19 Ago 2016

Vampyr – Anteprima gamescom 2016

Colonia – Il sangue scorre dentro ognuno di noi, spesso distingue il nostro retaggio e la nostra classe sociale: blu, rosso, ma agli occhi e all’olfatto di un vampiro non esiste differenza, siamo tutti prede. Jonathan Reid, protagonista di Vampyr, vive questo conflitto, dilaniato dalla sua duplice natura di dottore e di mostro, in una sporca e dilaniata Londra che ha più che mai bisogno di persone come lui.

Siamo nel 1918 dopotutto, la febbre spagnola imperversa tra le strade della città e i ragazzi di Dontnod Games (che già abbiamo apprezzato con Remember Me e Life is Strange), in collaborazione con Focus Home Interactive, hanno intenzione di dare vita ad un’esperienza ruolistica dal forte spessore narrativo, tra scelte e dilemmi (morali e non) a cui il giocatore dovrà dare risposta.

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Nel corso della presentazione a porte chiuse abbiamo quindi assistito ad un lungo ed interessante scorcio della città di Londra, strutturata come un semi open world a macro aree, con una forte impronta verso la narrazione, come i ragazzi di Dontnod ci hanno abituato: il gioco pone infatti molta enfasi su questo aspetto, ed insieme alla classica ruota dei dialoghi abbiamo alcune interessanti meccaniche legate a doppio filo con la natura di vampiro di Jonathan. Il sistema di livellamento si basa infatti su tre aspetti fondamentali: combattimento, quest e il dare sfogo alla propria natura di vampiro, succhiando il sangue dagli NPC. Seguendo l’ultima strada, si guadagneranno punti esperienza più facilmente, ma si andrà a minare quelli che sono alcuni equilibri dei distretti, oltre che ampliando la misteriosa piaga del vampirismo per la città di Londra.

Vampyr sfrutta questo escamotage per permettere al giocatore di plasmare la propria storia e quella dei cittadini di Londra, tutti analizzabili tramite un’abilità speciale del nostro protagonista e con un background personale, che ci permetterà di effettuare le nostre scelte con cognizione di causa, magari influenzando altri personaggi o portandoci a compiere una nuova linea narrativa secondaria.

Ad esempio, ci è stato mostrato un dialogo con un NPC, scelto dagli sviluppatori come vittima di turno: attraverso la sua osservazione, siamo riusciti a comprendere alcune sue debolezze. L’intenzione era quella di farsi invitare a casa, rispettando la leggenda che i vampiri debbano essere invitati ad entrare in casa prima di poterlo effettivamente fare. Un tocco di classe, purtroppo fallito a causa della poca influenza di Jonathan.

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La trama, dai primi scorci che abbiamo potuto vedere, appare in linea con le produzioni Dontnod: c’è tanta carne a fuoco e i misteri sono tanti, e la scrittura ci è sembrata piuttosto convincente anche in questa sede. Il cammino di Jonathan ci porterà a scontrarci contro un’antica setta di cacciatori di vampiri, e con una razza di vampiri primordiale dalle origini sconosciute, apparentemente legata a doppio filo con la nota epidemia di influenza spagnola. Ne siamo rimasti affascinati e incuriositi, soprattutto sapendo la cura riposta in questo aspetto da parte di Dontnod Games.

Gli sviluppatori hanno quindi mostrato un’altra meccanica, il Mesmerize, una sorta di controllo mentale che soggioga le menti deboli e le costringe ad eseguire i nostri ordini. Il sistema, in questo senso, funziona alla grande, e l’integrazione degli aspetti narrativi è sicuramente la parte più entusiasmante dell’intero pacchetto. Questo perché il sistema di combattimento ci è purtroppo parso un po’ scarno, con il doppio uso di armi contundenti e pistole, in un combat system in tempo reale grezzo e sicuramente bisognoso di miglioramenti. Ciò non toglie che si trattava di una pre-alpha, è che il titolo ha ancora un abbondante anno per rifinire tutti i suoi aspetti.

Discorso analogo per la componente tecnica, sicuramente indietro rispetto agli standard, che però allo stadio attuale compensa con una grande atmosfera e direzione artistica ed un doppiaggio convincente. Le texture sono piuttosto povere, e la modellazione poligonale è sicuramente uno degli aspetti più discutibili dell’intera presentazione visiva. Ma, di nuovo, si tratta di una pre-alpha e il beneficio del dubbio è assolutamente legittimo.

La storia di Jonathan Reid sembra riservare grandi sorprese

Vampyr è un progetto interessante, e il primo tentativo di Dontnod di cambiare registro e genere, proponendo un action gdr dal concept originale e affascinante. La storia di Jonathan Reid sembra riservare grandi sorprese e soprattutto grande profondità, con un sistema di quest secondarie e di gestione degli NPC (oltre che della città) ricco di possibilità e sicuramente fortissimo per quanto riguarda la rigiocabilità.

C’è da lavorare ancora tanto sul combat system e sulla componente grafica, ma a separarci dalla release manca un anno, e le prospettive per un titolo di grande rilievo ci sono tutte: forza Dontnod!

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