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I cingolati sulla “Next-Gen”?
Per chi non lo conoscesse, World of Tanks è fondamentalmente un gioco di carri armati per computer, della seconda guerra mondiale o poco dopo, dalle modeste velleità simulative. In sostanza è una brillante combinazione di generi tra loro diversi, rendendo difficile etichettarlo. Si tratta di un MMO action-shooter con forti elementi strategici e ruolistici. Controllerete direttamente il vostro carro armato mediante una visuale in prima o terza persona e dovrete essere abili a mirare e sparare con precisione e tempismo. Ancor più importante sono le scelte “tattico-strategiche” ed il gioco di squadra: non c’è posto per eroi solitari, giustamente destinati a durare poco.
Victor Kislyi, il CEO di Wargaming, ha lasciato la porta aperta al possibile approdo di World of Tanks su Xbox One, a condizione che la base di console installate sia adeguatamente ampia:
“Non vedo ragione per escludere l’arrivo di questo titolo sulla nuova console Microsoft, ma, per prima cosa, aspettiamo che escano e, punto secondo, facciamo in modo che l’utenza sia “importante”. Vogliamo milioni di giocatori connessi, quandi è meglio aspettare che l’Xbox One prenda piede.”
Se si pensa che il team di sviluppo è abituato a numeri come 77 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui più del 75% “non sborsa niente” per giocare grazie all’impostazione “free-to-play”, il discorso non fa una piega.
Ricapitolando: per il momento, World of Tanks è previsto su Xbox 360, dove potrà contare su una base installata già importante, ma l’idea di spostarsi su Xbox One non è assolutamente esclusa dagli sviluppatori.
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