della nuova Lara da parte di Benedetta Ponticelli, e questo perché la versione per la stampa da noi ricevuta non conteneva la localizzazione italiana. In compenso però, la versione nella lingua madre della nostra archeologa preferita, scorre tranquillamente, e trasmette al giocatore il pathos di quanto sta vivendo la protagonista.

Occhio a dove mettete le mani, specie se Lara non è del tutto d'accordo...
Occhio a dove mettete le mani, specie se Lara non è del tutto d’accordo…

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ONLINE & REPLAY

TR - 3Per quello che riguarda il comparto multiplayer, quattro sono le modalità principali: SOS, Scontro totale, Salvataggio e Guerra tra bande. In Scontro totale, si avrà un classico deathmatch tutti contro tutti, dove vince chi per primo raggiunge il numero di uccisioni previste o ne ha il numero maggiore al termine del tempo. Durante questa modalità, sarà possibile utilizzare la regola dell’Assassino. Se questa è attiva, quando un giocatore riesce ad effettuare cinque uccisioni di fila, diventa l’Assassino, ed una stella rossa compare sulla sua testa. Da quel momento, tutte le sue successive vittime non rientreranno in gioco finché lui non verrà ucciso a sua volta. Inoltre, nel caso in cui dovesse riuscire ad uccidere tutti gli avversari, l’Assassino vincerebbe automaticamente la partita.
Anche Guerra tra bande è una modalità di tipo deathmatch, solo che è a squadre. Le regole di vittoria sono pressoché identiche a quelle di Scontro finale, con le sole differenze che la regola dell’Assassino non è presente, e che ad ogni round le squadre invertono la fazione di appartenenza.
La modalità Salvataggio, è una specie di missione di scorta, dove la fazione dei Superstiti dovrà recuperare delle scorte mediche e portarle al deposito, mentre nel frattempo la fazione dei Solarii cercherà di impedirglielo.
Infine, nella modalità SOS, i Superstiti dovranno attivare delle ricetrasmittenti ed evitare che i Solarii ne recuperino le batterie. Chiaramente, il numero di successi necessari ai Superstiti per vincere la partita, sono inferiori a quelli che servono ai Solarii, e questo perché i compiti di difesa del kit o di attivazione delle ricetrasmittenti è leggermente più complessa che uccidere nemici o recuperare semplici batterie.
TR - 15Giocando all’impazzata nel multigiocatore, uccidendo i vostri avversari, completando azioni etc, guadagnerete punti esperienza (eh si, anche qui…), ed ogni volta che raggiungerete la quota prestabilita necessaria il vostro personaggio salirà di livello, accedendo così a nuove armi, skin ed abilità. Presente nel sistema di levelling anche il Prestigio, pratica che una volta raggiunto il level cap (60), vi permette di ripartire dal livello 1 omaggiandovi di un riconoscimento che indicherà quante volte avete “ricominciato da capo”.
La rigiocabilità infine, non è proprio il punto forte del titolo, ed a meno che non militiate tra le file degli Achievements/Trophies Hunter, difficilmente avrete voglia di rigiocarlo subito dopo averlo finito la prima volta. Un punto a sfavore in questo campo, lo segna forse la gestione delle difficoltà di gioco, che come vi abbiamo già detto sono in tutto tre. Il problema però non è tanto il loro numero, quanto il fatto che incidano solo sulla quantità di danni subiti dai nemici durante i combattimenti, lasciando inalterato tutto il resto.

