News 06 Giu 2014

Una valigia per l’E3 #04 [Dex]

Dopo i fiumi di parole intrise di passione, quella vera da gamer nato, del nostro Icilio “Kaltmond” Bellanima, riprendiamo la macchina.

Destinazione: Ospedaletto Euganeo, 5 mila anime scarse di età media avanzata nell’allegra provincia di Padova. Obiettivo: la penna con più destrezza della redazione. Tanto che secondo il sottoscritto “DeX” sta per destrezza e non per Destro. Andiamo a chiederglielo?

Arrivati a Ospedaletto cerchiamo il nostro “DeX”. Abbiamo appuntamento in Piazza Pertini che troviamo subito. Ecco anche Alberto. Ci saluta e sottolinea subito che il giorno 6 giugno (oggi per chi legge) sarà così ardìto da farsi in treno tutto il lungo tragitto fino a casa del fustino redazionale Dix@n. Per questo motivo non si dice preoccupato del viaggio in aereo del giorno successivo: “Arriverò alla partenza ben allenato dopo questo tragitto in treno!”

Più pensieroso o emozionato?

Nessun pensiero – per ora, poi il giorno prima della partenza mi verrà la classica ansia… Emozionato come sempre, l’E3 è sempre l’E3, 50 mila persone dentro il Convention Center non le vedi tutti i giorni … Poi per un campagnolo come me tornare a Los Angeles è sempre un emozione…

Che ne pensi dei tuoi compagni di viaggio?

Che sono brutti, puzzano ed emettono rumori molesti. No dai, con alcuni dei compagni di squadra ho un rapporto di amicizia strepitoso, ci sentiamo praticamente tutti i giorni anche per questioni non legate ai videogiochi. Siamo grandi amici prima che colleghi, a parte quando mi trollano di comune accordo fingendo d’avermi rubato la promo di Watch_dogs. Ma a Los Angeles mi vendico…

Questo è il quarto anno che parteciperai all’E3. Come si affronta una fiera così?

Con delle scarpe molto, molto comode. Due anni fa ebbi la brillante idea di affrontare la fiera con le inseparabili Converse e dopo due giorni avevo così tante vesciche sui piedi che potevo venderle al chilo. Hai mai provato a chiedere “cerotti per vesciche” ad una drugstore californiana? Poi che dire, vestiti leggeri (che a Los Angeles ci sarà anche l’oceano, ma il caldo pomeridiano t’ammazza) e fotocamera sempre a portata di mano (per le standiste, che ti credi?). Food, beverages e bisogni primari si espletano prima di entrare al Convention Center: una volta nelle Hall sei in guerra…

Mentre sotto il profilo giornalistico?

Io appartengo ancora alla vecchia scuola, quindi pur viaggiando con portatile e iPad con tastiera bluetooth continuo a prendere appunti a carta e penna. Scrivo da cani, però è la soluzione più veloce che ho imparato (e ometto la prosopopea sulla scrittura abbreviata senza vocali e doppie, che ti farà anche andare più veloce in loco ma, quando è ora di scrivere il pezzo, tira fuori tutto il peggio che c’è in te). Poi ok, ci vuole precisione, rigore e rispetto per gli appuntamenti presi: tutto è scheduled, ci sono appuntamenti presi nell’ordine della mezzora, interviste da fare e giochi (magari terribili) da provare. E vanno fatti anche quelli, con la stessa “professionalità” con cui si affronta ogni tripla A del caso.

Raccontaci qualche curiosità delle passate edizioni a cui hai partecipato.

Oddio, in 3 edizioni ne ho viste parecchie. Mai bere con i russi di Wargaming, ad esempio (puoi essere molto bravo a bere, ma loro sono sicuramente migliori di te). Oppure non andare mai al booth di Ubisoft dicendo “ma sai che, quasi quasi, 4 salti col nuovo Just Dance me li farei pure?” – rischieresti di trovarti in un palco con una decina di ballerini intorno … Ah sì, giusto: ho ancora un conto in sospeso con Kojima per una foto con lui: è 3 anni che mi snobba beceramente e si gira dall’altro lato. Ma tranquilli che non demordo … La parte sulle standiste la omettiamo, che forse è meglio …

Lo scorso anno il protagonista era l’Hardware. Quest’anno?

