Trust GXT 890 Cada RGB

Trust GXT 890 Cada RGB – Recensione

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato delle Trust GXT 354 Creon, una delle periferiche con cui Trust (e nello specifico la sua divisione gaming) punta a far breccia nel cuore dei giocatori più esigenti, e in particolare quelli che provano a farsi strada nel gaming competitivo, o che si gettano nella mischia esclusivamente per “quel” brivido che solo una sfida faccia a faccia (si fa per dire) con un altro individuo in carne ed ossa sa regalare. Prima ancora delle cuffie, è la tastiera la “spada” di un ipotetico duello all’arma bianca, forse lo strumento più importante quando l’obiettivo è migliorare le prestazioni: del resto, se una mano è sul mouse a condurre l’orchestra, l’altra è per forza di cose a menar fendenti, o a lavorare come “motore” del proprio avatar.

E la “spada” che Trust propone ai giocatori è la sua Cada, con layout italiano e compatibile con il solo Windows, il cui nome completo (GXT 890 Cada RGB Mechanical Keyboard) non lascia adito a dubbi di sorta: è una tastiera meccanica con switch Outemu di colore rosso (una combinazione indicata proprio per il gaming), mentre “RGB” si riferisce ai 16,8 milioni di colori che è possibile combinare per dare un tocco esclusivo alla periferica, grazie ad una personalizzazione niente male.

Trust GXT 890 Cada RGB 1

Oltre alla conditio sine qua non degli switch rossi, non mancano all’appello nemmeno le feature principali che ogni tastiera da gaming degna di tale nome deve avere: l’anti-ghosting avanzato permette di premere in contemporanea tutti i tasti senza fatica o pericolo di mancata pressione di sorta, così da non rischiare di ritrovarsi nel bel mezzo della battaglia a colpire il vuoto, o peggio, a mostrare il fianco al nemico per una combinazione di tasti errata, e lo stesso vale per il “Gaming Mode”, grazie al quale è possibile disattivare il tasto Windows (così da ridurre al minimo le chance di premerlo per errore e ritrovarsi sul desktop durante la partita). Chiudono il cerchio una velocità di polling regolabile (125, 250, 500 e 1000Hz) e fino a 5 ms di risposta, con cui assicurarsi una maggior precisione in fase di pressione, con l’actuation point a 2 mm che permette di dare l’input fermandosi a metà, senza il bisogno di andare fino in fondo. C’è però da dire che i 50g di actuation force richiesti (per quanto la minima si fermi a 35g) affaticano e non poco durante l’utilizzo, risultando un pelo duri (complice anche il materiale dei tasti, che in compenso è di elevata qualità e resistente agli aloni). Un miglior “dosaggio” avrebbe velocizzato e reso più comodo l’utilizzo, segno che da questo punto di vista Trust deve ancora correggere il tiro (ma chi trova troppo “morbide” tastiere come le Cooler Master, che personalmente abbiamo trovato più scattanti e responsive, ci si troverà indubbiamente bene). E, nota a margine, abbiamo letteralmente odiato la scelta di “dimezzare” il tasto Enter e di posizionare nel punto in cui solitamente siamo soliti premerlo con il mignolo la “ù” (i primi tempi è stato un incubo, e lo testimoniano decine di chat WhatsApp, ndr).

Cada è un buon prodotto ma Trust deve ancora correggere il tiro

Anche esteticamente si poteva fare di più, e la prima nota stonata è la discutibile decisione di lasciare in bella vista le basi dei tasti: durante il normale utilizzo non lo si noterà più di tanto, ma basta allontanarsi un minimo dalla postazione, anche rilassandosi un secondo, per notare il bianco alla base degli switch, davvero poco gradevole. A peggiorare il tutto ci pensano gli unici due pro che una soluzione del genere dovrebbe portare con sé, qui tristemente ribaltati e trasformati in contro: risulta certamente più semplice pulirli, ma anche allo sporco di insinuarsi, e la retroilluminazione ha un’intensità così bassa da non beneficiare minimamente della cosa. E sempre lato estetico, se nel complesso fa la sua bella figura, merito dei bordi squadrati rivestiti in metallo (materiale di cui è composta la parte superiore della base della tastiera), che contribuiscono ad aumentarne solidità e resistenza (facendo salire il peso a poco più di un kg) circondano il matte black della Cada e del logo Trust in bella vista sul bordo anteriore, ad uno sguardo più approfondito al design di lettere e numeri sui tasti è inevitabile storcere il naso, in quanto non riescono proprio a valorizzare gli (al contrario) ottimi giochi di luce che la periferica di Trust è in grado di offrire, colpa forse della dimensione e dalla tipologia del font adottato. Le luci appaiono quindi come smorzate, e solo le splendide animazioni attivabili tramite software riescono a risollevare le sorti della Cada, almeno agli occhi di chi non bada solo alle prestazioni, ma anche al look aggressivo.

