Valkyria Chronicles Remastered – Recensione

Quella delle remastered è considerata da molti una piaga, un male da estirpare a colpi di nuove proprietà intellettuali e di innovazione. Peccato però che, come ogni medium, anche quello dei videogiochi è vittima dell’inesorabile scorrere del tempo, e come un libro ha bisogno di una ristampa, anche un videogioco ha bisogno di essere preso e rimaneggiato per affrontare il futuro e le nuove generazioni di giocatori.

Valkyria Chronicles è un titolo sfortunato, uscito su Playstation 3 nei primi anni di vita e si è affermato tra gli appassionati di strategici come un piccolo grande cult, un titolo capace di esprimere tutta la sapienza e la bellezza del videogioco giapponese, che però non ha riscontrato un successo commerciale esaltante, e si è perso nel limbo delle occasioni mancate. Un po’ per colpa di SEGA, un po’ per colpa nostra, giocatori spesso poco attenti e poco inclini alla scoperta di belle esperienze, presi come siamo dallo scoprire quale gioco apparirà sulla prossima cover di un Game Informer a caso. Questa Remastered si pone quindi due obiettivi: dare la possibilità a tutti di (ri)scoprire un titolo memorabile e, perché no, restituirgli un po’ di dignità perduta. 

Valkyria Chronicles_20160420190459

Valkyria Chronicles Remastered combatte quindi una “nuova” guerra, e lo fa stavolta su Playstation 4, dopo essere approdato miracolosamente su PC. Ambientato in una versione alternativa del 1935, il titolo ci getta in pasto alla seconda Grande Guerra europea, che si ridimensiona ma non perde la spietata crudeltà propria di un conflitto armato, fatto di trincee e di un costo in vite umane sempre troppo alto.

Da questo presupposto, parte la rivalsa della piccola repubblica indipendente della Gallia, coinvolta suo malgrado nel devastante conflitto che vede la Federazione Imperiale contro l’Alleanza Atlantica per il controllo della ragnite, un potente e prezioso minerale, una sorta di petrolio alternativo e come la storia ci insegna, perno su cui ruotano gli interessi dei singoli paesi. Proprio dalla Gallia, e dal piccolo paesino di Bruhl, ha inizio l’avventura di Alicia Melchiott e Welkin Gunther, due giovani uniti dalla guerra che andranno a comporre la Squadra numero 7, che sarà la nostra casa per le molte missioni che andremo ad affrontare.

Valkyria Chronicles Remastered, lungo l’arco di 18 capitoli, racconta non una, ma tante piccole e devastanti guerre

Con un sistema narrativo inusuale, il titolo racconta infatti non solo le storie di Alicia e Welkin, ma di tutta la squadra e dei suoi molteplici membri (tutto in inglese, purtroppo). Il tutto avviene attraverso la navigazione di un “libro” virtuale, da cui è possibile selezionare e guardare scene in motore di gioco dalla durata variabile, che andranno ad approfondire l’intricato tessuto narrativo, nonché a sviscerare le motivazioni ed i sentimenti dei suoi protagonisti. La scelta di dare in pasto al giocatore una sorta di visual novel interattiva (e giocabile) appare subito chiara: la complessità delle vicende, e del suo gameplay, va bilanciata con un sistema di “navigazione” chiaro ed efficace, affinché anche i giocatori meno avvezzi possano avere subito sott’occhio tutti gli elementi necessari a superare gli ostacoli (spesso ardui) che Valkyria Chronicles Remastered metterà loro davanti.

Così tra le pagine di questo libro, potremo gestire le nostre truppe, porgere rispetto ai caduti, scoprire retroscena sui tantissimi personaggi secondari, elaborare nuovi armamentari e allenare le nostre truppe. Elementi apparentemente di contorno che fanno da base per una costruzione narrativa che, anche a distanza di anni, ci ha emozionato come pochi altri titoli hanno saputo fare. Valkyria Chronicles Remastered, lungo l’arco di 18 capitoli, racconta non una, ma tante piccole e devastanti guerre. Per il diritto di costruire una famiglia, per il diritto di amare, e per la remota speranza che i fiori possano tornare a crescere sulla terra. Se non si fosse capito, i personaggi e le vicende raccontate in Valkyria Chronicles Remastered ci hanno emozionato, e già questo basterebbe a comprare non uno, ma un paio di biglietti, se non fosse che dietro a una grande storia, è necessario ci sia anche un grande gioco, e quanto fatto da SEGA è senza dubbio speciale, anche ad anni di distanza.

