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WRC 10 – Recensione

WRC 10 (potete acquistarlo su GameStop grazie a questo link) non è adatto a chi non è intenzionato ad investire parte del proprio tempo in un complesso apprendistato. Non è il classico gioco da far provare agli amici per una partita veloce, né può propriamente definirsi un piacevole passatempo con cui distendersi al termine di una lunga giornata lavorativa.

Esattamente come gli altri rappresentati di questa serie dedicata alle competizioni di rally, serve non poco tempo per padroneggiare un gameplay che tende al realismo più spietato, al punto che qualsiasi elemento sullo schermo sembra voglia fare di tutto per umiliare, quasi eliminare fisicamente l’utente di turno. Ogni buca, dosso, curva, nasconde un’occasione per mandare in fumo la propria prova. La scelta delle gomme può rivelarsi fatale se non si fanno i conti con le condizioni del meteo e con il tipo di terreno che si incontrerà durante la tappa. La stessa auto che si guida, molto spesso, sembra più un cavallo imbizzarrito che tenta in ogni modo di mandarvi a gambe all’aria, piuttosto che una fedele compagna con cui tagliare il traguardo nel minor tempo possibile.

Per tirare in ballo il solito paragone, WRC 10 è il Dark Souls delle simulazioni di guida, con tornanti e frenate da dosare con estrema precisione al posto di mostri e boss di fine livello.

Il gioco, beninteso, tenta in qualche modo di mettere a proprio agio il neofita. Ci sono diversi livelli di difficoltà selezionabili e non mancano svariati aiuti alla guida. Ciononostante non aspettatevi in nessun caso che WRC 10 si tramuti in una sorta di Forza Horizon. Mettere una gomma fuori dal sentiero si tramuta in una violenta sbandata. Dosare male l’acceleratore in uscita di curva significa imparare a proprie spese il concetto di sovrasterzo. Ignorare le indicazioni del navigatore è un errore che i principianti pagheranno a carissimo prezzo.

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Pur totalmente digiuni da qualsiasi competizione di rally vista dal vivo o in tv, imparerete molto presto a vostre spese il raccapricciante significato di parole come dosso, neve, tornante.

Purtroppo, chi si è già fatto il manico con WRC 9 impiegherà pochissimo tempo ad accorgersi che davvero poco è cambiato in questa nuova iterazione della saga. Se il lontano spettro di Codemasters, pronta a soffiare a Kylotonn i diritti del World Rally Championship nel 2023, idealmente avrebbe dovuto spingere gli sviluppatori francesi a dare il meglio di loro, almeno per capitalizzare il più possibile, alla prova dei fatti la sensazione è, al contrario, quello di un team che ha già tirato i remi in barca e che lascia passivamente alla corrente il compito di trascinare il brand verso altri lidi.

Il sistema di guida, lo avrete già capito, è senza alcun dubbio sublime, capace di mandare in brodo di giuggiole chi cerca un certo grado di realismo ed intransigenza. Purtroppo, gli ormai cronici problemi al motore fisico sporcano qui e lì la maestria sfoggiata degli sviluppatori di Kylotonn. Visto il contesto, gli esagerati ribaltamenti a cui si assiste di tanto in tanto, le collisioni contro rocce invisibili, le vistose e surreali sbandate di cui si è protagonisti in certi frangenti, sono sbavature che balzano tanto più all’occhio, infrangendo la sensazione di avere a che fare con una scrupolosa simulazione.

L’unica voce del menù principale inedita è legata al cinquantesimo anniversario del campionato World Rally Championship, che cade proprio quest’anno

Ciò che è peggio, giocato su PlayStation 5, WRC 10 sfigura e non poco. Se i modelli delle auto convincono e si lasciano apprezzare, scenari riprodotti con texture dalla rivedibile risoluzione ed elementi di contorno presi in prestito da un qualsiasi hardware di un paio di generazioni fa, indispettiscono quasi quanto il fastidioso tearing che in certe prove rende davvero difficile guidare senza farsi cogliere da un impeto d’ira.

La produzione Nacon si lascia giocare, insomma, ma non mancano piccole perplessità che sbiadiscono e diluiscono l’innegabile qualità del sistema di controllo.

Tali lodi, tuttavia, valgono solo quando si utilizza il controller come sistema di input. Utilizzando un Logitech G923 TRUEFORCE, difatti, siamo rimasti lievemente delusi non solo dal feedback impresso dal volante, non sempre coerente con quanto accade in pista, ma in generale dalla scarsa prontezza con cui i comandi vengono impartiti all’auto, un lievissimo ritardo che rende inutilmente faticoso il controllo di un mezzo già di per sé imbizzarrito e capriccioso. Il fascino (e anche il piacere, beninteso) di guidare con un volante resta, ma non appena si apprende che si possono ottenere risultati migliori, con la metà della fatica, con il controller, in molti metteranno da parte pedaliere e periferiche affini.

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Purtroppo anche sul fronte delle modalità di gioco presenti non si annotano grandi novità. La Carriera, in cui gestire e far progredire anche il proprio team a suon di vittorie, torna in tutto il suo splendore; le tappe singole forniscono un divertimento rapido ed immediato; gli eventi giornalieri offrono a cadenza regolare nuovi spunti e sfide; tornei e prove singole online sfameranno il videogiocatore competitivo che alberga dentro di voi; l’editor delle livree vi permetterà di dare libero sfogo alla vostra vena creativa.

WRC 10 è un più che discreto simulatore di rally

C’è molto da fare, a ben vedere, ma nulla che già non fosse presente in WRC 9. L’unica voce del menù principale inedita è legata al cinquantesimo anniversario del campionato World Rally Championship, che cade proprio quest’anno. Al suo interno, poco a sorpresa, troverete una serie di prove che rievocano tappe storiche, da affrontare ovviamente con leggendarie auto dei bei tempi andati. Il grado di varietà è ampio, le macchine disponibili scalderanno il cuore degli appassionati (la Delta Integrale non manca, tranquilli), ma purtroppo Kylotonn ha deciso di incatenare questa modalità alla Carriera: solo progredendo in quel frangente, sbloccherete nuovi eventi, scelta che di fatto costringe gli appassionati a proseguire su un sentiero ben definito.

Conclusioni

WRC 10 è un più che discreto simulatore di rally. Preso singolarmente, è un titolo con molte modalità di gioco, impreziosito da un sistema di controllo ed un motore fisico che concorrono a restituire un ottimo grado di realismo.

Impegnativa e tutt’altro che immediata, la produzione Nacon veicola un’esperienza poco accondiscendente verso il videogiocatore. Prima di trarne le prime grandi soddisfazioni, serve un po’ di apprendistato, molta pratica, un pizzico di fiducia nelle proprie capacità.

Guidare è soddisfacente e divertente, ma WRC 10 è anche afflitto da alcune problematiche. Chi preferisce giocare con il volante andrà incontro ad un sistema di controllo non proprio ottimizzato per questa tipologia di periferiche. Il motore fisico di tanto in tanto si imbizzarrisce. Graficamente, soprattutto su next-gen, il titolo lascia a desiderare. Non si notano chissà quali novità rispetto al diretto predecessore.

Una simulazione insomma che fa il suo dovere, più adagiandosi sui risultati conseguiti dalle passate iterazioni, che per meriti propri. Un valido acquisto se siete fan del rally e siete al primo contatto con la saga di Kylotonn.

Potete acquistare WRC 10 direttamente sullo shop online di GameStop!