Speciale 03 Lug 2024

Trigun, analisi dell’edizione home video di Anime Factory

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Chi incasserà la taglia da 60 miliardi di doppi dollari?

Trigun è un classico, o meglio, è un punto fermo per tutti coloro che hanno vissuto l’epoca d’oro (in Italia, si intende) dell’animazione giapponese, ovvero l’Anime Night di MTV. Dite la verità, vi ho fatto ritornare alla mente quello che fu un periodo indimenticabile, con tanti anime doppiati squisitamente in italiano che hanno cambiato, “nerdamente” parlando, le nostre vite di appassionati.

Anche se non ha avuto un eco mediatico, Trigun rimane un’opera di prim’ordine, un perfetto connubio tra western e steampunk con quel pizzico di sci-fi che tutto sommato non guasta: non a caso è stato pensato anche un convincente reboot disponibile su Crunchyroll (ve ne abbiamo parlato qui). 

Analizzare Trigun a distanza di 24 anni dalla messa in onda italiana potrebbe sembrare abbastanza anacronistico, e infatti mi limiterò semplicemente a parlarvene e mostrarvi l’edizione Limited Edition in DVD di Anime Factory (disponibile sul sito Fan Factory).

Si tratta di un cofanetto molto interessante che contiene tutti e 26 gli episodi completi, corredati da un booklet con i dettagli di ogni puntata. Avrei gradito una versione restaurata, sono sincero, magari su supporto Blu-ray e con audio migliorato. Tutto sommato però la qualità non è così terribile, tenendo in considerazione che questi episodi si trascinano più di due decadi di “esperienza”.

Il Tifone Umanoide è tornato: il primo uomo considerato una vera e propria calamità naturale.

©Yusuhiro Nightow/Shonengahosha. FlyingDog

Non solo Manga

Prodotto: Trigun
Durata:
615 minuti (Extra esclusi)
Regia:
Satoshi Nishimura
Versione:
Home Video DVD Limited Edition
Lingue e sottotitoli:
Italiano 2.0 Dolby Digital / Giapponese 2.0 Dolby Digital
Extra:
Opening/Ending Textless
Contenuti Extra:
3 Cards e Booklet
Prezzo:
49,99 €

L’analisi dell’edizione home video è stata realizzata grazie al gentile supporto di Plaion.


Analisi e impressioni

Capelli biondi, occhiali da sole e un cappotto di pelle (è pelle?) color rosso. Quest’uomo, Vash The Stampede, è già una leggenda vivente dato che ha una taglia di ben 60 miliardi di doppi dollari: ma non è tutto oro quel che luccica. Sono dicerie, ma questo non vuol dire che non sia un pistolero esperto, è solo che si ritrova coinvolto in un disastro dopo l’altro per qualche assurda coincidenza.

Senza farvi troppi spoiler (ma dopo più di 20 anni possono essere definiti tali?), Vash the Stampede è un plant, ovvero una particolare forma artificiale vivente di cui si servivano i coloni delle navi spaziali, ovviamente per produrre energia e alimentazione. Su Gunsmoke (pianeta su cui si sono trasferiti tutti dopo la morte della Terra) ha solo la fama del cattivo: Vash è un pacifista ed è convinto che nelle persone esista un animo gentile, certo, non proprio in tutte.

Questo arido mondo, riscaldato da ben due soli, è assurdamente affascinante, anche se non mancano momenti in cui bande di cattivoni di ogni genere assaltino città o razzino delle carovane per ottenerne dei vantaggi. Vash è sempre in agguato e, tra una ciambella e l’altra (e con il suo fare da cascamorto), ce la metterà sempre tutta per proteggere gli indifesi, apparendo talvolta come un completo citrullo, aspetto che manda su tutte le furie Meryl Stryfe (agente della società d’assicurazione Bernardelli).

La serie raccoglie molte storie (da uno a due episodi) e inserisce una buona varietà di personaggi iconici che non sono quasi mai ricorrenti nella trama principale. Si tratta comunque di un racconto in costante crescita, in cui Vash e compagni (come non citare il reverendo Wolfwood, Meryl e Milly) si ritroveranno in delle situazioni particolarmente dure, ma affrontate con toni comici e molto leggeri: Vash a volte sembra un Lupin in uno scenario post-apocalittico, e non sono poche le occasioni in cui ci si piega in due dalle risate.

Al tempo stesso il Tifone Umanoide rimane sempre gentile, determinato, coraggioso, fissando al tempo stesso un obiettivo importantissimo: portare pace e tranquillità al mondo. Proseguendo, si entrerà sempre più nel vivo nel passato del protagonista ed emergeranno degli inaspettati colpi di scena arricchiti da dei mirati flashback.

Insomma, senza raccontarvi troppo nel dettaglio, Trigun è un’opera molto particolare con un retrogusto western (a partire proprio dagli abiti e dalle ambientazioni) e steampunk: dopotutto, basta guardare la tecnologia per rendersene perfettamente conto. Non è un anime perfetto, questo è vero, però nonostante qualche piccola sbavatura tecnica può dire molto anche nel 2024: se non l’avete mai visto, dategli una possibilità.


Uno sguardo all’edizione

Trigun Limited Edition si presenta in un’edizione amaray con slipcase cartonato. Al centro troviamo Vash con la sua inimitabile pistola con Meryl e Milly pronte a dargli man forte. All’interno troveremo i 4 DVD con tutti e 26 gli episodi, 3 iconiche cartoline e un booklet con i riassunti di ogni episodio e bozzetti per la realizzazione dei personaggi.

Sono rimasto molto soddisfatto dei contenuti, anche se avrei preferito un’edizione restaurata e in alta definizione per quella che considero come una pietra miliare dell’animazione giapponese. Purtroppo la mancata “restaurazione” si nota parecchio su schermi particolarmente grandi. Il character design è quello più canonico degli anni ’80/’90, con ambientazioni assolate e paesaggi decisamente rustici.

Trigun Limited Edition è un’edizione convincente, un’ottima occasione di mettere in collezione uno degli anime più particolari degli ultimi 20 anni.


Trigun è un anime di natura episodica che potrei dividere in due parti: la prima caratterizzata da episodi autoconclusivi, ovvero delle avventure “stand-alone” ma ben intrecciate che ci permettono di scoprire il carattere del nostro eroe. La seconda invece alza il tiro e tesse la tela della storia in modo più maturo, raggiungendo dei picchi davvero molto alti per un anime.

Ovviamente il gusto è soggettivo, ma ogni appassionato di anime dovrebbe fare un salto nei saloon di Gunsmoke, assistere alle abilità di Vash migliori di Ethan Hunt in Mission Impossible, ma soprattutto farsi coinvolgere da una storia ben raccontata.

COSA NE PENSA IL NERD-O-METER?

L’edizione di Anime Factory, corredata da cartoline e booklet, è molto interessante. Insomma, se siete alla ricerca di una taglia cospicua, vi avverto: Vash The Stampede non è il “criminale” che vuole farci credere l’immaginario collettivo.


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