Toccata con mano l’ultima fatica dei Milestone!
La passata GamesCom ha rappresentato l’occasione, per noi di Gamestop, di testare in prima persona l’ultima fatica dell’italianissimo sviluppatore “Milestone”, autore, tra gli altri, del gradevole MUD: FIM Motocross World Championship (da noi recensito su questi lidi…): stiamo parlando di World Rally Championship 3!
La terza incarnazione di questo popolare franchise rappresenta una specie di “reboot” per la stessa basandosi, per la prima volta nella serie, sul motore grafico-fisico “Spike”, sviluppato internamente dai Milestone: maggiore qualità grafica, maggiore accuratezza nella resa finale dei modelli 3d dei veicoli e ampie possibilità di personalizzazione (grafico-motoristica NdDix@n) degli stessi sono gli emblemi dell’innovazione proposta da questo cambio in corsa!
La build provata in quel di Colonia, a fronte di una data di uscita relativamente vicina (12 Ottobre 2012), presentava in pompa magna la resa grafica del nuovo motore ma anche svariate sbavature tra cui alcune, ahinoi, non di poco conto: a fronte di una dignitosa resa grafica (la versione provata era quella Xbox 360) si annoverano però ampie compenetrazioni poligonali (problema che spero sia additabile ad una estrema giovinezza del codice propostoci in sede di prova… NdDix@n) e saltuari cali di frame rate anche in situazioni di non particolare affollamento su schermo.
Passati in elenco i “difetti” del titolo veniamo ora ad analizzare le peculiarità di questa nuova creatura Milestone:
- Licenza ufficiale WRC (come da tradizione)
- Ampia personalizzazione grafico-motoristica dei veicoli
- Sistema di danni dinamico
Tralasciando, per ovvi motivi, il primo di questi tre fattori, marchio epistemiologico della serie, passiamo ad analizzare i rimanenti due elementi evidenziati in sede di presentazione. Per la prima volta nella serie sarà possibile personalizzare completamente, in puro stile Forza Motorsport 4 (ma con un editor vistosamente più limitato NdDix@n) l’aspetto delle vetture, aggiungendo al già alto livello dei modelli 3D il proprio personalissimo tocco al fine di creare il bolide perfetto: ottima idea per allungare la longevità di questo titolo.
Sistema di danni dinamico: qui iniziano, ahinoi, le dolenti note. Il franchise Milestone è sempre stato noto per una spiccata vena simulativa pur strizzando, per ovvi motivi, l’occhio al panorama arcade creando, de facto, dei gradevoli ibridi arcade innestati su un comparto simulativo di tutto rispetto. La terza incarnazione di WRC vede, per la prima volta nella storia del franchise, l’introduzione di un sistema di danni dinamico che porterà al graduale danneggiamento del veicolo e ad una graduale riduzione delle prestazioni dello stesso! Giusto? Ma anche no… Inspiegabilmente il sistema di danni dinamico, per quanto ben implementato nello “Spike Engine”, ha una valenza meramente estetica: ciò vuol dire che potrete tranquillamente vincere una gara girando per più di due giri senza cofano, con l’asse della ruota posteriore rotto e con il veicolo “tumefatto” in ogni dove, incuranti dei danni subiti… comprendo che tutto ciò sia ascrivibile nel rendere il più “widespread” possibile il gioco ma, onestamente, questa feature farà storcere il naso a molti aficionados della serie che, me compreso, avevano sempre ammirato la fedele ricostruzione fisica realizzata dagli studios milanesi.
Pur prendendo una impronta nettamente arcade, il gioco si mostra comunque godibile e ci riserviamo di verificare l’eventuale correzione degli “errori di gioventù” ivi elencati in sede di recensione!
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