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IN CONCLUSIONE

TR - 8Molti parlano di una vaga somiglianza tra questo titolo e l’ormai diretto concorrente sviluppato da Naughty Dog, ovvero Uncharted. Si è anche sentito rinominare il gioco come Tombcharted, o Unchraider, ma ad esser sincero, io non sono totalmente d’accordo su questa affermazione. Uncharted ha un percorso lineare, forse anche troppo, dove si ha un percorso obbligato che è necessario seguire, e dove, se si è attenti, si possono scovare preziose reliquie nascoste nella zona, che se missate non possono quasi mai essere recuperate. Un progresso quindi che tende a proseguire sempre e solo avanti in pratica, senza possibilità di vagare liberamente per i livelli, se non in casi del tutto eccezionali. Tomb Raider invece, parte in maniera differente. Lo svolgimento della trama anche qui è fondamentalmente lineare ma non obbligato. Reliquie, documenti e collezionabili vari, non sono sempre a portata di mano o sotto i piedi, ed inoltre, alcuni di questi non possono essere recuperati senza il giusto attrezzo. In aggiunta, grazie al viaggio rapido, è possibile spostarsi da un accampamento all’altro, raggiungendo zone che durante la storia abbiamo superato ormai da tempo immemore. Certo, sicuramente alcuni punti dei due titoli sono visibilmente in comune, e molti altri invece non lo sono, ma per quel che mi riguarda, ritengo che quello che conta sia il risultato finale, indipendentemente dall’ispirazione.
TR - 16Proseguendo, il comparto multiplayer può anche essere divertente, ma di sicuro è un’aggiunta di cui non si sarebbe sentita la mancanza. Del resto siamo abituati a vedere una Lara sola contro tutto e tutti, ed a noi è sempre bastato. La longevità del gioco vince la sua scommessa grazie alla durata della prima run, ma risulta poco sufficiente sul lato della rigiocabilità, minata tra l’altro da un livello di difficoltà forse troppo accessibile e con scarsa possibilità di sfida. Meglio invece per quel che riguarda la caratterizzazione e la crescita della protagonista, che si ritaglia sicuramente un posto d’onore nel cuore dei giocatori di questa gen, come “la sua futura se stessa” ha fatto nelle generazioni precedenti.
Tomb Raider risulta essere quindi un titolo che ha voluto osare sfidando la sorte, ed è riuscito a vincere grazie al lavoro ed all’impegno, di una squadra come quella di Crystal Dynamics, che ci ha regalato un titolo godibile, divertente ed emozionante. Keep calm and shoot this fu****g crow!!

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Secondo Parere di Sabrina “Sabu” Votano & Sara “Saruk” Duretto

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Siamo stati abituati per lunghi anni a una Lara fredda, sicura di sé, che non batte ciglio di fronte a giganteschi mostri antichi e dinosauri… figuriamoci esseri umani! Pur ammettendo che, senza la loro presenza che innescava meccanismi mortali, nessuna delle avventure dell’archeologa Lara avrebbe luogo. A pensarci bene, un tempio può essere infestato quanto volete e la nostra eroina non fa altro che da curiosa ospite, ma è l’uomo che ha sempre posto lo zampino per la creazione del caos, da cui ovviamente dobbiamo tirarcene fuori.
Square Enix ci propone proprio questo, a nostro modesto parere: creature leggendarie e temibili mostri vengono lasciati un attimo da parte, pur non scomparendo del tutto, per lasciare il palcoscenico all’umanità, con cui un’altrettanto realistica Lara dovrà scontrarsi. Ha perso molto e continua a perderlo, arrendersi? Giammai, stiamo parlando di una donna che farà ricordare il suo nome per gli anni a venire (nel nostro caso, negli anni passati), con una forte volontà e spirito di sopravvivenza. E’ proprio quello che ci viene proposto nel reboot / prequel Tomb Raider.
TR---17Tralasciando le argomentazioni filosofiche, però, i nostalgici della serie potrebbero non trovare piacevole la facilità di questo gioco: sono ormai terminati i tempi in cui bisognava fare attenzione al bordo delle strutture, o il vuoto era l’unico nostro destino, accompagnato ovviamente da una morte dolorosa. Ad oggi i bordi sono stati quasi del tutto eliminati o bloccati, in modo che la protagonista non cada mai, a meno che il giocatore sia così tanto sfrontato da farle fare un salto di troppo… Anche la difficoltà degli enigmi e le strutture in generale sono state semplificate, ciò potrebbe risultare una gioia per chi era stufo di troppe sporgenze non sempre facilmente raggiungibili. La difficoltà complessiva è calata moltissimo, ciò però non toglie che sia un gioco più che apprezzabile.
Non vorremmo dilungarci troppo sulla questione grafica e sonora: i nostri lettori (speriamo) sono più che consapevoli della qualità dei prodotti Square. L’umanità citata all’inizio si scorge senza fatica anche sulle espressioni dei personaggi, dolore, paura, determinazione e tutta una serie di sentimenti che i nipponici sanno tirare fuori molto bene nei loro lavori. Ci permettiamo di dire che tutta questa umanità non è stata portata allo stremo, ma sempre meglio di una Lara totalmente impassibile, no?
Per concludere, il titolo va provato senza troppi grattacapi, quali “non è Tomb Raider” o “Lara è una frignona”. Sono considerazioni possibili ma impossibili da accreditare prima di averlo provato. I reboot dei giorni nostri sono ovviamente attuali, ma ciò non significa che un gioco non possa essere gradevole o addirittura fantastico solo perché “non è quello di una volta”. Dateci un’occhiata!

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