Valkyria Chronicles_20160418171143

Il titolo è a conti fatti uno strategico a turni di quelli piuttosto classici: si spostano i propri personaggi sulla mappa, si sfrutta l’ambiente a proprio vantaggio e si fa particolare attenzione ai turni dei nemici. Valkyria Chronicles però mescola un po’ le carte, con un doppio sistema che rende l’esperienza strategica sicuramente più “d’impatto” rispetto ai classici del genere. Se in una prima fase infatti si ha un quadro generale della mappa e del proprio posizionamento (oltre a quello dei nemici), nella seconda fase, quella in cui abbiamo posizionato e scelto le nostre truppe, si vanno a controllare direttamente i propri personaggi: ogni personaggio consuma un CP (punto comando) della squadra, e i suoi movimenti (i personaggi si controllano in terza persona sulla mappa) consumano AP, rendendo ogni movimento cruciale ed importantissimo per la riuscita della missione. Sarà poi possibile farli attaccare, lanciare bombe o cure per i compagni, ma tutto questo a seconda della propria classe di appartenenza. 5 classi disponibili (oltre alle “specializzazioni”: Scout, Shock Trooper, Lancer, Engineer e Sniper), che andranno a costituire il nostro ventaglio di opzioni strategiche da sfruttare con cautela e parsimonia.

Apprenderne le dinamiche è semplicissimo, ma farle proprie è tutt’altra storia

Ognuno di essi ha un differente equipaggiamento e, ovviamente, un differente ruolo. Un sapiente uso della mappa permette ai cecchini di togliere di mezzo agilmente tantissime truppe da terra, ma dimenticare i lancieri non è mai una mossa saggia, vista la loro efficacia contro i carri armati. Cosa sarebbe dopotutto una guerra, senza i suoi carri armati? Il giocatore non è fortunatamente privato di questo mezzo senza tempo, e a bordo del mitico Edelweiss potrà rivaleggiare contro le truppe dell’impero. Al di là delle molteplici personalizzazioni concesse, e dai differenti tipi di fuoco, un corretto uso (ad esempio per coprire le truppe senza riparo) rende il carro una risorsa indispensabile, a patto di farsi i conti in tasca, visto il doppio consumo di CP. Valkyria Chronicles, anche nella sua versione remastered, non è un titolo facile.

Apprenderne le dinamiche è semplicissimo, ma farle proprie è tutt’altra storia: giocarlo richiede una mente e un approccio strategico, poiché basta anche un piccolo errore a mandare in fumi un’intera missione. Non mancano picchi di difficoltà e qualche barlume di frustrazione, ma l’esperienza è così soddisfacente che vorrete vincere a tutti i costi, anche solo per scoprire fino a dove si spingeranno Alicia e Welkin per ritornare a casa.

Come ogni Remastered che si rispetti, anche Valkyria Chronicles ha dalla sua una serie di novità interessanti, su tutte i freschissimi 60 fotogrammi al secondo e la risoluzione a 1080p, rendendo lo splendido motore Canvas una vera e propria gioia per gli occhi anche dopo tanti anni. Lo stile artistico delicato ed i colori sfumati rendono il titolo SEGA quasi immortale, ed è evidente come il tutto non sembri invecchiato poi così male. Insieme a questa sostanziale novità, che si riflette anche sull’esperienza ludica in sé, sono inclusi nel pacchetto tutti i contenuti scaricabili rilasciati in passato (tra cui una modalità Expert) e il pieno supporto ai trofei, memore di un passato in cui (vi ricordate?) Playstation 3 non aveva ancora platini e ori.

Conclusioni

Valkyria Chronicles Remastered è un’edizione pregevole, venduta ad un prezzo estremamente concorrenziale che non può mancare nella vostra collezione. Che siate amanti degli strategici a turni o delle belle storie poco importa, perché una volta entrati nell’avventura di Alicia e Welkin difficilmente vorrete uscirne. Una guerra battuta a colpi di cannoni e mortai, di strategie impossibili e di quel pizzico di follia che solo i giapponesi sanno infondere nelle loro opere. Un’esperienza travolgente, spesso difficile, che vi lascerà in più di un’occasione a bocca aperta, grazie alle molteplici possibilità concesse dal sistema di gioco e dai suoi personaggi, meravigliosamente caratterizzati nel loro approcciarsi alla guerra, nella loro ricerca di umanità in un mondo che conosce solo follia e sacrificio, e dell’ultima grande speranza che muove i cuori degli uomini in una giostra di sangue senza fine: l’amore, che sia per la famiglia o per una persona ben precisa, non importa.

La Remastered è riuscita quindi a dare dignità ad un titolo già speciale di suo? Senza dubbio: 1080p, 60 fps, supporto ai trofei e i contenuti extra già presenti su disco, il tutto al prezzo budget di 24€. Se non è un atto d’amore questo, verso una perla dimenticata, non sappiamo proprio cosa possa esserlo. Alicia e Welkin aspettano voi.

  • Good
    Narrazione emozionante Gameplay profondo ma semplice Buon level design
  • Bad
    Alcuni passaggi frustranti
  • 8.5
  • Good
    Narrazione emozionante Gameplay profondo ma semplice Buon level design
  • Bad
    Alcuni passaggi frustranti
  • 8.5

Commenti