The “Next Big Thing” oppure un’occasione mancata?
I Day-One dei videogiochi più attesi lasciano sempre, dentro ogni gamer che si rispetti, una sensazione “frizzante“, in cui aspettative, sogni e pura dipendenza videoludica si mescolano, spingendo a fantasticare su ciò che sarà possibile compiere all’interno di quel nuovo (o già familiare) mondo concepito dal team di turno.
Il Day-One di una console è un qualcosa di ancor più prezioso, data la rarità con cui un simile evento si manifesta, ma soprattutto le nuove opportunità che la piattaforma in arrivo porterà (si spera) con sé.
Wii U esce quest’oggi ed ha un solo obiettivo in mente: far tornare all’ovile gli hardcore gamers, i nintendari old-school, dopo l’esodo in massa causato da Wii. La deriva casual degli ultimi anni (non solo della fetta di mercato Nintendo, in realtà) a suon di balli e canti ha fatto inevitabilmente storcere il naso ai dipendenti da action/adventure e platform che consumavano i tasti dei pad sin dai tempi del NES, attirati dalle proposte alternative della concorrenza (e soprattutto dalla potenza tecnica di Xbox 360 e PlayStation 3).
Le premesse ci sono tutte: l’attracco al mondo dell’HD, il tocco Nintendo sempre al suo posto ed una line-up di lancio matura e quasi interamente votata al third-party, con tanto di esclusive 18+ (vedi ZombiU) ma senza rinunciare a Mario e al classico ed intoccabile Pantheon (Nintendo Land) in grado di attrarre a sé anche gli odiatissimi giocatori della Domenica.
Come andrà a finire non lo sappiamo, di certo possiamo invitarvi a meditare sul futuro della nuova generazione di console dando un’occhiata all’ottimo editoriale del nostro Diego “Neko” Conti, ma quello che vogliamo sapere al momento è: cosa ne pensate VOI, utenti di GameSoul, di Wii U?
Rispondete al nostro sondaggio!
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Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.
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Leggi i suoi articoliTraduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.
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