- Una delle prime immagini “prototipo”
E’ finalmente arrivato il momento del primo Museo videoludico italiano?
L’Italia è piena di appassionati giocatori, di campioni internazionali, di ottimi giornalisti e storiche testate, ma sapete cosa manca?
Un Museo. Di videogiochi.
Esatto: checché ne dicano i perbenisti della Domenica, i benpensanti del Bar dello Sport o vostra madre, i videogiochi sono cultura, sono arte e hanno una dignità, ben più di tanta altra immondizia che ci viene propinata ogni giorno.
Ecco perché nell’estate di 2 anni fa, il sottoscritto e un manipolo di appassionati (tra cui il collega Giovanni “Dix@n” Tomaselli) ci dirigemmo pieni di speranze verso l’Università di Tor Vergata, per assistere ad una delle varie presentazioni del progetto ViGaMus.
La location capitolina non era casuale: il museo infatti avrà luogo proprio a Roma (più precisamente in Via Sabotino).
Dopo tutto questo tempo però, si erano ormai perse le tracce di questo interessante progetto, che prevedeva oltre 120 pezzi originali di storia del gaming in grado di farci rivivere ogni singolo momento, dalla creazione del primo chip agli ultimi ritrovati tecnologici, sdoganando il concetto di “cultura videoludica“. Magari un punto di inizio per sviluppare una vera e propria “scena”, con tanto di team di sviluppo (sono troppo pochi in un paese pieno di menti brillanti come il nostro), con uno Stato che non teme di sovvenzionare un tipo alternativo di cultura, ma anche per smetterla con i luoghi comuni di chi sminuisce un passatempo (che spesso passatempo non è) così piacevole e spesso in grado di nutrire lo stesso spirito di chi impugna un joypad.
Per un bel po’ di tempo c’è stato solo silenzio intorno al progetto, unito a qualche illazione. Accogliamo quindi con piacere il comunicato presente sul sito ufficiale, in cui viene annunciato l’inizio dei lavori e l’apertura prevista per il 20 Ottobre, sperando sia quella definitiva!
1000 mq di esposizione permanente, 120 pezzi di storia, area “interattiva”, tonnellate di aneddoti e info sulla storia del gaming: tutto questo nel ViGaMus, Museo del Videogioco di Roma, patrocinato da Roma Capitale e frutto della collaborazione tra varie associazioni, in primis AIOMI (il Movimento per la Cultura del Videogioco) ma anche l’Università di Tor Vergata.
“Il primo Museo del Videogioco d’Italia è finalmente in dirittura di arrivo” – ha commentato Raoul Carbone, Amministratore del VIGAMUS – “Credo che il 20 Ottobre sarà una data storica per tutti i videogiocatori italiani”.
“Il VIGAMUS diventerà il centro nevralgico per la promozione della cultura del Videogioco” – hanno aggiunto Marco Accordi Rickards ed Eliana Bentivegna, rispettivamente Direttore e Responsabile Scientifico del VIGAMUS – “Grazie alla partecipazione a EFGAMP, la federazione europea di musei, archivi e progetti di preservazione videoludica, il Museo sarà inoltre al centro di un importante network europeo”.
Sul sito ufficiale troverete tutte le info utili, prezzo del biglietto, contatti e quant’altro, quindi non esitate a visitarlo, ma è chiaro che GameSoul seguirà il progetto con la cura necessaria, data l’importanza di una tale iniziativa.
Speriamo quindi che stavolta il ViGaMus prenda vita per davvero, dopo la temporanea défaillance!
Stay tuned!
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Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.
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