News 28 Gen 2015

Ubisoft disattiva copie di Far Cry 4 vendute da alcuni distributori

Dopo l’aspra decisione di Ubisoft di cancellare dagli account Uplay tutti i giochi venduti da terze parti, ecco che anche Far Cry 4 viene incluso nel processo: questo riguarda i contenuti digitali acquistati da siti come G2A, ma anche semplicemente su eBay da venditori autonomi.

Il motivo di una tale decisione ricade sull’incertezza della provenienza dei codici, che a detta di G2A e G2Play sono stati regolarmente presi dalle scatole delle versioni retail e inclusi nel database. Il rischio è dunque che i codici siano stati rubati alle società che ne detenevano i veri diritti.

Nonostante Ubisoft sembri la prima ad aver attuato una politica simile, anche Devolver Digital aveva calato la scure su questi acquisti: già nel Maggio 2014, la società aveva dichiarato guerra a G2A, cancellando i codici acquistati tramite il sito “poiché illegittimi, non garantiti e non supportati”.

Si apre dunque il discorso dei rimborsi: gli utenti li chiedono a gran voce, dato che in fin dei conti anche loro si identificano nella parte lesa. Ubisoft si dichiara totalmente esente da questo compito, spingendo i giocatori a lamentarsi con G2A. Quest’ultima invece dice di non avere colpe e di voler verificare se le case produttrici possano essere responsabili del ritiro del codice, soprattutto nel caso in cui l’acquisto sia stato effettuato senza G2A Shield. Nonostante questo, la società sta lavorando alacremente per trovare una soluzione. Chi invece ha acquistato con la protezione riceverà un codice nuovo o l’intero rimborso del prezzo.

G2A.COM farà tutto il possibile per prevenire questo tipo di procedure in futuro ed escludere dal marketplace tutti gli intermediari responsabili per simili incidenti.

Ubisoft ha inoltre confermato che tutte le chiavi disattivate erano state acquistate in modo fraudolento utilizzando lo store di Origin. Da quel momento, EA ha eliminato dal proprio servizio tutti i titoli di Ubisoft, per prevenire ulteriori azioni simili nel futuro, finchè le acque non si saranno calmate.

In ogni caso, chi è finito in mezzo è il giocatore. Giusto cancellare dalla libreria un acquisto potenzialmente fraudolento, soprattutto senza preavviso? Anche i giocatori dovrebbero essere consapevoli delle loro azioni?


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