Stavolta dovremmo esserci. Dopo un (giustificato) rinvio, Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp è pronto ad invadere le vostre Nintendo Switch! Ma prima di arrivare alla data, annunciata ieri durante il Nintendo Direct con un trailer che mostra i protagonisti del gioco, ovvero Andy, Max e Sami, facciamo un passo indietro per spiegare a chi non lo sapesse ancora, da dove sbuca fuori questo doppio “Re-Boot”.
Partiamo col dire che dietro Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp c’è Intelligent System, creatori di un pilastro chiamato Fire Emblem. I giochi in questione uscirono su GameBoy Advance (a proposito, avete letto dei classici GBA in arrivo?) molti anni or sono, riprendendo in parte le meccaniche strategiche di Fire Emblem e rendendole molto più accessibili: Advance Wars (primo gioco della saga) è in sintesi uno strategico a turni con un’ambientazione ed un contesto narrativo molto leggeri, caratterizzato da una grafica pixellosa molto minimale. La forza del gioco sta in un gameplay immediato ma allo stesso tempo impegnativo ed appassionante, alla portata di chiunque abbia voglia di cimentarsi in uno strategico.
Nel mentre sono usciti altri tre capitoli, però l’ultimo, Dark Conflict (dai toni un po’ meno scanzonati), risale al lontano 2008: è per questo che i fan (come il sottoscritto) attendono con ansia Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp. Sicuramente si è perso quell’inconfondibile stile pixelloso (se però avete nostalgia, Wargroove è il titolo che fa per voi), ma novità come l’editor di mappe, il multiplayer online e locale tengono alto l’hype.
Ecco, ci sarà da aspettare fino al 21 aprile per poterci mettere le mani sopra, data non troppo vicina, ma nemmeno così lontana. Nel frattempo se non lo avete già fatto, potete prenotarlo da GameStop ed intrattenervi con le nostre live sul canale Twitch di GameStop Italia!
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E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!
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