Quest’anno, invece, la fiera verterà pesantemente sul software, dopo un’edizione quasi totalmente dedicata agli annunci hardware. Sia Sony che Microsoft non hanno ancora svelato le proprie carte per quanto riguarda triple A o esclusive significative: c’è qualche annuncio, qualche rumor, ma la carne non è stata ancora gettata sul fuoco come si deve. Immagino che questo E3 regalerà parecchie sorprese sotto quest’ottica: e magari pure qualche ritorno di titoli e personaggi dati troppe volte per morti…

Microsoft, ad esempio non ha aspettato la fiera di Los Angeles per comunicare il price cut togliendo Kinect dal bundle, pensi abbiano in serbo ancora qualcosa?

Mi auguro che abbiano concluso gli annunci relativi alla console in senso stretto, anche perché avanti di questo passo gli rimarrà soltanto da levare il pad e il lettore ottico. A parte questo, la partita 2014 si gioca sugli annunci e sui titoli – il famoso We got games  che TUTTI hanno detto milioni di volte ma che, al momento, è una mezza verità e una mezza bugia.

EA ha promesso un tripla A? Secondo te di cosa si tratta?

Ben più di una, a dire il vero. Un nuovo Dragon Age, Mirror’s Edge 2 (che io attendo tantissimo), Mass Effect 4, per non parlare dei brand squisitamente annuali come FIFA, MADDEN, NBA Live e NHL. In casa EA e soci non mancano certo le triple A: forse mancano le sorprese, se proprio vogliamo essere pignoli: qualche nuova IP non guasterebbe certo, anche se in cuor mio continuo a sperare nell’annuncio di un nuovo Dead Space che sia terrificante e claustrofobico come il primo.

Tu DeX sei tra coloro che sperano in un Mass Effect 4?

Ho amato il primo capitolo, mentre i sequel successivi pur avendoli completati non mi hanno entusiasmato allo stesso livello. Vediamo cosa si inventano, anche perché inserire un nuovo personaggio dopo tre iterazioni col vecchio Shephard da un lato può essere rischioso, specie per gli amanti incalliti della serie, dall’altro può però portare una ventata di novità interessanti. Lo terrò sicuramente sott’occhio, ma non è quello il mio “obiettivo”.

E Deep Silver che ne ha promessi addirittura 2?

Due triple A completamente nuove, stando a quanto affermato. Inizialmente pensavo a Saints Row e a Dead Island, ma se la voce relativa a IP inedite dovesse trovare conferma ne sarei ben lieto. In un panorama così inflazionato come quello dei videogiochi, specie negli ultimi 5 anni (dove annualità è quasi la parola d’ordine e sono sempre meno i titoli senza un numero) sarebbe un’autentica boccata di ossigeno.

Non posso non farti domande su Sony che salirà sul palco con titoli già noti e attesissimi come The Order 1886, DriveClub, The Last of US Remastered. Quali tra questi preferiresti vedere più nel dettaglio?

Infatti, parli con un Sonaro da generazioni, quindi potrei risponderti TUTTI. Vista la mia reticenza ai giochi di guida (sono una sega apocalittica) e considerando che TLoU l’ho finito almeno 7 volte, The Order 1886 è quello che al momento mi stuzzica di più. L’unico dubbio che mi rimane tuttavia è sul suo gameplay: a fronte di una grafica incredibile, le meccaniche di gioco mi sembrano un po’ troppo “abusate”. Che poi chissà, magari Sony ha astutamente mostrato soltanto quello che voleva farci vedere per sparare il cartuccione proprio all’E3.

Sarà Uncharted 4 la vera bomba Sony?