Trust GXT 890 Cada RGB

Al seguente link (segnalato nello scarno manuale cartaceo incluso nell’altrettanto scarna confezione – a proposito, il cavo, con uscita USB e lungo 1,60 m, non è rimovibile) è possibile scaricare, oltre ad un manuale più completo che illustra come sfruttare al meglio il software, anche il software stesso.

Trust GXT 890 Cada RGB 5

Come da tradizione (non solo di Trust, ma un po’ di tutti i produttori di periferiche, e nello specifico tastiere), sembra provenire direttamente dagli anni 90, ma in compenso fa il suo dovere: sono 3 i profili selezionabili (purtroppo solo tramite software e non premendo qualche utile combinazione – come nel caso di altre tastiere concorrenti), ognuno personalizzabile in lungo e in largo, sia dal punto di vista delle performance (grazie alle sempre preziose macro) che dell’estetica, e la possibilità di salvare (e caricare) profili permette chiaramente di crearne decine e decine, in base al software (con editing di foto, video e musica, Photoshop in primis, le macro sono una mano santa) o al gioco, e di attivarli quando necessario.

La retroilluminazione regolabile sui singoli tasti (per un totale di 10 diverse programmazioni) permette di valorizzare ulteriormente le macro (assegnando un colore specifico in base alla funzione, ad esempio), anche se sarà dura rinunciare ad una delle splendide animazioni pre-installate (ben 18, una più bella dell’altra) realizzate da Trust. Se però è la performance quello che cercate in una tastiera, potrete anche farne a meno, e concentrarvi piuttosto sulla creazione delle macro: grazie al Macro Manager potrete crearne di vostre, impostando anche loop (fino ad un massimo di 255) e di record delay, in base al modo in cui intendete utilizzarle, mentre cliccando sui singoli tasti dell’apposita interfaccia (potrete farlo con tutti i tasti della Cada, nessuno escluso), avrete la possibilità di riprogrammare ognuno di essi, associando un qualsiasi altro tasto, una Macro (purtroppo anche le combinazioni più basilari andranno “registrate”, rendendo il procedimento un po’ più macchinoso di quanto dovrebbe) o funzioni multimediali (e non, come mail e calcolatrice) preimpostate. Inutile sottolineare quanto utili siano le macro, tanto nel gaming quanto soprattutto in ambito lavorativo, fondamentali per dimezzare le tempistiche di tanti gesti che, nel bel mezzo di una partita, potrebbero persino comprometterne l’esito.

Conclusioni

La Trust GXT 890 Cada RGB è sicuramente un buon prodotto ma Trust deve ancora correggere il tiro su alcuni aspetti: alcune scelte discutibili (come l’idea di lasciare in bella vista le basi dei tasti che non apporta alcun beneficio effettivo, o il design degli stessi che smorza in parte la luminosità) ne minano il valore, nonostante la buona fattura generale o le ampie opzioni di personalizzazione, tanto nella retroilluminazione (le animazioni pre-caricate sono tante e una più bella dell’altra) quanto nelle macro, utili sia in un contesto lavorativo che puramente ludico.

All’atto pratico i tasti risultano un po’ duri e inclini al cigolio, e ci vorrà più del previsto per abituarcisi, ma se cercate una tastiera solida a cui donare un tocco totalmente personale senza spendere un capitale, potreste fare seriamente un pensierino sulla Cada.

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