Los Angeles. Warhammer 40’000 appartiene a quella categoria di brand forti ai quali è facile affezionarsi, vuoi per l’estrema dose di “ignoranti mazzate” che fanno praticamente da slogan ad ogni titolo ad esso collegato, vuoi per la passione per le miniature pittate di Games Workshop che ha colto molti di noi sin dal periodo adolescenziale. Non è una sorpresa quindi che dopo la ottima doppietta di RTS Dawn of War e Dawn of War II, che hanno visto scontrarsi tutti i più famosi eserciti di Warhammer 40’000, i fan iniziassero a richiedere un nuovo episodio. Purtroppo però, data la pessima situazione finanziaria di THQ, il gioco promesso non vide mai la luce. Fino ad ora.
Dopo anni di silenzio infatti, lo strategico più sanguinario e caotico di sempre sta per tornare sui nostri computer. Dawn Of War III è finalmente realtà, ed il suo annuncio, avvenuto circa un mese fa, ha mandato letteralmente in brodo di giuggiole tutti gli appassionati di Warhammer 40’000 e gli amanti di Games Workshop. Il titolo di Relic Entertainment ci porterà sull’oscuro e cupo pianeta di Acheron, dove la guerra è continua. L’esercito del possente Orko Kapoguerra Gorgutz, le armate della veggente Eldar Macha e le truppe Space Marine comandate da Gabriel Angelos si contendono la supremazia e la sopravvivenza. A fare ritorno in questo nuovo capitolo saranno i più famosi personaggi che hanno caratterizzato la storia di Dawn of War, più nuove facce tratte direttamente dall’oscuro universo di Warhammer 40’000. Quasi a voler ricalcare il successo incredibile del primissimo titolo della serie, questo capitolo promette battaglie su scala enormi, alle quali l’originale Dawn of War ci ha abituati, unite alla caratterizzazione ed alla personalizzazione degli eroi che aveva contraddistinto Dawn of War II.
Per l’imperatore
Ci appare davanti agli occhi il gelido pianeta di Acheron, una delle ambientazioni principali che fungeranno da background per la campagna di Dawn Of War III. Rivediamo immediatamente uno dei personaggi più iconici dell’intera serie: Gabriel Angelos, capitano della terza compagnia degli Angeli Sanguinari, uno dei capitoli più temuti e potenti degli Space Marines dell’Imperatore dell’Umanità. Come nel precedente capitolo, Dawn Of War II, la personalizzazione degli eroi acquisisce un’importanza fondamentale: Gabriel è dotato di mosse uniche che gli permettono di interagire con l’ambiente circostante, come il devastare il terreno ghiacciato con una possente martellata o distruggere il bordo di un crepaccio gelato per spedire all’altro mondo gli ignari avversari.
E sono gli Eldar i principali antagonisti di questa missione sul desolato Acheron: inizialmente facciamo avanzare il nerboruto Gabriel attraverso le fila delle truppe nemiche, spazzandole vie con diversi colpi specifici della nostra unità eroica, come il balzo della fede, che getta a terra le unità avversarie, o un colpo rotante di martello che infligge ingenti danni a tutte le truppe circostanti. Ben presto il nostro coraggioso capitano si troverà però soverchiato dalle forze nemiche, ed è qui che entra in gioco una delle più grosse novità di questa ultima iterazione del franchise.
Stiamo parlando di una immensa unità titanica guidata da Lady Solaria, una forte donna appartenente alla Sorellanza, in grado di spazzare via intere legioni di nemici con le sue doppie mitragliatrici gatling, due lanciafiamme per gli scontri più ravvicinati ed una batteria lanciamissili in grado di sparare sei volte e decimare i nemici con una violenza inaudita. Questo tipo di unità testimonia la volontà di Relic di creare un campo di battaglia di dimensioni enormi, nel quale fare muovere un ingente numero di truppe superiore a tutto ciò che abbiamo visto in passato nella serie. Grazie alla presenza di titani, unità eroiche e tanta (ma tanta) guerra, Dawn of War III entusiasma fan e neofiti del genere, appassionando tutti gli amanti dei prodotti Games Workshop. Come nel primissimo capitolo faranno ritorno inoltre le meccaniche di base building che ci permetteranno di costruire la nostra armata e iniziare la guerra più violenta e vasta mai vista prima in un capitolo di Dawn of War.
Tornano anche i “listening post“, o punti di interesse da catturare per generare risorse ed alimentare la nostra base. Proprio come in Dawn of War I infatti, possiamo iniziare la costruzione del nostro avamposto per generare truppe, mech, e carri armati. Questo “ritorno alle origini” della serie rappresenta un punto fondamentale del gameplay, che ben si sposa con le meccaniche tattiche degli RTS moderni. Altro fattore degno di nota è la presenza delle coperture dinamiche (direttamente dal secondo capitolo della saga), ovvero punti strategici da conquistare con le nostre truppe, che ci daranno un vantaggio tattico sugli avversari.
Dawn of War III entusiasma fan e neofiti del genere
La demo si è conclusa con un colpo spettacolare portato a termine dalla nave spaziale degli Space Marine, la Dauntless, che grazie ad un’abilità speciale di Gabriel Angelos potrà sparare un devastante raggio della morte direttamente sul campo di battaglia, ma c’è di più: noi potremo controllarlo con il mouse per non lasciare assolutamente scampo al nemico. La build che abbiamo avuto modo di osservare era una versione pre-alpha del gioco, ed è sembrata già abbastanza solida e sicuramente ben animata. L’ibrido fra primo e secondo capitolo della serie pare ben realizzato da Relic Entertainment, e nonostante manchi ancora parecchio all’uscita siamo abbastanza convinti che Dawn of War III si rivelerà un’aggiunta imprescindibile alla libreria degli appassionati dell’universo oscuro di Games Workshop.