Molto probabilmente sì, anche se già da ora sto scommettendo a destra e a manca sull’annuncio di The Last Guardian. Se Sony non lo presenta sono rovinato…

Ubisoft è appena uscita con l’IP che tutti attendevano Watch Dogs. All’E3 saranno presentati i capitoli di Assassin’s Creed Unity e Comet. Credi che la saga abbia ancora qualcosa da dire in campo videoludico?

Assassin’s Creed è una bestia strana, poco da fare. Ho apprezzato il primo, amato la trilogia di Ezio, odiato il capitolo di Connor e, tutto sommato, mi son divertito molto con quello di Kenway. Quindi sì, ammetto di essere un giocatore regolare del brand e, nonostante tutto, finisco per divorare ogni nuovo capitolo che si affaccia sul mercato. Tuttavia non sono molto convinto dal fattore annualità, che secondo me rischia di snaturare la mission di un gioco e di uniformarne eccessivamente le meccaniche capitolo dopo capitolo. Quest’anno ci saranno addirittura due nuovi AC, rispettivamente old e next gen: e magari è presto per dirlo, ma ho come l’impressione che stiano mungendo un po’troppo …

Nintendo, come lo scorso anno, non salirà sul palco dell’E3 preferendo mostrarsi in una Direct dedicata. Perché secondo te?

Nintendo è sempre stata una compagnia sui generis, nel bene o nel male, e non è un caso se si tratta dell’azienda di videogiochi (e non solo) più longeva del pianeta. Non sono molto favorevole all’approccio Direct scelto da Iwata – anzi no, lo ammetto, mi fa alquanto incazzare. Considerando poi la situazione attuale di Wii U, non certo delle più rosee, una Press Conference come quelle di un tempo avrebbe sicuramente garantito un miglior ritorno di immagine. Quindi si, insomma, la mia risposta è un classico BOH.

Cosa sta preparando il buon Iwata per uscire dalla crisi?

A Nintendo serve un fandom di giocatori felici e convinti di aver acquistato la console giusta:  ma se continua ad avvolgere il proprio parco titoli nella nebbia, questo non succederà mai. Nemmeno con il nuovo progetto NFC (il cosiddetto “Skylander-Mario”) su cui tanto si è rumoreggiato.

Tornando a parlare delle tue emozioni in vista della fiera, che cosa ti lasci alle spalle volando verso Los Angeles?

Una scommessa vinta con delle persone che mi davano per “morto” e un paio di demoni che probabilmente aspetteranno il mio ritorno in aeroporto.

Che cosa senti di dire alla redazione di GameSoul che rimarrà in Italia?

Tranquilli, Los Angeles è brutta, piove sempre e le ragazze sono pure dei cessi. Quindi fortunati voi che potete (e dovete) lavorare comodamente da casa per dar supporto a quei poveri sventurati in trasferta. Che vi stanno invidiando tantissimo … (ok, apro l’ombrello per ripararmi dagli insulti)

Che cosa mette il DeX nella valigia per l’E3?

Sogni, anni di sogni. Anch’ io sono stato per anni uno di quelli che, nella settimana della fiera, tagliava ogni forma di rapporto sociale per chiudersi in camera, cuffie infilate nel cranio, a vedere lo streaming delle conferenze – chiedendomi se mai un giorno avrei mai visto Los Angeles e tutte quelle figure leggendarie che camminano nel Convention Center. Ogni mia valigia contiene quella speranza, quell’entusiasmo che ti scorre nelle vene quando vedi l’E3 così irraggiungibile e che di colpo pare scoppiare quando il tuo aereo è lì fuori che ti aspetta, pronto al decollo. Poi ovviamente lascerò in valigia molto spazio vuoto da occupare con quanti più gadget possibili: ma questa è un’altra storia.

Una promessa ai lettori di GameSoul.

Sarà un E3 memorabile, e noi siamo qui per renderlo ancora più memorabile. Rideremo, lavoreremo sodo, dormiremo pochissimo e andremo controvoglia a numerosi party esclusivi: ma avete la nostra parola che vi stupiremo.

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